Dreamworks e Shrek 5? Sogno o son desto? No, è tutto vero, la nota rivale dell’animazione disneyana ha confermato la lavorazione al suo nuovo sequel. Ma vediamo qualche dettaglio.
Shrek 5 Dreamworks: lavorazione e cast
In questi giorni di aprile, con l’uscita di Super Mario Bros e la sua promozione presso le varie sedi stampa, il leader della Illumination, nonché collaboratore creativo della DreamWorks, Chris Meledandri ha ufficializzato in un’intervista la pianificazione di Shrek 5, la punta di diamante dei film d’animazione computerizzati degli anni 2000.
Dopo le vaghe anticipazioni di Antonio Banderas (voce del gatto con gli stivali) lo scorso dicembre, in occasione dello sbarco in sala dello spin-off Il gatto con gli stivali 2: L’ultimo desiderio, che gli ha valso anche una nomination agli Oscar 2023; dove l’attore aveva lanciato qualche sassolino su una presunta collaborazione futura, i dubbi sono stati del tutto fugati confermando la sua partecipazione.
Come ha dichiarato Meledandri: “Stiamo lavorando per costruire nuovi elementi della storia e nuovi personaggi che ci portino in posti inediti“.
La speranza della Dreamworks Animation, dopo aver ripeso le trattative con i vecchi attori e i casting per i nuovi ruoli, è la totale adesione al progetto, tanto amato non solo dal pubblico ma anche dai suoi protagonisti.
Tra i vari nomi nella lista di Shrek 5, Dreamworks vuole assolutamente inserire i suoi veterani Mike Myers, di nuovo nei panni del nostro amato orco, Cameron Diaz, nel ruolo della tostissima principessa Fiona, e infine l’intramontabile Eddie Murphy atto ad interpretare la spalla comica più divertente e chiacchierona di tutte Ciuchino.
Shrek 5 Dreamworks: dietrologia personaggio
Ma cos’è che ha reso così iconico questo personaggio verdastro della Dreamworks chiamato Shrek? E come ha fatto ad evolversi in una saga vincente composta da 5 film? Facciamo un po’ di dietrologia.
In un periodo dove la Disney comandava sul mercato, nonostante fosse un momento poco florido per i suoi lavori, e dove altre case di produzione come la Pixar aveva appena iniziato il suo percorso, la casa della luna crescente con il bambino pescatore aveva deciso di puntare tutto su una nuova saga fuori dalle righe, dalla comicità tagliente, al solo scopo di sovvertire gli schemi classici dell’animazione.
Stravolgendo totalmente i canoni obsoleti della narrazione utilizzati fino a quel momento, Shrek era la nuova tipologia di fiaba, moderna e per tutti, che raccontava la vita reale nuda e cruda, fatta di alti e bassi, di continue ingiustizie e stregue lotte per inseguire la felicità.
Dicendo basta agli stereotipi principeschi di perfezione imposti in ogni film d’animazione, la storia del nostro orco verde dimostrava come ogni individuo, nella propria esistenza, era (ed è) sia il protagonista, l’eroe senza macchia e senza paura, sia l’antagonista, incupito e soffocato dai pregiudizi.
Shrek era, per l’appunto, l’ideale (im)perfetto della Dreamworks dell’antieroe, grosso, brutto e burbero, costretto ad interpretate il ruolo del cattivo per colpa degli altri, fino a quando non ha deciso di affrontare il suo fato, incontrando lungo la strada la sua futura amata Fiona.
Si può dire che finalmente, con Shrek e le sue future 5 riprese, la Dreamworks aveva rappresentato adeguatamente la figura della principessa, strappando i fili del cliché della donna debole e impaurita, per trasformarla in una personalità indipendente, tosta e pronta a combattere da sola in caso di necessità.
Altra chicca che fece distinguere e elogiare la saga agli occhi del pubblico era la veridicità dei corpi e la provenienza di ogni personaggio, esaltato e caratterizzato fuori ogni limite, come emblema di una società variegata e inclusiva.
Shrek 5 Dreamworks: conclusioni
Insomma ci dobbiamo aspettare grandi cose da Shrek 5 e dalla sua mamma genitrice la Dreamworks? Credo proprio di si, o così speriamo tutti, in quanto è stata l’antesignana della narrazione moderna, fatta di mille sfaccettature e colpi di scena.
Anche se ora ha avuto un periodo di stacco dall’uscita del suo ultimo film, la saga di Shrek richiamerà sicuramente in sala tutti i cultori del prodotto, appassionati della scorrettezza della storia e alle battute a doppio senso di Ciuchino. C’è da dire però che, rilanciandosi in questa nuova era, la Dreamworks dovrà prestare grande attenzione alle continue evoluzioni della nostra società, la quale ormai ha compiuto un cambio generazionale importante ed è educata ad una sensibilità totalmente differente. A prescindere da ciò, si sente nell’aria già grande fermento ed eccitazione da parte dei fan, con una conseguente ondata di riscontro positivo.
E voi siete amanti della saga di Shrek? Siete entusiasti di questo lieto annuncio? Lo andrete a vedere in sala quando uscirà? Fatecelo sapere in un commento qui sotto.