Devo ammetterlo: il momento in cui Sigma ha presentato i nuovi copriobiettivi magnetici in metallo è stato il più divertente dell’evento online di presentazione delle nuove lenti per mirrorless. Subito mi sono chiesto: “ma come sono stati realizzati?”, e in questo articolo ve lo spieghiamo!
Sigma copriobiettivi magnetici: lo sviluppo
Durante l’evento di presentazione degli obiettivi della nuova serie per mirrorless (Sigma 65mm f/2 DG DN Contemporary, Sigma 24mm f/3.5 DG DN Contemporary e Sigma 35mm f/2.0 DG DN Contemporary) sono stati rivelati anche i nuovi copriobiettivi magnetici realizzati in metallo. L’annuncio è arrivato tramite uno spezzone video molto divertente e argutamente inserito all’interno dell’evento, che devo ammettere essere stato il punto più audace e di rilievo (potete ammirarlo allegato ad inizio articolo). Lo stesso CEO dell’azienda ha affermato di “essere andati oltre lo stretto necessario” con il loro sviluppo, fatto sta che sono un’idea molto interessante e che potrebbe avere seguito nell’industria fotografica.
Pur non essendo una novità assoluta (Leica li utilizza da tempo), i copriobiettivi magnetici in metallo sviluppati da Sigma sono piuttosto innovativi per tutta una serie di motivi: ispirandosi leggermente allo stile di Leica, il produttore ha scelto di abbandonare la forma a “tazza” e optare per quella più classica di un disco. Lo sviluppo è stato seguito nei minimi dettagli per garantire un prodotto di altissima qualità che soddisfacesse quelli che erano gli obiettivi dell’azienda. Il risultato ci presenta dei copriobiettivi che si adattano perfettamente alla parte anteriore delle lenti sia con il paraluce montato che senza, anche se un problema sembrerebbe esserci: sono sviluppati esclusivamente per la nuova serie, quindi non conviene perderli. A tal proposito, il produttore ha pensato ad un supporto a forma di ciambella in metallo per fissarli tipo moschettone. Questo permette di estrarli facilmente e di evitarne lo smarrimento.
Sigma copriobiettivi magnetici: conclusioni
Qualcosa di nuovo e fresco, nonostante non sia un’innovazione sotto tutti gli aspetti. Sicuramente Sigma, con questi copriobiettivi, ha spinto l’asticella anche oltre il dovuto, però fa piacere vedere un’attenzione così particolare sui dettagli. E poi, se devo proprio dirvelo, da passato utilizzatore i copriobiettivi Sigma li ho sempre odiati: o erano difettosi i miei, o ero incapace di metterli su io perché continuavano a staccarsi. Sia col 35mm che col 50mm. I supporti di cui vi parlavo poco sopra verranno messi in vendita separatamente a partire da gennaio, insieme alla nuova serie. Ancora non siamo a conoscenza del loro prezzo italiano.