In un mondo di immagini, le immagini al mondo. Potremmo definirlo così il gesto che Smithsonian Institution, il più grande complesso museale, educativo e di ricerca artistica al mondo, ha realizzato pubblicando gratuitamente oltre 2,8 milioni di immagini sulla piattaforma Open Access. Un gesto potente, in nome dell’informazione e della cultura, che desidero andare ad analizzare con voi più nel dettaglio.
Smithsonian Open Access: la cultura è di tutti
Sono molti i musei nel mondo che hanno deciso di digitalizzare e rilasciare gran parte delle loro collezioni gratuitamente, ma l’hanno fatto sempre dosando le pubblicazioni. Smithsonian Institution ha invece creato un proprio e vero “esodo” di fotografie, dipinti e modelli 3D dai propri archivi ad una piattaforma online chiamata Open Access, in modo che tutti possano fruirne gratuitamente. Sul portale sarà infatti possibile visionare, sfogliare e scaricare senza nessun tipo di costo oltre 2,8 milioni di immagini, che comprendono fotografie storiche, dipinti e manufatti. Sarà possibile godere quindi di scatti che sono entrati nell’immaginario fotografico come vere e proprie icone, fino ad arrivare ad alcuni fossili e il modulo di comando Apollo 11.
“Questo è solo l’inizio. La nostra missione è essere una fonte rilevante per le persone che stanno imparando in tutto il mondo “, afferma Effie Kapsalis, la responsabile aziendale dei contenuti, confermando che nel 2020 verranno inoltre aggiunte più di 200.000 immagini dai loro archivi. Fino a non molto tempo fa, Smithsonian Institution era ancora restia a condividere i propri archivi, per motivi del tutto giustificati: gli enti possono essere esclusi dai diritti d’autore e, la cessione del controllo su determinate opere, può comportare il loro sfruttamento o, ancor peggio, la loro falsificazione. Tuttavia, Kapsalis, ritiene che i benefici della condivisione gratuita supereranno di gran lunga i potenziali svantaggi.
Smithsonian Open Access: Un grande passo verso il futuro?
“I cattivi attori continueranno a fare del male. Noi stiamo dando ai buoni attori un modo per fare bene“. Questa bellissima frase, con cui Effie Kapsalis conclude il discorso, sarebbe da incorniciare. Quasi 200 associazioni in tutto il mondo hanno fatto mosse simili per rendere pubblici i loro capolavori, ma nessuno ha mai pubblicato così tanti dati contemporaneamente. Le possibilità che si spalancano davanti alla scelta della Smithsonian Institution di rendere pubblici i propri archivi tramite Open Access, sono infinite. Un mondo di conoscenza è un mondo di potere, e sono fermamente convinto che questa opportunità che ci è stata offerta non vada buttata via. Avere la possibilità di consultare opere di incredibile bellezza come il ritratto di Pocahontas, o le immagini del copricapo da Boxe di Muhammad Ali, non ha prezzo. Quello che mi auguro, è che tutti voi possiate capire l’importanza enorme di questa condivisione, e farne un mezzo per ampliare le vostre conoscenze. Alla fine, gira tutto li: in un mondo di immagini, è giusto dare le immagini al mondo.