Sony a1 Teardown: la mirrorless di punta dell’azienda giapponese è stata fatta a pezzi, nel vero senso della parola, dai ragazzi di Kolari Vision che ci mostrano tutti i suoi componenti. Scopriamo un prodotto progettato e costruito su diversi livelli dove non manca anche qualche sorpresa, vediamo insieme i dettagli.
Sony a1 Teardown: introduzione
Iniziamo facendo una piccola presentazione di Sony a1, di cui trovate una recensione dettagliata nel nostro articolo, l’ammiraglia mirrorless dell’azienda giapponese. Stiamo parlando di una fotocamera mirrorless full frame in grado di scattare foto a 50 megapixel e registrare video in 8K@30fps, senza dimenticarci della raffica a 30 fps senza blackout nel mirino. Praticamente Sony ha preso il meglio delle sue fotocamere di punta e lo ha racchiuso in questa a1 che ormai ha compiuto il suo primo anno di vita.
Sony a1 Teardown: l’ammiraglia fatta a pezzi
L’idea parte dai ragazzi di Kolari Vision che hanno l’obiettivo di convertire questa mirrorless per la fotografia ad infrarossi e hanno deciso di condividere in un articolo dedicato tutto lo smontaggio. Esternamente siamo di fronte ad uno stile molto simile a quello di a7, composto da un corpo rinforzato e da un’impugnatura più ampia che Sony sta utilizzando in altri modelli come a7RIV. Il sensore IR per il bilanciamento del bianco è sicuramente il componente esterno più interessante da vedere in funzione per la fotografia ad infrarossi. L’unica novità più evidente esternamente è la ghiera che controlla le modalità di messa a fuoco, ma passiamo alla parte più succosa e vediamo l’ammiraglia smontata pezzo per pezzo. Premetto subito che in questo articolo vi parlerò dei componenti principali e delle sorprese che sono state trovate, se invece volete leggervi lo smontaggio passo per passo vi rimando all’articolo originale.
L’interno
La prima cosa che salta all’occhio una volta rimosso il fondo e lo sportello della batteria è che il telaio inferiore risulta molto aperto e questo è un bene per il raffreddamento.
Una volta aperta anche la parte posteriore si nota subito che è stata aggiunta una finitura con materiale di tenuta contro gli agenti atmosferici. Oltre al materiale di tenuta si nota subito la costruzione a livelli che adotta Sony e subito in primo piano troviamo una piastra di raffreddamento che invece era stata rimossa altri modelli come a7III, a7RIII e RIV. Non è una sorpresa che fosse necessario un sistema di dissipazione del calore ottimale, considerate le prestazioni di ripresa fino a 4K@120fps e 8K.
Per il resto lo schema di costruzione è lo stesso utilizzato per le fotocamere della serie a7, l’unica eccezione visibile in prima battuta è il modo in cui è collegata la porta HDMI che in precedenza veniva saldata direttamente sulla parte superiore della scheda. In questo caso invece è stato utilizzato un piccolo cavo flessibile tenuto in posizione da una staffa, ciò renderà molto più facile sostituire o riparare la porta HDMI.
Per concludere questa prima parte e passare al cuore pulsante di a1, spendiamo due parole riguardo ad un piccolo miglioramento del mirino elettronico. Nei modelli precedenti il pad termico dietro al mirino si incollava inavvertitamente con la parte posteriore, complicando la rimozione in caso di riparazione, ma l’aggiunta di una semplice piastra a copertura risolve questo problema.
Il cuore
Tolto il telaio per la dissipazione del calore, ci si trova di fronte al cuore pulsante, il doppio processore Bionz XR. Qui la cosa che cattura l’attenzione dei ragazzi di Kolari Vision sono i connettori a pressione con cui è collegato al sensore che risultano molto facili da rimuovere ma difficili da rimettere. Questo significa che ci sono possibilità che si possano staccare accidentalmente, a differenza dei classici connettori a clip.
Tolto il processore ci troviamo di fronte all’ultimo componente che ci separa dal sensore e si tratta di un’altra piastra di raffreddamento che risulta essere leggermente più piccola rispetto ai modelli precedenti.
Questa scelta sembra dare rari problemi di surriscaldamento, ma nulla di così grave. Prima di arrivare al sensore si notano anche diverse piccole migliorie molto funzionali in termini di riparazione e protezione, come le alette del cavo NFC che tengono in posizione la piastra o l’involucro trasparente attorno al cavo coassiale. E finalmente eccoci al componente principe che è esattamente come ci si aspetta, un bellissimo pezzo di ingegneria avvolto da ulteriore nastro termico per il controllo della temperatura, stiamo parlando del sensore IMX610. Questo sensore è stato progettato appositamente da Sony per questa a1 e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Sony a1 Teardown: conclusioni
Ed eccoci alla fine di questo viaggio dove abbiamo scoperto quanto l’ammiraglia di punta dell’azienda giapponese sia molto simile ai prodotti precedenti come costruzione, ma dove alcuni dettagli e piccoli cambiamenti garantiscono performance davvero di punta. Se state cercando una nuova mirrorless e Sony è tra i brand che state guardando, vi consigliamo la nostra guida dedicata alle migliori mirrorless del brand.
