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Sony Alpha a1 recensione รจ la nostra prova di una fotocamera che รจ difficile da definire per il semplice motivo che, in pratica ha tutto quello che ad oggi potrebbe servire e anche di piรน. Siamo “stati con lei” per un paio di settimane, cercando di portare a casa tante foto e qualche clip video in 8K per capire il reale potenziale, le eventuali difficoltร e il tipo di target a cui fa riferimento. Sedetevi comodi e gustatevi il nostro verdetto di questo “mostro” da 7000 euro.
Una volta esistevano le fotocamere analogiche, che avevano dei limiti (vedi il processo di sviluppo, che per alcuni tipi di lavori dinamici rallentava necessariamente il completamento). Poi il mondo รจ passato al digitale, offrendo piรน velocitร , piรน possibilitร , piรน tecnicismi. Poi sono praticamente morte le reflex (si, le fanno ancora, tranquilli, ma รจ come se non esistessero piรน). Di conseguenza, le mirrorless hanno preso il sopravvento, ma la storia non รจ finita qui, e anzi, รจ continuata ancora (a livello di tecnologia) facendoci pensare al fatto che i limiti, oggi, non esistano affatto. Sony Alpha a1 รจ l’incarnazione “vivente” di qualcosa che in un certo senso anticipa il futuro e ci fa pensare al fatto che, incredibilmente, sotto sotto anche questo prodotto potrebbe avere dei “limiti”. A questo punto perรฒ la domanda sorge spontanea: cosa potrร essere fatto di superiore a questo prodotto? Cosa si potrร volere di piรน? (ancora).
Sicuramente questa fotocamera non รจ per tutti, questo mi sembra ovvio, ma a chi si riferisce? Per chi potrebbe essere adatta? E soprattutto, ha senso fare un investimento di questo tipo? Cerchiamo di rispondere a tutto.
Sony Alpha a1 recensione: a chi serve questo prodotto?
Questa fotocamera รจ l’attuale “ammiraglia top di gamma” del produttore giapponese e offre uno scatto fotografico a 50 megapixel con una raffica fino a 30 fps, registrazione video fino all’8K@30fps oppure 4K@120fps e un nuovo autofocus che sfrutta il machine learning per apprendere le vostre abitudini ed essere sempre piรน preciso. Capite bene che un corpo macchina del genere richiede anche, teoricamente, delle necessitร o esigenze lavorative specifiche, come ad esempio la fotografia sportiva, sebbene comunque un fotografo sportivo potrebbe non aver bisogno di cosรฌ tanti megapixel. ร un po’ difficile definire con precisione il target di questo prodotto proprio perchรฉ, almeno fino ad oggi, le varie esigenze fotografiche sono state sรฌ specifiche ma anche ben delineate.
Ad esempio, come scrivevo poco sopra, un fotografo sportivo, che quindi fotografa ad esempio la Formula 1, la MotoGP o il Calcio, non necessita di troppi megapixel bensรฌ di rapiditร sia nello scatto che nel trasferimento. Questo รจ il motivo per cui, di solito, le ammiraglie hanno il connettore ethernet (che questa fotocamera ha), una raffica veloce (che questa fotocamera ha), un autofocus fulmineo e preciso (che questa fotocamera ha) e soprattutto generano file tendenzialmente “piccoli” proprio per agevolare il trasferimento (cosa che questa fotocamera non ha, o meglio, non proprio).
Chiariamo subito il fatto che, ad esempio, i file JPEG sono scalabili, cosa utile soprattutto nello scatto RAW+JPEG per avere dei file compressi che possono essere subito inviati a qualcuno (vedi ad esempio una redazione di un giornale). Si puรฒ scegliere tra il formato “L” da 50 megapixel, “M” da 21 megapixel e anche “S” da 12 megapixel, quest’ultima forse la scelta migliore per i fotografi sportivi che devono inviare i file subito e che tanto hanno come destinazione d’uso il web.
Quindi, in realtร , anche la risposta all’ultima domanda sarebbe tendenzialmente affermativa.
Lato video invece, di solito chi registra in 8K, ad oggi, o fa cinema oppure ha grosse esigenze di crop, caratteristica che puรฒ rivelarsi utile, ad esempio, in un’intervista da pubblicare poi comunque a 1080p (formato che spesso fa ancora da padrone oggi). Un piccolo trucco spiegato proprio da Canon con la sua R5, che la presenta come “perfetta per creare tre inquadrature da una singola registrazione” proprio perchรฉ, registrando in 8K, si possono ottenere praticamente tre inquadrature diverse a 1080P (larga, stretta di una persona, stretta dell’altra persona). In realtร , volendo anche in 4K.
Pertanto, anche sotto questo punto di vista, lato risoluzione video non manca niente nemmeno qui.
Ma alla fine, a chi serve questa fotocamera? La risposta รจ molto semplice: a tutti e a nessuno.
Chiaramente, se parliamo di un fotografo professionista che magari si divide tra foto sportive e video interviste o contenuti simili, allora Sony Alpha a1 รจ quel tipo di fotocamera che si compra una volta sola e dura per anni e anni, perchรฉ alla fine sarร comunque difficile superare queste caratteristiche su questa fascia di prezzo nei prossimi 5 anni (anche se tutto รจ possibile).
Ovviamente, dato il prezzo, il mio parere รจ che bisognerebbe avere delle reali esigenze lavorative che giustifichino l’acquisto, diversamente sarebbe solo “scena”.
Sony presenta la sua a1 come “adatta a tutto”, cioรจ una fotocamera che puรฒ fare “qualsiasi cosa”, sia che si tratti di fotografia di moda che azione / fotografia sportiva e dinamica, cosรฌ come paesaggistica, reportage, fotografia di viaggio, video ad altissima qualitร . Insomma, il produttore stesso definisce questa fotocamera come “definitiva per tutto”, e date le caratteristiche e le possibilitร potremmo anche crederci.
Sony Alpha a1 recensione: design e materiali
Il design di questa fotocamera in realtร non si discosta molto dagli altri modelli full frame del produttore: benchรฉ non si tratti piรน della serie “a7” (in questo caso, ovviamente), Sony ha comunque mantenuto lo stile giร presente nell’altra gamma di prodotti a listino, inclusa la a9, che vorrei definire come “ex ammiraglia” e che potrebbe essere comunque ancora tranquillamente “papabile” per coloro i quali cercano esclusivamente una raffica fotografica veloce e nient’altro (ovviamente blackout-free incluso).
Esteticamente quindi รจ difficile distinguere immediatamente questa fotocamera da una classica a7, tant’รจ che, proprio da lontano, incontrando alcuni amici fotografi, tutti, indistintamente, mi hanno chiesto quale a7 stessi provando. Avvicinandosi con lo sguardo perรฒ, si scruta subito la scritta “a1” nella parte frontale che non lascia alcun dubbio e che permette ai ladri piรน esperti di derubarti ancora piรน velocem…ah no aspettate.
Una caratteristica che si nota immediatamente e che deriva direttamente da Sony a7SIII รจ l’impugnatura, che anche in questo caso รจ molto piรน pronunciata, comoda, larga e sicuramente adatta ad una presa piรน salda rispetto a tutti gli altri modelli finora venduti.
Il corpo macchina รจ realizzato in lega dรญ magnesio con varie trame “grunge” e con piccoli rilievi nelle zone del grip proprio per migliorare la presa. La fotocamera รจ ovviamente resistente alle intemperie (e ci mancherebbe, aggiungerei).
Nella parte superiore si notano le prime novitร rilevanti: a sinistra รจ stata aggiunta una ghiera molto comoda ed elegante che racchiude, nella parte superiore, la selezione rapida del tipo di scatto, utile per scegliere rapidamente se scattare una sola foto, una raffica standard, una raffica veloce, un autoscatto o un bracketing. Sotto a questa ghiera ce n’รจ un’altra che perรฒ gestisce il tipo di messa a fuoco: anche questa caratteristica l’ho letteralmente amata per il semplice motivo che in mezzo nano secondo riesco a passare da AF-S ad AF-C, oppure da AF-S a MF e DMF e cosรฌ via, cose che negli altri modelli di fotocamere Sony necessitano qualche “smanettamento” nei menรน.
Il resto rimane tendenzialmente uguale alle ultime “nate” nel settore full frame di casa Sony: ghiera dei programmi solita, ghiera di compensazione dell’esposizione, doppia ghiera (frontale e posteriore) per gestire apertura del diaframma e tempo di esposizione, tasti C1 e C2 programmabili, e un comodo tasto di scatto che nasconde anche lo switch d’accensione.
La parte posteriore รจ molto simile a Sony a7SIII in quanto si nota subito il “nuovo” tasto di registrazione preso direttamente dal modello dedicato ai videomakers sebbene posto in una posizione piรน simile a quella della serie R (cioรจ poco sopra al display posteriore). Il mirino EVF รจ lo stesso di a7SIII, cioรจ quello dei record, con ben 9.44 milioni di punti e un refresh rate di 240fps.
C’รจ poi un display posteriore “tiltabile” esattamente come sulla serie A7 / A7R ma non “flippabile” come su A7SIII che offre 1.440.000 di punti in una dimensione pari a 3″. Forse, in tal caso, soprattutto con una risoluzione del genere, รจ necessario lavorare su display piรน definiti e luminosi, soprattutto trattandosi di un prodotto cosรฌ “premium”. Non si hanno dati, purtroppo, circa i NITS di questo display, che comunque risulta piuttosto visibile al sole ma nemmeno cosรฌ tanto (risulta un tipo di visione “standard” esattamente come sugli altri modelli). Restano standard gli altri vari tasti dedicati alle funzioni e anche il joystick, sempre posizionato in una zona comoda e agevole.
La parte destra della fotocamera (guardandola da dietro) presenta il fantastico slot ibrido presentato insieme a Sony a7SIII che permette la possibilitร di utilizzare sia le classiche SD di sempre, sia il nuovo formato CFexpress Type-A che ho potuto provare con questa a1. A tal proposito, sono rimasto incredibilmente sbigottito dalla velocitร di elaborazione dei frame con questa nuova memory card. I risultati sono incredibili. Per vedere con i vostri occhi la rapiditร vi rimando perรฒ alla mia video recensione all’inizio dell’articolo.
Il lato opposto invece, quello di sinistra, offre davvero tutte le connessioni che un fotografo di questo target / segmento di fotocamere potrebbe sognare. Piccola nota: gli sportellini sono gli stessi di Sony A7SIII, quindi comodi e resistenti, a differenza di quelli della serie A7 precedente alla S3.
Nel primo sportellino di sinistra troviamo un connettore Ethernet LAN 1000 e un PC-Sync per collegare la fotocamera ai flash da studio e scattare in modalitร tethered. Si continua poi con ingresso microfono e uscita cuffie, un connettore HDMI di tipo A (quindi full) e un connettore Type-C che supporta la ricarica ma anche il trasferimento rapido verso computer o altre periferiche. C’รจ addirittura un quarto sportellino piรน in basso e nascosto che offre un connettore micro-USB, nel caso in cui ne sentivate la mancanza.
Completa il tutto la parte inferiore, con il classico attacco a vite e lo slot per la batteria, che risulta essere la stessa degli altri modelli, quindi una Sony NP-FZ100, in grado di dare un’autonomia di circa 550 scatti, nella media.
Sony Alpha a1 recensione: specifiche tecniche
Vi ricordate quando in alcune recensioni specifiche vi rimando al sito del produttore in quanto ogni singola specifica รจ incredibilmente “vasta” da definire? L’effetto qui รจ piรน o meno lo stesso, con la differenza che perรฒ, in questo caso, bastano le prime specifiche per definire bene il livello di questo prodotto e capirne l’utilizzo, il resto sono ulteriori conferme di un importante sviluppo tecnologico.
Sony a1 integra un sensore Exmor RS da 50 megapixel, non il piรน risoluto in casa Sony (vi ricordo Sony a7RIV con 61 megapixel), una scelta dettata sicuramente dal corretto equilibrio con raffica, autofocus e cosรฌ via. Probabilmente, ad oggi non sarebbe stato possibile ottenere lo stesso tipo di raffica da 30fps su un sensore da 61 megapixel.
Si continua poi con un doppio processore d’immagine Bionz XR, autofocus con 759 punti di messa a fuoco e 92% di copertura del sensore, modalitร Face AF, Real Time Tracking e Real Time Eye AF per animali e umani (ottimizzato per volatili), 30 fps di raffica di scatto (ma questo credo lo abbiate giร capito), registrazione video in 8K fino a 30fps (NTSC) a 10-bit 4:2:0 XAVC HS con registrazione in oversampling a 8.6K, registrazione video fino al 4K@120p con oversampling in Super 35mm a 5.8K in 10 bit 4:2:2, S-Log 3 e output in RAW a 16-bit tramite HDMI.
Si continua poi con uno stabilizzatore a 5 assi che compensa fino a 5.5 stop grazie all’Active Mode, la stessa funzione presente in Sony a7SIII e che ha giร dimostrato di essere in grado di fare “miracoli”. ร presente l’S-Cinetone, il Creative Look e una sensibilitร ISO che puรฒ essere estesa fino a 102.400.
Si conferma presente poi il Doppio Slot per le CFexpress di Tipo A + le SD UHS-II SDXC, un nuovo menรน, otturatore ibrido, struttura di dissipazione del calore come su a7SIII e una batteria con un’autonomia fino a 530 scatti.
Vediamo un piccolo riepilogo delle specifiche tecniche di Sony a1:
- Sensore Exmor RS da 50 megapixel
- Doppio processore dโimmagine Bionz XR
- AF con 759 punti di messa a fuoco con 92% di copertura
- 30 fps di raffica
- Modalitร Face AF, Real Time Tracking, Real Time Eye AF per animali e umani (ottimizzato per volatili)
- Registrazione video 8K@30fps 10-bit 4:2:0 XAVC HS con registrazione in oversampling a 8.6K
- Registrazione video 4K@120p con oversampling in Super 35mm a 5.8K
- 10 bit 4:2:2
- Output 16Bit in RAW tramite HDMI-A (Full)
- 10Bit Slog-3
- Stabilizzatore a 5 assi integrato fino a 5.5 stop con Active Mode
- Digital Audio Interface
- S-Cinetone
- Creative Look
- ISO 100-32000 (fino a 50-102400)
- Batteria con autonomia da 530 scatti (CIPA)
- Vertical Grip opzionale
- Resistenza a polvere e umiditร migliorata
- Corpo in lega di magnesio
- Otturatore meccanico + elettronico
- Doppio slot CFexpress di tipo A ibrido con SD UHS-II SDXC (come su a7SIII)
- Mirino OLED da 9.44 milioni di punti
- Fino a 1/400 di flash sync con otturatore meccanico, 1/200 con otturatore elettronico
- 164 funzioni assegnabili in 17 tasti diversi + ghiere
- Nuovo menรน
- WiFi 2.4/5GHz con doppie antenne per garantire comunicazioni affidabili (5GHz con supporto 2×2 MIMO)
- Bluetooth
- Connettore Ethernet LAN 1000BASE-T
- Velocitร di trasferimento FTP Wireless 3,5 volte piรน veloce rispetto ad a9II
- Supporto FTPS con crittografia SSL o TLS
- Connettore Type C per trasferimenti veloci verso PC (tethered)
- Settaggi indipendenti per foto e video
- Nuova UI come su Sony a7SIII
- Struttura di dissipazione del calore come su a7SIII
- Otturatore anti-distorsione
- Modalitร di scatto silenzioso
- Corpo tropicalizzato
- 737 grammi di peso
- 128,9 x 96,9 x 80x8mm (L x A x P)
Sony Alpha a1 recensione: prestazioni
La caratteristica che salta subito all’occhio di questa nuova Sony a1 รจ sicuramente la raffica di 30fps costante a 50 megapixel e con un’incredibile velocitร di elaborazione se sfruttata con le nuove memorie CFexpress Type-A, il tutto con AF attivo in ogni funzione possibile. Lo scatto a 30 fps รจ supportato sia in modalitร JPEG sia in modalitร HEIF (la stessa presente sugli iPhone da qualche anno e anche sulla maggior parte degli smartphone Android, un formato compresso come il JPEG ma con una qualitร piรน alta). Purtroppo, per scattare a 30fps dovremo cedere al RAW compresso e non “full”. La buona notizia รจ che, in ogni caso, non ci sono problemi di perdita di profonditร o di bit in lettura a questa velocitร , e c’รจ solo un piccolo impatto sulla gamma dinamica (quasi impercettibile).
Ci sono alcune considerazioni da fare, comunque, sulla raffica a 30fps, come ad esempio il fatto che il tipo di messa a fuoco scelto o l’obiettivo utilizzato possono impedire lo scatto a 30fps pieni. Oltre a questo, รจ necessario mantenere una velocitร dell’otturatore di almeno 1/125 per avere la massima velocitร possibile. Sony afferma che il tempo di esposizione dev’essere di 1/250 se si desidera utilizzare l’AF-C e la raffica a 30fps. Se si utilizza un obiettivo non adatto, un tempo di scatto inferiore a 1/125 o un formato diverso di RAW, la modalitร Hi+ scenderร inevitabilmente a 20fps (che comunque non sono male lo stesso, chiariamolo).
Sony a1 รจ inoltre la prima fotocamera del produttore ad offrire uno scatto in formato RAW “lossless compressed“, cioรจ un compresso senza perdite. Ciรฒ significa che i file non saranno leggeri come quelli lossy compressed (cioรจ “compressione con perdita”) che, in precedenza, erano l’unica alternativa.
C’รจ poi una lettura super veloce definita come “fast readout electronic shutter” che รจ cosรฌ veloce da riuscire a sincronizzarsi a 1/260s anche con i flash che supportano fino a 1/200. Sarร ovviamente necessario utilizzare un flash o un trigger compatibile con il TTL di Sony per avere questa velocitร .
Una conseguenza di questo tipo di otturatore colpisce anche lo scatto silenzioso, che ora risulta essere molto veloce e decisamente utilizzabile. Di fatto, Sony a1 รจ la prima fotocamera in cui non ci sono assolutamente svantaggi nell’utilizzo di questa modalitร .
Grazie a questo readout super veloce, viene ovviamente ridotta anche la possibilitร di flickering in contesti luminosi particolari, come ad esempio in alcuni tipi di luci artificiali “classiche” da ufficio. Ci sono molte opzioni tecniche di personalizzazione per lettura e velocitร , come ad esempio il fatto che per le situazioni con luci che funzionano a frequenze insolite (vedi i LED), รจ disponibile un’opzione di otturatore variabile che consente la regolazione in modo frazionario della velocitร dell’otturatore per evitare il flickering. Tutte queste cose fanno capire bene quanto questo prodotto sia “tecnico” e dedicato davvero a chi ha esigenze specifiche di utilizzo (anche banalmente molti servizi fotografici in queste condizioni di luce).
C’รจ poi, ovviamente, come nella serie R, il PixelShift, cioรจ una modalitร di scatto che sposta automaticamente il sensore al fine di ottenere un’immagine finale con molti piรน megapixel e, di conseguenza, maggior risoluzione. Grazie al sensore da 50 megapixel, รจ possibile arrivare ad ottenere file fino a 200 megapixel per singola sessione di PixelShift, ovviamente su treppiede. Grazie perรฒ a questo nuovo otturatore meccanico, รจ ora possibile fare un PixelShift anche con un flash (con conseguente ritardo tra gli scatti per permettere una ricarica del lampo). Purtroppo perรฒ, anche in questo caso, Sony non ha ancora aggiunto una funzione di merging automatico in camera per i PixelShift, pertanto, vi ritroverete dai 4 ai 16 scatti (a seconda della modalitร scelta) da unire poi a PC utilizzando software come Imaging Edge Desktop (che diciamocelo, non รจ cosรฌ intuitivo) oppure PixelShift2DNG. I file uniti risulteranno in un formato “ARQ“, che attualmente non รจ supportato dai software Adobe ma potrebbe esserlo presto.
Sony Alpha a1 recensione: qualitร di scatto
Lato qualitร di scatto, sicuramente, come sempre, una buona parte la fa anche la lente utilizzata. Per il nostro test abbiamo avuto il piacere di utilizzare, in combinazione con Sony a1, un FE 12-24mm f2.8GM e un FE 50mm f1.2 GM, due obiettivi straordinari che riescono a dare il massimo della loro qualitร con questo prodotto.
Dal punto di vista della qualitร di scatto, si tratta di qualcosa di incredibile. Sebbene molti potrebbero pensare che la qualitร sia migliore in a7RIV in quanto ha 61 megapixel, 11 in piรน di questo modello, ci terrei a ricordarvi che i megapixel sono solo un numero, per la precisione un numero matematico che esprime una dimensione. Ci sono tantissimi fattori che influenzano la qualitร di scatto, come ad esempio la gamma dinamica, la gestione del rumore e tanto altro. Chiaramente, comparando questo modello alla Sony a7RIV, la gestione del rumore, a livello di numeri, รจ pressochรฉ la stessa. Tuttavia, in termini di qualitร , risulta migliore in questo modello: notiamo infatti un rumore elettronico piรน contenuto che si traduce in una qualitร effettiva migliore. Visto? I megapixel sono solo un numero, piรน megapixel non significa necessariamente piรน qualitร .
Nello specifico, i file JPEG mantengono un livello di dettaglio piรน che buono sia a ISO bassi che alti. La riduzione del rumore in camera, che io personalmente un po’ odio, offre un equilibrio migliore rispetto alla a7RIV, dato che riduce effettivamente piรน il rumore di luminanza. Ottimi i gialli, che sono piรน ricchi.
La gamma dinamica, soprattutto in formato RAW, รจ forse la migliore di sempre, ancora una volta. Sony infatti รจ nota per avere un tipo di gamma dinamica incredibile nei file prodotti, sicuramente tra le migliori sul mercato.
Sony Alpha a1 recensione: autofocus
Lato autofocus, ci sarebbe cosรฌ tanto da dire che, paradossalmente, c’รจ pochissimo da dire (ripetizione obbligatoria). Il senso รจ molto semplice: l’autofocus di Sony a1 รจ uno dei migliori che io abbia mai visto in assoluto. ร preciso, veloce, intelligente e soprattutto in grado di capire da solo come deve comportarsi a seconda delle abitudini di utilizzo, un po’ come giร visto, in realtร , su Canon EOS R6 e R5.
Grazie al Real Time Tracking, รจ possibile passare senza nessun tipo di interruzione dal tracciamento “generico” del soggetto al tracking del viso e degli occhi e viceversa, a seconda delle situazioni. Tutti i punti di messa a fuoco coprono il 92% della superficie del sensore, e questo significa davvero tanto su un prodotto come questo. C’รจ poi una sensibilitร alla scarsa illuminazione decisamente migliorata, caratteristica che garantisce una messa a fuoco fino a -4EV.
In sostanza, grazie al tracking, la fotocamera puรฒ seguire oggetti di ogni tipo, sia umani che animali. Se la fotocamera dovesse perdere il tracciamento dell’occhio oppure il soggetto si allontana, tornerร automaticamente al tracking generico (ad esempio a zona) del punto in cui l’occhio รจ stato visto l’ultima volta.
In sostanza, grazie a tutte queste migliorie, e grazie anche al deep learning, l’affidabilitร di questo sistema di AF รจ ai massimi storici. Molti utenti potrebbero, banalmente, decidere di configurare il sistema una volta sola e lasciar fare il resto al prodotto, dimenticandosi quasi della sezione “impostazioni” dell’AF.
Se poi volete decidere di utilizzare il Joystick per regolare il punto di messa a fuoco, c’รจ sempre il Flexible Spot M per scegliere a piacere il punto da utilizzare.
Ci sono moltissime impostazioni per la regolazione della messa a fuoco automatica, ma sono piuttosto semplici da gestire grazie soprattutto al nuovo menรน, presentato insieme a Sony a7SIII e di cui trovate una descrizione all’interno della recensione di quella fotocamera.
Sony Alpha a1 recensione: video
Questa Sony a1 รจ la prima fotocamera mirrorless del produttore a supportare il formato di registrazione 8K, che per molti risulta inutile o difficile da gestire, per altri un’ottima opportunitร di crop. Parliamoci chiaro: non basta avere un prodotto che registri in 8K per poter dire che fate video in quella risoluzione, serve anche poi un computer con cui gestire tali file, che di certo non รจ “roba economica” nemmeno quella. Oltre a questo poi, serve una reale esigenza di utilizzo di tale formato, dato che per molti anche il 4K รจ ancora “futuro”. Certamente perรฒ, visto nell’ottica del “crop”, l’8K potrebbe fornire alcuni vantaggi interessanti, come ad esempio un taglio di un primo piano di un soggetto distante senza l’utilizzo di un teleobiettivo (magari non disponibile in quel momento).
Il video in 8K viene registrato nel formato 16:9 (7680 x 4320) e acquisito utilizzando l’intera larghezza del sensore (pari a 8640 x 4860 pixel). Puรฒ essere acquisito internamente in H.265 4:2:0 a 10 bit, a 200 o 400 Mbps.
Il 4K a viene invece catturato tramite acquisizione pixel-bin (pixel vicini uniti), e non dal downsampling dell’acquisizione 8K. Questo significa che non sarร dettagliato come il 4K High Quality di Canon EOS R5, ma dovrebbe comunque avere le stesse prestazioni di rumore di un sensore full frame, poichรฉ utilizza tutti i pixel della fotocamera (e quindi tutta la luce disponibile). Questo approccio consente a Sony a1 di offrire un 4K / 60p, piuttosto che essere limitato ai 30p dell’acquisizione 8K.
Come la a7S III, la a1 puรฒ registrare in 4K / 120p con un crop di 1.13x.ย Sony a1 puรฒ anche registrare filmati 4K in oversampling in modalitร Super35, presi da una porzione 5.8K del sensore. ร inoltre possibile avere una registrazione in output tramite HDMI in RAW a 16 Bit in 4.3K fino a 60 fps tramite Atomos Ninja V.
In realtร , paradossalmente, รจ difficile stabilire con esattezza se, ad oggi, la registrazione video di questa Sony a1 รจ “un affare”, per il semplice motivo che nemmeno noi abbiamo un computer in grado di gestire seriamente il formato 8K. Diventa perรฒ interessante valutare la questione del crop e, soprattutto, pensare di registrare filmati in 4K Super 35mm con un oversampling.
Sony Alpha a1 recensione: galleria fotografica
Sony Alpha a1 recensione: scarica i file RAW e le clip 8K
Come per ogni fotocamera da noi recensita fin dal principio, anche per questa meravigliosa Sony a1 potrete avere la possibilitร di scaricare alcuni file RAW e non solo, vi abbiamo incluso nel link qui sotto anche una clip in 8K non stabilizzata e registrata a mano libera che potrete scaricare e provare a gestire (giusto per capire se il vostro computer ne รจ in grado). Potete scaricare i file cliccando qui oppure sul tasto qui sotto. Vi ricordiamo che per poter leggere correttamente questi file RAW servono software di editing fotografico aggiornati all’ultima versione disponibile.
SCARICA I FILE DI QUESTA SONY A1
Sony Alpha a1 recensione: le nostre conclusioni
Sony a1 รจ una fotocamera decisamente “unica”, definita da Sony stessa come “The One“. Per molti potrebbe essere un mero “esercizio di stile”, per altri un’anticipazione del futuro, per altri ancora un prodotto definitivo. La veritร dei fatti รจ che Sony a1 รจ reale, si puรฒ toccare, usare, e permette di “portare a casa” grandissimi risultati.
Certamente il prezzo รจ senz’altro proibitivo per molti, ma personalmente non mi sarei aspettato altro per il semplice motivo che la tecnologia c’รจ, si vede e, giustamente, si paga. ร vero anche che tra 5 anni un prodotto come questo si potrร acquistare a molto meno e potrร essere ancora decisamente attuale, motivo per cui tutti coloro i quali decideranno di acquistarlo oggi sanno giร che, a parte la “tenuta” del valore, sarร comunque un corpo macchina quasi eterno. Ad oggi non vedo una singola esigenza, per questo segmento, che questa Sony a1 non possa soddisfare, primato difficile da battere.


Quello che un po’ “secca” su un prodotto di questo tipo e di questo prezzo รจ che ancora ci siano dei “compromessi”, cioรจ qualcosa che davvero non va. Un esempio รจ dato dal display posteriore, troppo poco definito rispetto alla reale qualitร di scatto e, soprattutto, poco luminoso per un prodotto che ovviamente verrร utilizzato per la maggior parte dei casi in esterna. Allo stesso modo, la raffica a 30 fps puรฒ variare in funzione della lente utilizzata e dei settaggi, cosรฌ come l’AF necessita di un intervento umano per capire se si sta inquadrando un uccello o una persona. Allo stesso modo, la durata della batteria รจ “nella media”, in un corpo macchina che perรฒ รจ premium. ร vero, la perfezione non esiste in nulla, ma sotto questo punto di vista e, soprattutto, per questi aspetti, forse qualcosa in piรน poteva essere fatto.
Per il resto, Sony a1 resta comunque un prodotto eccezionale e “da sogno”, definibile come risorsa definitiva per i fotografi professionisti con esigenze specifiche e, soprattutto, con un buon budget a disposizione da investire.
Recensione in breve
a1
Sony a1, definita anche "The One", รจ davvero una fotocamera completa sotto ogni punto di vista e che puรฒ considerarsi "definitiva" per la maggior parte degli utenti di questo target. C'รจ qualche pecca, come un display non all'altezza e qualche incertezza lato software, ma resta comunque un prodotto definibile come "un sogno" per molti, uno strumento di lavoro per altri.
PRO
- Incredibile qualitร d'immagine
- Infinite possibilitร video
- Un autofocus da sogno
- Grandi opzioni di connettivitร
- Menรน per foto e video divisi
- Grandissima velocitร con la CFexpress Type A
- 30 fps di raffica
CONTRO
- Display posteriore inadatto, poco definito e poco luminoso
- Batteria "nella media"
- L'af รจ intelligente e veloce, ma richiede un supporto umano per scegliere il soggetto
- La raffica 30 fps non รจ propriamente disponibile "per tutto"
a1 in offerta
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