FX3 in offerta
Fotocamere e videocamere, una differenza molto sottile in molti (forse troppi) casi al giorno d’oggi ma che alcuni produttori scelgono, giustamente, di differenziare a dovere. Parliamoci chiaro: oggi con una mirrorless buona si può fare di tutto, tra cui anche ottimi video, questo però non significa che il mercato delle videocamere professionali sia “passato di moda”, anzi, è più florido che mai, ma forse solo tra i professionisti più esigenti. Abbiamo provato la nuova Sony FX3, neo arrivata della florida Cinema Line del produttore, una videocamera “per tutti e per nessuno” che è in grado di dare grandi soddisfazioni, scopriamo quali.
Sony FX3 recensione: a chi è adatta?
Sarò sincero: nelle ultime recensioni qui su FotoNerd ho fatto molta fatica a delineare un target adatto per il modello recensito in quanto, come scrivevo nell’intro, fotocamere e videocamere di oggi, ma soprattutto le mirrorless, risultano essere prodotti poliedrici e malleabili, pertanto potrebbero essere adatti a tutti o a nessuno, ma resta comunque difficile delineare un target. Per una videocamera come questa, invece, delineare un target è comunque incredibilmente….difficile. Si, perchè oggi c’è “troppo di tutto”, la scelta è vasta, le possibilità infinite, le esigenze variabili. Esattamente come abbiamo imparato a vedere le entry level, le mid range e le “pro” nel mondo delle fotocamere, ad oggi questa cosa sta praticamente succedendo anche nel mercato delle videocamere. A dirla tutta però, questa differenziazione c’è sempre stata anche nel mondo delle telecamere, solo che la base prima era diversa e sicuramente meno invitante. Parlando sinceramente, non ho mai trovato invitanti quelle videocamere con impugnatura laterale e display estraibile sulla destra a circa 1000 euro considerate “entry level perfette per i videomakers”. Le avete presente? Esistono ancora, ma in un mondo fatto di mirrorless ed evoluzioni tecnologiche importanti, è giusto che cambi anche la forma, non solo la tecnologia. A tal proposito, Sony FX3 è il perfetto risultato ibrido, a livello di design almeno, tra una mirrorless di fascia alta e una videocamera di fascia “bassa”, perché alla fine la fascia entry level di oggi delle videocamere non è più quella dei “famosi” 1000 euro di un tempo, ma è almeno quadruplicata.

Oggi c’è chi vuole fare documentari, chi cinema, chi serie TV, chi reportage delle vacanze, chi filmati ai gattini. Se una volta si comprava la classica videocamera “normale” definita “handycam” per chi aveva esigenze da vacanze / cose di famiglia / gattini, oggi a quel tipo di persona gli si “rifila” una mirrorless che fa anche dei gran video, mentre chi invece fa altri tipi di video, quali interviste professionali, documentari e così via, gli si “rifila” una FX3.
La verità è questa: Sony FX3 non è adatta per grosse produzioni lato cinema e nemmeno per le serie TV / film su Netflix in quanto, banalmente, non potrà mai ottenere la certificazione necessaria per tale scopo in quanto non integra un Timecode IN/OUT (richiesto per la Netflix Certification). É presto detto quindi che Sony FX3 può essere adatta a chi ha bisogno di registrare video senza interruzioni, gestire dirette “commercialI”, fare piccoli documentari, reportage, video corporate ed emozionali. Si tratta, dal mio punto di vista, di un grande “centro” da parte di Sony proprio perché va a colpire tutta quella fascia di videomakers liberi professionisti che magari, sotto agenzia, devono andare nell’azienda X a fare un video corporate che mostra i vari prodotti e gli spazi aziendali per poi passare al CEO e fare un’intervista ben costruita. Insomma, un risultato bello ed elegante, ma che comunque richiede una certa libertà operativa lato video, caratteristiche che possono in parte essere offerte da una mirrorless full frame di fascia alta oppure, per l’appunto, da questa Sony FX3.
L’unico caso in cui Sony FX3 potrebbe essere adatta a grosse produzioni lato cinema è per la sua dimensione esile e il peso contenuto, che la rendono perfetta per essere “sacrificabile” o adatta per scene molto dinamiche in spazi piccoli. Poi c’è comunque il profilo colore S-Cinetone, lo stesso presente in tutta la Cinema Line e partito da Sony Venice, motivo per cui è sì integrabile in un workflow “cinema” ma non in tutti i casi (come gli esempi che ho fatto sopra).
Esattamente come FX9, FX6 e Sony a7SIII (che abbiamo recensito qui), anche Sony FX3 non supporta la registrazione in formato anamorfico, in quanto è un’esclusiva di Sony VENICE, altro dettaglio che toglie una gran fetta di ultra-professionisti dall’interesse verso questo modello.
Paradossalmente, io sono quel tipo di libero professionista perfettamente in target con questa Sony FX3 perché faccio video corporate, emozionali e matrimoniali (quando ancora c’erano tanti matrimoni prima del COVID, ovviamente) e, sotto questo punto di vista, lavorerei benissimo sapendo anche solo che, banalmente, posso fare video in 4K@60fps per tutto il giorno senza preoccuparmi troppo del surriscaldamento in quanto è presente un sistema di raffreddamento on-camera.
Sony FX3 recensione: design e materiali
Sony FX3 ha un design definibile come “cage free” in quanto punta tutto sull’offrire la possibilità, al videomaker, di non dover necessariamente montare le classiche “gabbie” molto in voga ultimamente sulle mirrorless che permettono di montare accessori supplementari. In sostanza, lungo tutto il corpo troverete vari innesti per viti standard che vi consentiranno di montare accessori come microfoni, monitor, bracci e tutto ciò che potrebbe tornarvi utile nella produzione del vostro video. Il corpo macchina è un misto di resistente acciaio inossidabile ed elegante magnesio, una scelta che a molti potrebbe non piacere dal punto di vista estetico, anche se a me, personalmente, l’idea è piaciuta fin da subito, perché in fondo un mezzo per lavorare non dev’essere “carino e coccoloso” ma funzionale, e questa Sony FX3 di funzionalità ne ha da vendere. Il corpo macchina è resistente a polvere e umidità.
Tutti i tasti sono stati pensati e collocati per rendere l’attività del videomaker facile, rapida e soprattutto comoda. É giusto vedere questa Sony FX3 in maniera molto simile a ciò che si è visto con Sony A7SIII, anche perché, sotto certi punti di vista, la base interna è la stessa, ma questo prodotto è pensato ancora di più per i videomakers. Effettivamente risulta difficile scegliere tra una videocamera pensata per videomaker e una fotocamera mirrorless pensata per videomakers, ma è lo scompenso creatosi tra Sony FX3 e Sony a7SIII, dove la prima ha già nella scatola l’impugnatura XLR, la seconda invece no, ma per acquistarla sono richiesti circa 500€ di differenza, che fanno lievitare il prezzo totale portandolo praticamente a quello del kit base di FX3 senza ottiche. A voi la scelta.
Non è vero che Sony FX3 non è una fotocamera da set, lo è tantissimo secondo me, solo che, come scrivevo nel capitolo precedente, non è adatta proprio a tutti i set.
Frontalmente, Sony FX3 si presenta come piuttosto “spoglia”: troviamo infatti molto minimalismo unitamente ad un tasto “6” che di default è un REC ma può essere mappato a piacere, il tasto di sgancio dell’ottica e un ausilio per l’AF, oltre ad un ricevitore IR e la classica ghiera frontale.
La parte superiore mostra ben 3 fori filettati a cui attaccare accessori vari (anche se i due centrali vengono immediatamente occupati dall’impugnatura XLR), una slitta hotshoe (anch’essa viene subito occupata dall’impugnatura XLR che quindi sfrutta l’HotShoe per l’audio digitale), un comodo tasto REC, un Joystick superiore (lo so, fa strano ma è comodo), tre tasti configurabili che però, di norma, vengono usati per IRIS, WB e ISO e uno switch frontale con un tasto di scatto che serve in realtà ad effettuare lo zoom digitale con gli obiettivi che lo supportano.
Niente EVF dunque, cosa che apprezzo personalmente in quanto credo di non aver mai utilizzato una singola volta il mirino elettronico per registrare video, sebbene questa possibilità ci sia ed evidentemente a qualcuno fa anche comodo.
Guardando la videocamera da dietro, nella parte destra sono presenti i due slot ibridi già visti in Sony a7SIII e in Sony a1 (sempre comodi e funzionali), mentre, nel lato opposto, sono presenti tutti i vari connettori.
Nota importante: gli sportellini laterali che nascondono i connettori, in questo modello, sono la massima evoluzione (bella) di tale funzionalità, qualcosa di mai visto su un prodotto del genere che sembra una banalità ma rende la fruizione delle porte davvero comoda. Si, sono un amante degli sportellini laterali ben fatti.
Tra i connettori troviamo una porta HDMI full di tipo A, ingresso per microfono, uscita cuffie, connettore USB Type-C che supporta la ricarica e accessori opzionali (come ad esempio adattatori ethernet da Type-C) e un micro USB “multi” casomai dovesse servire. Non mancano poi, in entrambi i lati, filetti aggiuntivi per la connessione di accessori vari a vostra scelta. Dal lato sinistro, quello in cui si trovano i connettori, è possibile scorgere facilmente la presa d’aria per la dissipazione, che in questo modello viene definita come “Active Cooling“.
Nella parte posteriore troviamo il monitor LCD reclinabile (anche frontalmente) da 3″ con 1.440.000 milioni di punti, un angolo di apertura di 176° e un angolo di rotazione di circa 270°. Presente poi uno switch di accensione / spegnimento ben diverso da quello a cui siamo abituati sulle mirrorless (in questo caso sostituito dal selettore dello zoom), il tasto MODE per scegliere la modalità di ripresa, il tasto MENU per accedere a tutte le configurazioni, una ghiera personalizzabile e vari ed interessanti tasti funzione “rapida” tra cui il FOCUS MAG, l’attivazione / disattivazione rapida della Zebra, il Peaking, la scelta del tipo di otturatore e molto altro, tra cui un’altra ghiera verticale.
Nella zona inferiore troviamo un altro posizionamento per la presa d’aria ulteriore dedicata all’Active Cooling, un foro standard per il treppiede e il vano batteria che ospita una ormai classica NP-FZ100, in grado di garantire, in questo caso, un’autonomia fino a ben 390 minuti possibili, ma non lasciatevi attrarre da queste cifre, perché dipende davvero dalla risoluzione scelta. Ad esempio, registrando in 4K@60fps a 200M si arriva a circa 40 minuti di autonomia sfruttando una memory card CEA-G80T da 80GB, allo stesso modo però, per la medesima risoluzione si può arrivare fino a 85 minuti sfruttando una CEA-G160T da 160 GB. Per maggiori informazioni circa l’autonomia stimata, vi consiglio di leggere il generoso elenco disponibile a questa pagina nella sezione “autonomia di riproduzione / registrazione”.
Sony FX3 misura 129 x 77,8 x 84,5 mm e pesa circa 715 grammi con batteria e scheda di memoria, arrivando a circa 1,015kg con impugnatura XLR (sempre senza ottica montata).
Sony FX3 recensione: specifiche e caratteristiche tecniche
Questa videocamera integra un sensore full frame retroilluminato da 10,2 megapixel con processore BIONZ XR, medesima configurazione di Sony a7SIII. La risoluzione di registrazione è variabile a scelta dell’utente, spaziando tra full frame “standard” e Super 35mm, motivo per cui sono diversi gli aspect ratio disponibili in macchina. Tra i formati video supportati troviamo il 4K fino a 120 fps oppure un FullHD fino a 240fps a scelta tra XAVC-S, XAVC S-I e XAVC HS, oltre alla possibilità di sfruttare vari profili 10Bit 4:2:2, Long GOP, ALL-I, H.264 e H.265.
Interessante il fatto che la sensibilità ISO sia la medesima di Sony a7SIII, così come la gamma dinamica: si parla quindi si una sensibilità minima pari a 80 e massima pari a ben 409.600 ISO con 15+ stop di gamma dinamica. Non manca poi la presenza dei profili FLAT S-Log 3/2 e HLG così come il profilo S-Cinetone.
All’interno è presente poi uno stabilizzatore a 5 assi con modalità Active (esattamente come visto su Sony a7SIII) e un autofocus Fast Hybrid AF (quindi sia a rilevazione di contrasto che di fase) in grado di raggiungere ben 627 punti sul piano focale (a rilevazione di fase) con una copertura approssimativa pari all’89% (94% sulla parte verticale e 95% sulla parte orizzontale). Presente poi il Real-Time Eye AF e il Real-time Tracking, oltre al supporto per l’AF durante l’MF e tutto ciò che finora è stato visto sui prodotti Sony di questo segmento (fascia alta).
Il bitrate può arrivare fino a 600Mbits con i vari profili ALL-I che sfruttano sia i 10-Bit 4:2:2 HLG sia l’h.265. Non manca la possibilità di scattare foto, all’occorrenza.
Il menù integrato è lo stesso di Sony a7SIII, quindi gestibile tramite touch screen e completamente ridisegnato. Ci sono 15 tasti programmabili con 140 diverse voci del menù assegnabili, una tally Light posteriore, il Rec Square, un monitor Vari-angle da 3″ con 1.44 milioni di punti e il già nominato switch W/T per gestire lo zoom digitale nelle ottiche elettroniche.
Non manca nulla nemmeno lato connettività: presente un chip Wi-Fi con supporto al 2.4GHz + 5GHz (2×2 MIMO) e la possibilità di usare un connettore Ethernet 1000BASE-T tramite USB Type-C, connettore che, tra l’altro, supporta il Superspeed USB a 5Gbps e la possibilità di effettuare un tethering via Wi-Fi o Type-C su network LTE 4G o 5G.
L’active cooling, cioè la vera e propria “ventola di raffreddamento” è in grado di auto-regolarsi per il raffreddamento attivo del sistema. L’utente ha la possibilità di scegliere se far gestire tutto alla fotocamera oppure tenere la ventola perennemente attiva in ogni caso, scelta che ovviamente va a consumare la batteria molto più velocemente. L’active cooling comprende inoltre anche la struttura di dissipazione interna già vista in Sony a7SIII che garantisce un minore surriscaldamento e, in ogni caso, andandosi a sommare alla ventola permette di registrare senza limiti praticamente in ogni condizione di calore possibile. Il produttore afferma infatti che, analizzando la risoluzione 4K a 60fps, è possibile registrare senza limiti e senza rischi di surriscaldamento.
Ecco quindi il nostro consueto “riepilogone” delle caratteristiche e specifiche di Sony FX3:
- Sensore full frame da 10.2 megapixel Exmor R
- Processore d’immagine Bionz XR
- Sensibilità ISO fino a 409600
- 15+ stop di gamma dinamica
- S-Cinetone come profilo standard (quindi piena compatibilità con tutti gli altri prodotti della Cinema Line)
- Registrazione video fino al 4K@120fps oppure 1080p@240fps
- Supporto a XAVC S / XAVC S-I / XAVC HS
- Codec / profili 10Bit 4:2:2, Long GOP, All-I / H.264, H.265
- S-Log 3/2, HLG
- AF Fast Hybrid AF da 627 punti con Eye-AF, Tracking e Face AF
- Output 16Bit RAW tramite HDMI Type-A
- Connettori XLR/TRS (2) + 35mm / LPCM 4ch 24Bit
- Tally lamp (front / top / rear)
- 5 fori da 1/4″ sul corpo + 3 fori da 1/4″ sul top Handle (impugnatura superiore smontabile)
- Active Cooling con ventola interna
- Corpo in lega di magnesio + acciaio inossidabile
- Peso pari a 430 grammi
- Misure pari a 77.8 x 129.7 x 84,5 mm (A x L x P)
- Doppio slot memorie ibrido (CFexpress Type-A + SD)
- Batteria NP-FZ100
- Modalità fotografica
- Switch W/T per zoom elettronico
Sony FX3 recensione: prestazioni
Nel primo esatto momento in cui ho estratto Sony FX3 dalla confezione originale inviatami da Sony Italia insieme ad un bellissimo 135 f1.8 GM e una CFExpress Type A da 80GB, ho avuto una sensazione piacevole per quanto concerne il grip, aumentata ancora di più dopo aver montato l’impugnatura XLR, che di fatto aggiunge ulteriore presa.
Tutto è cambiato una volta accesa la videocamera: mi sono trovato estremamente spaesato, confuso e un po’ appesantito dall’apparente difficoltà di utilizzo. Sensazione però che è passata dopo qualche minuto di utilizzo intenso, dove ho capito che effettivamente l’esperienza di utilizzo è molto simile a Sony a7SIII, con qualche giusta differenza. Il tasto di scatto funge da tasto REC supplementare in modalità video ma resta semplice “tasto di scatto” per le foto se cambiate in modalità fotografica. Questo mi ha fatto rendere conto quanto sia semplice passare da una modalità all’altra e, di fatto, ha reso ancora più inutile, almeno ai miei occhi, Sony a7SIII.
Di fatto, l’unica vera differenza tra Sony a7SIII e Sony FX3, estetica a parte, riguarda la mancanza del mirino elettronico in Sony FX3 e la mancanza del sistema di raffreddamento attivo in Sony a7SIII, eppure, più utilizzavo Sony FX3, più pensavo che, di fronte a questo modello, non sceglierei mai a7SIII. Ma questo vale, ovviamente, per le mie esigenze.
Sapete qual è il più grande paradosso di tutti? Che in questo modello ho amato il suono di scatto dell’otturatore meccanico, forse il più bello tra tutte le Sony che io abbia mai provato, e si, sto sempre parlando di una videocamera; certo, una videocamera “moderna”, perché in effetti è una sorta di risposta a tutte quelle mirrorless presentate finora come “fotocamere che fanno anche i video”, beh, questa è una videocamera che fa anche le foto, e le fa assolutamente bene.
Un’altra caratteristica che ho letteralmente amato è che, nel momento in cui si va a premere REC per far partire la registrazione di un video, la videocamera diventa praticamente un albero di Natale, pertanto è impossibile non rendersi conto se si sta registrando oppure no, caratteristica molto comoda per chi, ad esempio, fa video per YouTube, oppure lezioni per portali online in piena autonomia. Il REC Square e la Tally Light svolgono un lavoro meraviglioso, rendendo questa Sony FX3 adatta anche per lavori di regia / broadcasting in mobilità estrema.
Per quanto concerne il surriscaldamento, almeno per quanto concerne il mio test fatto spesso in pieno “sole estivo”, non ci sono stati grossi problemi e l’Active Cooling svolge egregiamente il proprio lavoro.
Anche dal punto di vista dell’autofocus, si tratta di un sistema che rasenta la perfezione esattamente come visto nella recensione di Sony a7SIII: non ha praticamente mai sbagliato un colpo, caratteristica importantissima dal punto di vista del video. Ad oggi, l’autofocus di Sony FX3 è praticamente il migliore del mercato nella sua fascia d’appartenenza.
Sony FX3 recensione: Qualità d’immagine
La qualità d’immagine, come già descritto nella recensione di Sony a7SIII, è sicuramente molto alta, ma una cosa che ho apprezzato particolarmente è proprio la presenza del profilo S-Cinetone, che di fatto va a correggere alcune “problematiche” dei profili LOG di Sony e rende soprattutto la pelle molto più “soft”, motivo per cui con l’incarnato va che è una meraviglia (detto in maniera sincera).
Ho usato moltissimo l’S-Cinetone perché rende il file “già pronto”, quasi come se fosse una simulazione pellicola di Fujifilm, e il risultato, oltre ad essere straordinario, è anche molto cinematico. Toni morbidi sulla pelle, “cinestyle” sul resto e un risultato davvero ottimo. Attivarla è facile, basta selezionare il profilo foto PP11 tramite il menù rapido a cui si può accedere premendo il tasto posteriore Fn et voilà, il gioco è fatto.
Il tutto vale anche a livello fotografico, dove, nonostante il basso numero di megapixel, mi viene quasi voglia di considerare questo prodotto anche per molti lavori “poco impegnativi” o poco golosi di megapixel che mi capita di fare, come ad esempio campagne social, scatti per Instagram / Facebook e, in generale, tutto ciò che deve finire sul web. É vero, 10 megapixel sono davvero pochi in molti casi, meno addirittura di tanti smartphone, ma la gamma dinamica, la resa del sensore e tutto ciò che concerne la qualità fa realmente la differenza, così come anche la sensibilità ISO, che regge egregiamente esattamente come in Sony a7SIII.
Sebbene Sony affermi la presenza di più di 15 stop di gamma dinamica, sono piuttosto difficili da “vedere” in ogni configurazione. Infatti, il profilo foto con la miglior gamma dinamica è senza dubbio l’S-Log3, sebbene anche l’S-Gamut3.cine faccia bene il suo lavoro. Con l’S-Cinetone si perde un filo di gamma dinamica a favore però di una tonalità completamente diversa e interessante.
Certamente si tratta di qualcosa di davvero irrisorio, in quanto so bene e sono consapevole di quanto sia fantastica la gamma dinamica, in generale, sui sensori Sony, e questo non è da meno.
Sony FX3 recensione: Sensibilità ISO
Sony FX3 ha una gamma ISO da 80 a 409.600, la stessa di Sony a7SIII, pertanto, le prestazioni sono decisamente simili. Lato possibilità, bisogna ammettere che FX3 ha una grande “resistenza” sotto questo punto di vista, grazie soprattutto al sensore decisamente “piccolo” dal punto di vista dei megapixel (ma grande dal punto di vista fisico perché è comunque full frame). Sulla base dei test che ho effettuato, la videocamera risulta utilizzabile fino a circa 128.000 ISO senza troppi problemi, sopra invece si inizia ad intravedere un eccessivo rumore elettronico di crominanza che potrebbe infastidire e/o rovinare la scena. Nulla vi vieta di usarla a 409.600 ISO, ma il prodotto finale non sarà facilmente gestibile in post.
Sony FX3 recensione: Grip aggiuntivo
La maniglia inclusa nel kit “base” di acquisto, a mio parere, è una bellissima caratteristica che può essere utilizzata oppure no. A seconda delle esigenze e delle necessità si può montare il grip aggiuntivo per avere una presa migliore e più stabile in movimento rapido, oltre ovviamente ad una serie di ingressi XLR per acquisizioni e regolazioni audio di qualità importante.
Comodo anche l’attacco rapido per il microfono Shotgun, caratteristica interessante soprattutto per chi deve fare molte interviste oppure documentari, registrando, ad esempio, i suoni ambientali.
Sony FX3 recensione: Filtri ND
Ecco, i Filtri ND su questa Sony FX3 sono…assenti, purtroppo. Trovo che sia, lato video, una delle più grandi mancanze in assoluto di questa fotocamera. Per chi non lo sapesse, i Filtri ND integrati nelle videocamere sono una funzionalità estremamente comoda soprattutto per i videomaker che non hanno, magari sempre modo o possibilità di montarli “in tempo zero” (prendi il filtro, puliscilo, avvitalo al filetto dell’obiettivo….etc etc). Ad esempio, Blackmagic Design Pocket Cinema Camera 6K Pro, recensita qualche tempo fa qui su FotoNerd, ha questa funzione e l’ho trovata rapida ed efficace, soprattutto anche utile nelle situazioni in cui si vogliono variare tempi di scatto o diaframma senza andare a sovraesporre, sempre lato video. Un vero peccato che Sony non abbia implementato i filtri ND su questo prodotto, ma sicuramente ce ne si può fare una ragione.
Sempre per spezzare una lancia a favore del produttore, in questo caso, e continuare con il discorso del target che ho affrontato ad inizio recensione, per le mie esigenze video non mi è mai capitato di avere la necessità di usare un Filtro ND e, qualora dovessi acquistare una Sony FX3 continuerò a non averla, perché, sempre nel mio caso, per video aziendali o interviste, semplicemente non serve il filtro ND. Chiaramente se c’è lo usi e lo sfrutti, se non c’è te ne fai una ragione oppure lo monti prendendoti il tempo che serve.
Sony FX3 recensione: Risoluzione video, Timecode e SDI
Sony Fx3 può registrare video sfruttando il codec XAVC e con varie modalità e varianti tra cui XAVC-HS 4K, 4K, S HD, S-I 4K e anche S-I-HD. Registrando a 10-bit, la videocamera cattura in formato H.265, mentre si passa all’H.264 a 8-Bit. I codec XAVC HS 4K e XAVC S 4K riescono ad arrivare fino a 280 Mbit in 4:2:2 10-bit a 120fps, tuttavia, se volete la qualità visiva migliore o il maggior bitrate possibile, dovrete “scendere” al 4K@60fps per avere 600 Mbits in 4:2:2 a 10-bit.
Sony FX3 si ferma tuttavia al formato 4K, senza “strafare”, senza andare oltre. La scelta di Sony è stata ben chiara in questo caso: fornire il massimo possibile per quanto concerne il formato 4K a chi ha queste esigenze, anche perché, in fin dei conti, se proprio volete il formato 8K lato video c’è sempre Sony a1 (che abbiamo recensito qui), ma sicuramente non è un “mezzo da lavoro” per chi deve fare contenuti pesanti in 8K (questa è un’altra storia).
É possibile inoltre registrare fino al 12-bit ProRes RAW sfruttando l’output su Atomos Ninja V oppure Shogun 7, ma non si può andare oltre, arrivando ad esempio al 16-bit in RAW, caratteristica che comunque non è ricercata proprio da tutto il target che acquisterebbe questa Sony FX3, pertanto va benissimo così in quanto la qualità è già davvero altissima.
In questa Sony FX3 mancano, oltre ai Filtri ND, i connettori SDI e le funzionalità di in/out per il Timecode, quest’ultima caratteristica fondamentale per avere la certificazione Netflix, che ovviamente su questo prodotto non potrà arrivare. La presenza di un input / output per il timecode è un’evidente necessità da set professionale, motivo per cui tale assenza mi ha convinto ancora di più per quanto concerne il target di questo prodotto, cioè sicuramente non perfetto per set con grandi esigenze sotto questo punto di vista. Certo, è sempre possibile sincronizzare il timecode con accessori come Tentacle Sync e/o cavi dedicati, ma resta comunque molto più scomodo e di difficile gestione rispetto ad un timecode integrato nativamente.
Sony FX3 recensione: galleria immagini
Sony FX3 recensione: scarica i file RAW
Incredibile pensarlo ma è così: Sony FX3, cioè questa videocamera, può scattare tranquillamente foto in formato RAW, e sono anche incredibilmente definite e dall’ottima gamma dinamica. L’esperienza di scatto è praticamente la stessa di Sony a7SIII, con la relativa “esigenza” dal punto di vista del target. Se volete scaricare i file RAW (foto) prodotti da questa Sony FX3 potete cliccare qui oppure sul tasto qui sotto.
Sony FX3 recensione: le nostre conclusioni
Sony FX3 sfiora la perfezione dal punto di vista della qualità d’immagine, sia foto che video, per il suo giusto target d’appartenenza. Se analizzata da un operatore video esperto ed esigente, probabilmente, non otterrà la sufficienza a causa della mancanza del timecode IN/OUT, dei filtri ND, del 16-Bit RAW come output e di una risoluzione più alta (forse).

Se però si analizza correttamente il target di riferimento di questo prodotto, come più volte ripetuto nel corso di questa recensione, le possibilità di utilizzo di questa fotocamera sono praticamente infinite e assolutamente rilevanti. Alta qualità, ottima stabilizzazione, praticamente nessun tipo di surriscaldamento, ottimi file RAW, autofocus incredibilmente veloce e grande comodità di utilizzo sono fattori importanti per un prodotto come questo che, tutto sommato, costa poco più di Sony a7SIII ma, secondo me, resta decisamente più valida da considerare per le produzioni video “standard” che possono essere portate ad un punto qualitativo molto alto. Pertanto, se le vostre esigenze sono interviste, video corporate ed emozionali o documentari “di base”, sicuramente avrete un ottimo riscontro con Sony FX3.
Recensione in breve
FX3
Sony FX3 è una videocamera dall'incredibile qualità d'immagine, in grado di regalare un 4K puro, definito e senza limiti in tante varianti di codec. Non è sicuramente consigliata per chi deve girare produzioni importanti su set di grosse dimensioni in quanto mancano i filtri ND e il supporto al Timecode IN/OUT, ma resta un prodotto ottimo per tutte le altre esigenze lato video.
PRO
- Ottima qualità d'immagine
- Stabilizzazione incredibile
- L'autofocus migliore sul mercato
- Estrema maneggevolezza
CONTRO
- Mancano i filtri ND
- Switch W/T inutile senza ottiche motorizzate per lo zoom
- Niente Timecode IN/OUT