Sono finalmente arrivati i nomi dei vincitori del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020, a cui hanno partecipato tantissimi fotografi di paesi diversi. Il contest, arrivato alla sua tredicesima edizione, ha visto più di 100 fotografie selezionate nella sua fase finale e la scelta dei primi posti non è stata facile da assegnare. Ecco tutte le immagini premiate.
Sony World Photography Awards 2020 vincitori: il contest
La World Photography Organisation ha annunciato i vincitori del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020, in cui vengono premiate le fotografie singole realizzate nel 2019. Giunti alla 13ª edizione, quest’anno più di 100 fotografie sono state selezionate per le fasi finali del torneo e i vincitori sono stati decretati da Gisela Kayser, direttore amministrativo ed artistico del Freundeskreis Willy Brandt Haus di Berlino. Le fotografie premiate non sono solo eccelse tecnicamente sotto tutti i punti di vista ma anche pregne di emozioni e messaggi e raccontano a noi osservatori il mondo in tutta la sua bellezza, forza e difficoltà. Sono a parer mio scatti incredibili che meritano il primo posto ricevuto, perché rappresentano, una volta ancora, l’importanza sociale e comunicativa che la fotografia possiede.
La rosa selezionata in questa edizione ha visto oltre 100 fotografi e 10 vincitori (uno per categoria) che riceveranno come premio attrezzatura Sony di ultima generazione e competeranno per il prestigioso titolo di Open Photographer of the Year. Il vincitore assoluto verrà premiato il 9 giugno e riceverà la bellezza di 5.000 dollari insieme al riconoscimento ufficiale della World Photography Organisation e di Sony.
Sony World Photography Awards 2020 vincitori: le categorie
Ecco a voi i vincitori delle dieci categorie del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020:
Travel: “Riding a Saharan Freight Train” di Adrian Guerin (Australia)
Con i suoi 2,5 km di lunghezza, il treno che trasporta minerali di ferro in Mauritania è uno dei più lunghi al mondo. Il suo tragitto copre oltre 700 km partendo da Nouadhibou fino alla selvaggia regione di Zouérat. Adrian ha seguito la locomotiva durante il viaggio di andata e di ritorno, immortalando questa bellissima – e quasi astratta, mi verrebbe da dire – fotografia. La forza visiva è incredibilmente suggestiva, grazie anche alla composizione perfetta che divide in due il fotogramma. Inutile sottolineare che, vedere un treno sconfinato la cui fine si perde all’orizzonte, fa molta impressione.
Street Photography: “Colombia Resiste” di Santiago Mesa (Colombia)
Una fotografia sconvolgente, quella realizzata da Santiago durante il suo viaggio. L’immagine è la rappresentazione delle rivolte che si sono susseguite in America Latina negli ultimi anni, dovute alle scelte dello stato che hanno alzato le tariffe di certi servizi. La fotografia è stata realizzata nella leggendaria città di Medellìn mentre la squadra antisommossa disperdeva i protestanti, e rappresenta un uomo steso a terra dalle forze dell’ordine che grida la sua rabbia e il suo dolore con una forza disarmante.
Still Life: “A Plastic Ocean” di Jorge Reynal (Argentina)
Uno dei problemi più importanti del nostro tempo si riflette nella fotografia iconica di Jorge Reynal. Annualmente otto milioni di tonnellate di plastica vengono riversate nei nostri oceani, contaminando e, in certi casi, annientando la vita degli animali che li popolano. Questa particolare fotografia ha vinto il premio per la migliore Still Life del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020, anche se in fondo potremmo vederla come un’immagine di reportage per via del suo potentissimo messaggio.
Nature World & Wildlife: “Tai Chi Diagram” di Guofei Li (Cina)
A primo impatto si potrebbe pensare che questa fotografia sia la trasposizione pura della bellezza del regno animale, eppure i due leopardi rappresentati si stavano semplicemente leccando via il sangue dell’antilope appena mangiata. Questo scatto, realizzato in Botswana nel gennaio 2019, mi piace particolarmente perché, ad un primo sguardo, sembra proprio l’opposto di quello che è in realtà. Qui potrei aprire un piccolo dibattito su un argomento tanto discusso: serve o non serve la descrizione nelle fotografie? Molti continuano a pensare che sia necessaria, altri che rovini totalmente l’interpretazione dell’immagine. Secondo il mio punto di vista una didascalia ci sta bene, soprattutto se l’immagine non ha un significato chiaro e potrebbe essere interpretata nel modo sbagliato.
Portrait: “Black Francis” di Tom Oldham (Regno Unito)
La categoria ritratti del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020 vede Tom Oldham vincitore, grazie allo scatto del cantante Charles. Il fotografo ha chiesto all’artista di dimostrargli il livello di frustrazione che si può arrivare ad avere durante un servizio fotografico, e direi che lo ha interpretato nel migliore dei modi. Il bianco e nero risalta incredibilmente l’immagine, che potrebbe risultare anacronistica tanto quanto enorme sotto il punto di vista della caratterizzazione.
Motion: “Going Down” di Alec Connah (Regno Unito)
Il fotografo inglese ha rappresentato con incredibile bellezza e potenza la demolizione delle torri delle centrale elettrica di Ironbridge nello Shropshire, in Inghilterra. L’azione di rimozione delle centrali è stata precisa e studiata nei minimi dettagli vista la vicinanza ad un fiume, una linea ferroviaria e un bosco diventata zona protetta dallo stato. Il fotografo è riuscito a catturare il momento esatto dell’esplosione facendo esplodere, letteralmente, l’immagine.
Creative: “Knot” di Suxing Zhang (Cina)
La fotografia che vedete è tratta dalla serie “Hua” di Suxing Zhang, che significa “fiore” nella lingua cinese. La fotografa ha voluto esplorare i punti in comune tra i bellissimi fiori e la personalità femminile, in particolare le vulnerabilità e la sensibilità, realizzando uno scatto in bianco e nero che sembra quasi un dipinto che sta perdendo la sua bellezza. Un’opera importante e molto evocativa, che è valsa a Suxing il primo posto nella categoria Creative del concorso Open dei Sony World Photography Awards 2020.
Culture: “Mark 5:28” di Antoine Veling (Australia)
L’immagine rappresenta il pubblico che è stato chiamato sul palco a ballare e cantare durante il concerto di Iggy Pop il 17 aprile 2019 alla Sydney Opera House, in Australia. Nel marasma, possiamo notare il braccio teso di una fan protratto verso Iggy, quasi come se volesse portarlo a sé per idolatrarlo ed immortalarlo a divinità. Un contesto affascinante, sicuramente ben realizzato sia sotto il piano tecnico che contenutistico, in grado di regalarci uno spezzone importantissimo della vita di questi fan che sicuramente non dimenticheranno mai la possibilità che hanno avuto.
Architecture: “Emotional Geometry” di Rosaria Sabrina Pantano (Italy)
L’immagine ci riporta quasi a millenni fa, quando altri popoli governavano il mondo. In realtà, lo scatto che è valso alla fotografa italiana Rosaria Sabrina Pantano il titolo nella categoria Architecture, è stato realizzato al Fiumara d’Arte, museo aperto che espone sculture realizzate da artisti contemporanei. Nella fotografia possiamo notare una piramide che si erge verso il cielo, curiosamente posizionata nel punto esatto in cui le coordinate geografiche toccano il 38° parallelo.
Landscape: “Ice Reflections” di Craig McGowan (Australia)
Un’immagine talmente perfetta per composizione e scelta della palette cromatica, da risultare quasi surreale. Craig ha rappresentato la punta di un iceberg solitario nel Parco Nazionale della Groenlandia e il gioco di riflessi che si crea nelle acque limpide danno vita a quella che, parere del tutto personale, è la mia fotografia preferita per impatto visivo, una poesia silenziosa che ci racconta di un luogo solitario ed affascinante.
Sony World Photography Awards 2020 vincitori: altri riconoscimenti
Oltre i primi posti ottenuti dalle fotografie e dai fotografi sopracitati, altri hanno avuto il privilegio di essere entrati nella “Shortlist” del concorso con immagini incredibili che meritano di essere viste e riconosciute in tutto il mondo. Purtroppo, per i vincitori delle varie categorie sarà impossibile mostrare le proprie opere all’annuale mostra dei Sony World Photography Awards 2020 per colpa della pandemia di Covid-19 che sta causando morte e dolore in tutto il globo. La World Photography Organisation ha però lanciato la pagina Stay Connected, per supportare e dare il giusto spazio ai fotografi premiati di questa edizione.
Per maggiori informazioni e vedere tutte le fotografie che hanno raggiunto la parte finale del concorso, vi invitiamo a visitare la pagina ufficiale della competizione.