Sony ZV-E10 è il nome della nuovissima fotocamera appena presentata dal produttore giapponese e di cui tanto si è vociferato nelle settimane precedenti. Il prodotto si propone come innovativo per tutta la fascia dei content creators itineranti che cercano sia un prodotto estremamente compatto, versatile e leggero, sia la possibilità di cambiare ottica avendo scelta tra un vasto parco di obiettivi fotografici. Abbiamo avuto il piacere, e l’onore, di provare in anteprima e in anticipo questo nuovo corpo macchina con i vari ed interessanti accessori, vediamo insieme com’è andata e quali sono le caratteristiche di rilievo rispetto alla sorella uscita l’anno scorso, Sony ZV-1.
L’azienda giapponese continua la sua “rotta” verso i vlogger e content creators presentando oggi un prodotto diverso dal solito che di fatto continua la nuova linea “ZV” lanciata l’anno scorso. L’intento dell’azienda infatti, con questa serie ZV, è quello di creare delle differenze quasi nette rispetto alle varie altre linee RX, a6xxx e così via. Si tratta di una serie che si sta delineando sempre di più ed è appunto indirizzata a tutti coloro i quali hanno la necessità di realizzare contenuti di qualità in movimento continuo. Scopriamo quindi a chi è adatta la nuova Sony ZV-E10.
Sony ZV-E10 recensione: a chi è adatta questa fotocamera?
Per i vari lettori delle recensioni di fotocamere qui su FotoNerd, è sempre molto chiaro quanto io investa tempo ogni volta per delineare il target migliore per il prodotto che sto provando, ma in questo caso, effettivamente, è stato piuttosto semplice in quanto è stata Sony stessa a dichiararlo più e più volte nel corso dell’evento di presentazione super segreto in anteprima dedicato ai giornalisti. Sony ZV-10 vuole re-inventare le regole del vlogging e non solo, anche semplificare la vita ai content creators offrendo in un corpo macchina estremamente compatto e leggero la possibilità di realizzare grandi contenuti con la tecnologia fotografica sviluppata nel corso di questi anni. Non a caso infatti, Sony ZV-E10 è stato un modello molto atteso e vociferato sul web in quanto è evidente come, negli ultimi anni, non esiste più soltanto il “fotografo” o il “Videomaker”, bensì quella persona “ibrida” che ha bisogno di fare bene entrambe le cose e magari gestire il lavoro con poco ingombro e poco peso. Mi rivolgo principalmente ai travel vlogger, ai content Creator sempre in movimento, ma anche, banalmente, a chi tornerà a fare tanti eventi dal punto di vista giornalistico, ovvero una vita sempre in viaggio, rimbalzando tra una presentazione di una vettura all’annuncio del nuovo smartphone passando in mezzo anche al robot aspirapolvere che fa il caffè e la fotocamera che se lo beve (il caffè).
Per rendere meglio questo esempio, potrei parlarmi di una mia “vita passata” in cui, ben prima del Covid, vagavo per lavoro alle principali fiere mondiali in ambito tech e non solo, come ad esempio Photokina di Colonia, IFA di Berlino, Mobile World Congress di Barcellona e CES di Las Vegas. Queste sono quelle classiche occasioni in cui si trovano tantissimi giornalisti da tutto il mondo, pronti a toccare con mano le ultime novità (all’epoca però le mani non si disinfettavano così spesso) e, ovviamente, a descriverle quasi in tempo reale agli utenti / followers. Che si parli di giornalisti, editor, YouTubers, Instagrammers, Influencers e tanti altri termini che finiscono con la s in inglese, le esigenze non erano poi tanto diverse all’interno di una fiera del genere: correre, essere rapidi, registrare un contenuto, fare le foto per l’articolo, fare le foto per la copertina, montare il video, pubblicare l’articolo, pubblicare il video, correre e ripetere per trenta volte al giorno (più o meno).
In questo tipo di “vita passata” e dinamica, se avessi avuto un prodotto come Sony ZV-E10 mi sarei sicuramente risparmiato tanta fatica, tanti mal di schiena, tanti zaini pesanti, tanti mal di testa, tanti mal di spalle e forse, ma dico forse, oggi sarei stato anche più giovane (dentro e fuori, sia chiaro).
A quelle fiere giravo con millemila obiettivi, corpi macchina, stabilizzatori esterni, microfoni a filo e microfoni wireless, computer, hard disk…insomma, tutto peso che a fine giornata si faceva sentire davvero seriamente. Tutto questo, ovviamente, per poter dare agli utenti uno standard qualitativo elevato.
Pertanto, tutte quelle “magiche cose” che si facevano un tempo, tutte quelle esigenze variabili e tutto quel lavoro…potrebbero essere oggi sostituite da questo corpo macchina leggero e prestante? La risposta è “dannazione, si” (computer a parte ovviamente, quello dovete mettercelo per montare il video – a meno che non decidiate di scegliere un iPad Pro, e allora rimanete leggeri).
Ecco come definisco i “content creators”, perché non sono solo quelli che fanno video su YouTube, anche perchè, banalmente, ad oggi tutti i miei video per YouTube sono fatti nel mio studio, dove ho un treppiede che regge la mia fotocamera, motivo per cui il corpo macchina potrebbe anche pesare 100kg, a me non farebbe differenza. La vera differenza viene vissuta quando sei in giro, in una situazione dinamica, con la necessità di dover raccontare fatti ed eventi e la volontà di farlo nel modo migliore possibile.
Indipendentemente da tutto, credo che Sony, con questo modello e il target a cui si rivolge, abbia indubbiamente fatto centro, anche perché chi realizza (anche oggi, con fatica) questo tipo di contenuti in movimento non ha sempre molto tempo da perdere con settaggi, ghiere, mille ottiche intercambiabili, mille cose nello zaino e così via.
Sony ZV-E10 si può quindi definire come “game changer” per gli addetti ai lavori (giornalisti, tech vlogger, travel vlogger e così via) e per tutti quelli che cercano un corpo ancora più compatto rispetto alle APS-C a cui Sony ci ha abituati fin da oggi. Il trucco però, in questo caso, non risiede solo nel corpo macchina in quanto, grazie ai vari accessori disponibili, è realmente possibile viaggiare con una sorta di studio portatile nel palmo della mano, caratteristica che davvero fa la differenza.
Sony ZV-E10 recensione: design e materiali
La prima cosa che mi ha colpito di questa nuova fotocamera mirrorless APS-C è proprio la compattezza, elemento cardine che permette all’utente di realizzare quanto gli ingegneri abbiano lavorato per miniaturizzare tutto all’estremo. I materiali comprendono un mix di lega di magnesio e ABS, soprattutto sull’impugnatura, caratteristica che permette una presa piuttosto salda e sicura, soprattutto nelle situazioni più concitate in cui, inevitabilmente, la mano suda e rende tutto più scivoloso.
Sony ZV-E10 misura 115.2 x 64.2 x 44.8mm e pesa solo 393 grammi con batteria inclusa che, nel frattempo, non poteva ovviamente essere l’ormai “classica” NP-FZ100 ma è stata sostituita da una più compatta NP-FW50 in grado comunque di permettere circa 450 scatti e fino a 80 minuti di registrazione continuativa. Si, avete capito bene, Sony ZV-E10 non ha limiti di registrazione video e per questo motivo potrete andare avanti fino a saturazione della scheda di memoria o termine della batteria (cosa sempre variabile in base al vostro utilizzo). Tale caratteristica era già stata vista su Sony a7C, che però è una fotocamera completamente diversa e per un altro target e, soprattutto, con sensore full frame. Dovete sapere infatti che, per quanto concerne la storia della registrazione continuativa dei video, non sempre si tratta “solo” di una questione di possibile surriscaldamento del sensore, spesso infatti entra in gioco un fattore diverso riguardante proprio il tipo di tassazione. Una “videocamera” registrata e venduta come tale ha registrazione infinita ma anche un prezzo maggiorato definito proprio dal fatto che viene gestita come tale, una fotocamera invece non prevede una vera e propria registrazione infinita (a livello “legale”), ecco perché sorprende tale caratteristica in un modello del genere che, comunque, resta sotto ai 1000€. Se Fujifilm ha fatto della stabilizzazione interna della sua X-S10 una “killer feature” per il prezzo (cosa verissima), questa Sony ZV-E10 resta “killer” proprio per questa caratteristica dedicata alla registrazione “infinita”.
La parte superiore di Sony ZV-E10 presenta una slitta Hotshoe spostata rispetto al centro “classico”, scelta fatta in virtù della presenza di un microfono centrale che può essere “coperto” dal gatto morto (deadcat) fornito in confezione per limitare i problemi di registrazione in caso di vento. Questo accessorio si monta proprio sulla slitta Hotshoe e, una volta fissato, si appoggia perfettamente sul microfono integrato permettendovi di lasciare pressoché invariata la compattezza del prodotto ma andando ad avere importanti miglioramenti sulla parte di registrazione audio in caso di vento.
Sempre nella parte superiore si prosegue con la presenza di uno switch per l’accensione e spegnimento della fotocamera, un comodo tasto di registrazione dedicato ai video, il tasto di scatto che viene posto sopra agli switch W/T per lo zoom elettromeccanico delle lenti che lo supportano (cosa già vista in ZV-1), una ghiera e due novità, una interessante e una un po’ meno. La prima riguarda il tasto dedicato al bokeh, cosa non propriamente nuova nel mondo delle fotocamere Sony ma che, in sostanza, tramite algoritmi software permetterebbe di aumentare lo sfocato in secondo piano nelle foto che vedono la presenza di un soggetto in primo piano, qualcosa che siamo abituati a vedere sugli smartphone e che, ovviamente, fa storcere il naso al fotografo che sa bene come ottenere un ottimo bokeh reale. Ad ogni modo, a molti sicuramente piacerà questa funzione perché, inutile negarlo, la parola “bokeh” ( o la frase “sfondo sfocato in fotografia”) viene cercata molto di più di “come imparare a fotografare”, quindi la presenza di tale feature è presto detta.
L’altra novità riguarda invece il selettore della modalità, che in effetti non è una ghiera come sulle altre fotocamere Sony bensì qualcosa di pensato per semplificare e velocizzare ancora di più il passaggio dalla modalità foto a quella video e da quella video a quella S&Q. Dal punto di vista “visivo”, la scelta funziona e comunque velocizza il passaggio da una modalità all’altra, nella pratica però, non ho particolarmente amato questo modo di cambiare modalità in quanto risulta un’operazione particolarmente lenta nel momento in qui ti trovi in S&Q e vuoi subito spostarti in “video”. Mi è capitato qualche volta di voler fare passaggi rapidi e la fotocamera non riusciva propriamente a starmi dietro, vuoi anche per un’interfaccia e un menù che sono rimasti a qualche tempo fa, ben prima della nuova rivoluzione dei menù di Sony e che, di conseguenza, portano dietro qualche visibile LAG.
Certo, va anche detto e precisato che il modello che ho avuto modo di provare io per qualche giorno era un pre-sample, cioè una fotocamera non pronta alla vendita e non definitiva, motivo per cui alcuni piccoli problemi come questo possono essere tranquillamente risolti in futuro.
La parte frontale è sicuramente quella più rapida da descrivere, perché è la più spoglia in quanto vede la sola presenza del tasto di sgancio dell’ottica (che supporta ovviamente le ottiche alpha) e una luce d’ausilio per la messa a fuoco.
Si passa poi alla parte posteriore, dove troviamo un display reclinabile da 3.0″ da 921.000 punti che occupa gran parte dello spazio a disposizione, data la compattezza del prodotto (ho già scritto che questa fotocamera è compatta?). C’è poi un grip ulteriore che migliora la presa, un tasto Fn, un tasto per il menù, la ghiera verticale multifunzione classica di Sony e i tasti per la visione / cancellazione dei media.
Guardando la fotocamera da dietro, il lato destro resta spoglio e pulito, mentre quello sinistro presenta tutti i vari connettori che Sony ZV-E10 offre, tra cui un ingresso per il microfono, un’uscita per le cuffie, un connettore Type-C multifunzione e un micro HDMI Out. Da notare come i 4 connettori siano separati in due gruppi, uno composto da Type-C, HDMI e cuffie con uno sportello elegante e funzionale ispirato a Sony a1 e Sony a7RIV, l’altro gruppo invece vede la sola presenza dell’ingresso del microfono, ma è più rialzato e decentrato rispetto agli altri connettori e offre uno sportello “old style”, cioè come quello scomodo visto in Sony a7III. Scelta discutibile, ma dettata probabilmente dalla volontà di mantenere un accesso più rapido all’ingresso per microfono esterno
Nella parte inferiore è presente il classico connettore per treppiede oltre allo slot d’alloggiamento della batteria che, come scritto poco sopra è una Sony NP-FW50 e l’alloggiamento della SD, unito a quello della batteria per questioni di compattezza.
Parlando di ergonomia e grip, trattandosi di una fotocamera ultra-compatta non ci si può aspettare il “miracolo”, eppure c’è una piccola estrusione nella parte frontale che permette una presa piuttosto salda, perlomeno più di una classica compatta totalmente piatta come spesso accade.
Globalmente, lato design ed ergonomia, Sony ZV-E10 risulta una buona sorpresa in termini operativi, cioè si presta bene ad essere utilizzata ovunque e con facilità, perché è leggera, compatta, i controlli sono intuitivi e la presa, nonostante tutto, è salda. Forse la qualità dei materiali non è ai massimi storici, ma dato il prezzo e il rapporto delle varie caratteristiche, resta comunque una scelta giustificata.
Seguendo la logica di Sony ZV-1, anche questa fotocamera ha degli inserti resistenti a polvere e sabbia, ma non si tratta di una vera e propria tropicalizzazione pura.
Sony ZV-E10 recensione: caratteristiche e specifiche tecniche
Abbiamo sicuramente capito che ZV-E10 è una fotocamera compatta, ma che caratteristiche offre internamente? Quali sono esattamente le specifiche tecniche e le caratteristiche di Sony ZV-E10?
Sony ZV-E10 monta un sensore APS-C da 24.2 megapixel di tipo CMOS, ha una sensibilità ISO massima pari a 32.000 (in modalità normale) che può essere estesa fino a 51.200 e registra video in 4K fino a 30fps con codec XAVC-S con profili come S-LOG 2,3 e HLG. In full HD si può arrivare fino a 100 fps contando che è presente anche la modalità S&Q (Slow Motion) in grado di portare la registrazione video in FullHD fino a 120fps. Il tipo di registrazione video in 4K viene fatta sfruttando un oversampling dal 6K sfruttando la totale lettura senza pixel binning.
Sony ZV-E10 non ha stabilizzatore integrato ma sfrutta la “Active Mode“, cioè la stessa modalità di stabilizzazione software presente in fotocamere superiori come Sony a7SIII e Sony a1 (che però integrano anche uno stabilizzatore a 5 assi, a differenza di questa mirrorless compatta). Il tempo massimo di scatto è pari a 1/4000, mentre l’autofocus è l’ormai classico Fast Hybrid AF con supporto al real time touch tracking + Eye AF, i punti sono 425 a rilevazione di fase con l’84% di copertura del sensore.
Troviamo poi una raffica di scatto fino a 11 fps, un corpo in magnesio, un display LCD da 921.000 punti da 3″ touch screen, l’assenza del mirino elettronico, e varie modalità e caratteristiche dedicate ai vlogger, come una Tally Light, il Rec Frame, l’effetto pelle morbida, il tasto di defocus / bokeh dello sfondo, il display orientabile anche frontalmente, il dead cat in confezione per il microfono integrato e l’esposizione guidata e automatizzata per il viso (caratteristica che funziona particolarmente bene).
Una caratteristica sicuramente importante di Sony ZV-E10 riguarda la compatibilità con il protocollo UVC/UAC che permette, in parole semplici, di renderla una webcam da usare con il computer senza dover passare tramite Imaging Edge Webcam, il software di Sony necessario per altre fotocamere del brand. Ovviamente la scelta sta a voi, nel senso che potete usare Sony ZV-E10 anche con Imaging Edge Webcam, avendo alcune differenze.
Ad esempio, se collegate la fotocamera con utilizzo diretto, potete gestire l’audio direttamente dal microfono integrato / collegato a ZV-E10 e l’applicazione di Sony non è necessaria. Tuttavia, in questo caso, potreste notare un lievissimo ritardo tra il suono della vostra voce e il movimento delle vostre labbra, cosa che invece viene risolta utilizzando Imaging Edge Webcam, che però non supporta l’audio in arrivo dalla fotocamera. In sostanza, Sony vi permette di scegliere la modalità a voi più consona per utilizzare questa ZV-E10 come webcam.
Allo stesso modo, Sony ha migliorato tutta la parte dedicata alla gestione audio, dato che ZV-E10 ha un microfono a tre capsule integrato, supporta la digital audio interface, ha il deadcat, l’ingresso jack per l’audio in e l’uscita delle cuffie. Tutte queste caratteristiche, paradossalmente, non sono presenti simultaneamente in nessun’altra fotocamera del brand. Ad esempio, Sony A7C ha tutte queste caratteristiche tranne il deadcat incluso in confezione (oltre ad un microfono a doppia capsula, anziché tripla), a6100 ha solo l’ingresso jack e il microfono a doppia capsula (non tripla come ZV-E10), mentre ZV-1 non ha il supporto alla digital audio interface e non offre l’uscita per le cuffie (ma ha un microfono a tre capsule).
Sony ZV-E10 supporta inoltre lo zoom motorizzato che richiede, ovviamente, l’utilizzo di ottiche con questa tipologia tecnologica. Ad esempio, il 16-50 f/3.5-5.6 incluso nel kit ha lo zoom motorizzato e può essere gestito sia dalla camera sia dal grip opzionale già visto con ZV-1. Lo zoom digitale aggiuntivo viene azionato automaticamente, infatti con l’ottica E PZ 16-50mm f3.5-5.6 OSS in kit potrete non solo spostarvi da 16 a 50mm ma anche ottenere uno zoom aggiuntivo fino al 4x, utile per arrivare ancora più lontano (a discapito, ovviamente, di una perdita qualitativa dell’immagine, sia lato foto che video). Questa tipologia di zoom è molto “televisiva”, nel senso che non è scatola o rapida bensì fluida e pensata per poter creare un contenuto di questo tipo.
Ecco il consueto riepilogo delle principali specifiche e caratteristiche tecniche di Sony ZV-E10
- Sensore APS-C CMOS da 24.2 megapixel
- Processore BIONZ X
- ISO da 100 a 32.000 (che si possono estendere fino a 50-51200)
- Fino a 1/4000 di scatto
- Stabilizzazione digitale mediante Active Mode (con drop)
- Video in 4K@30fps / 1080p@100fps
- Registrazione 4K in oversampling dal 6K
- XAVC-S, S-LOG 2-3, HLG, Slow Motion (S&Q) fino al 1080p a 120fps
- Tasto di registrazione video dedicato, Tally Light, Tasto per il bokeh, REC Square, Auto esposizione per il viso, Effetto pelle morbida
- Supporto UVC (solo tramite cavo USB)
- Possibilità di effettuare streaming on-the-go con gli smartphone Xperia oppure tramite Imaging Edge Webcam
- Fast Hybrid AF con Real Time Touch Tracking + Eye AF, 425 punti a rilevazione di fase e 84% di copertura del sensore
- Raffica da 11 fps
- Display posteriore articolato con 921.000 punti, 3.0″ Touch Screen
- Corpo in lega di magnesio
- Batteria NP-FW50 con autonomia fino a 80 minuti di video oppure circa 440 scatti
- Registrazione video senza limiti
- Misure pari a 115.2 x 64.2 x 44.8mm
- Peso pari a 393 grammi inclusa batteria
- Corpo resistente a polvere e sabbia
Sony ZV-E10 recensione: prestazioni
Provare una fotocamera senza avere troppe informazioni a riguardo non è sempre facile. Di solito infatti, in una normale recensione, si hanno a disposizione informazioni, schede tecniche complete sul sito ufficiale e, soprattutto, il manuale operativo, tutte cose che per questa Sony ZV-E10 non ho ovviamente avuto (è normale in questi casi, ci mancherebbe). Tuttavia, nonostante si tratti di una prova “al buio”, sono rimasto positivamente stupito nell’utilizzo di questa fotocamera fin dai primi minuti di test.
Il terreno di prova di questo prodotto era un’occasione molto inerente al tipo di target che andrebbe ad acquistare questo prodotto: un evento di danza dal vivo. Certo, questo tipo di evento non è l’unico indicato per questa fotocamera, ci mancherebbe, ma il fatto di aver la necessità di fare qualche foto e video in una situazione dal vivo, con tante luci diverse e soprattutto che passava dal tramonto alla notte pura mi ha permesso di capire profondamente le possibilità di questo prodotto.
Una cosa che posso dire fin da subito di non aver amato particolarmente riguarda il menù: abituato alle nuove Sony che integrano un menù completamente rifatto e adatto soprattutto per display touch e “piccoli”, mi sono un po’ meravigliato di non averlo visto in questa ZV-E10, perché non potevo immaginare prodotto migliore per quelle nuove impostazioni.
Difatti, mi sono spesso trovato “in difficoltà” nell’utilizzo, rallentato da vari lag classici dei menù Sony di un tempo, e con un’organizzazione delle voci che, secondo me, dopo aver visto il nuovo menù non è assolutamente adatta per questo modello. Se calcoliamo infatti che chi usa un prodotto come questo ricerca l’immediatezza (vedi il tasto dedicato al bokeh), di sicuro il “vecchio” menù non contribuisce a tale tipo di esperienza. Aggiungiamoci poi anche il fatto che il display risulti più piccolo di 0,2″ rispetto alla media e troviamo la conclusione che, alla fine, si poteva pensare a qualcosa di diverso (che in realtà già c’é).
C’è da dire, nonostante tutto, che la qualità globale del prodotto risulta sopra la media rispetto alle classiche mirrorless compatte, soprattutto perché troviamo alcuni elementi importanti, in questa fotocamera, presi da prodotti decisamente professionali. L’esempio comprende sicuramente la registrazione video senza limiti, la Tally Light, il REC Square,
Sony ZV-E10 recensione: qualità di scatto
Questa nuova Sony ZV-E10 integra un sensore APS-C da 24.2 megapixel, che risulta ottimo ed è anche già stato comprovato su altri modelli. Quando si parla di “Gamma dinamica” e “Sony” è sempre un connubio meraviglioso, perché in effetti i RAW di questa fotocamera permettono recuperi importanti in fatto di ombre ed alte luci, certo, non al pari di un sensore Full Frame di Sony, ma è una questione logica e tecnica.
Una caratteristica che mi ha particolarmente stupito è quella che Sony definisce come “Face Auto Exposure”, che in sostanza permette all’utente di ottenere un miglioramento in real time nei ritratti. Sony ZV-E10, mentre state inquadrando e fotografando un soggetto, ne riconosce l’occhio (e di conseguenza regola l’AF per gestire ogni tipo di movimento) e poi, una volta premuto il tasto di scatto, provvede ad un immediato miglioramento dell’esposizione sul viso del soggetto con un risultato straordinario. Il paradosso è che non ho mai sentito la necessità di disattivare questa impostazione perché non ha mai sbagliato un colpo.

A livello di intelligenza artificiale è un reale “miracolo” in quanto riesce a fare ciò che normalmente richiederebbe un softbox aggiuntivo puntato direttamente sul volto del soggetto. Capita infatti che, scattando foto all’esterno, in giro, l’esposizione globale della scena sia corretta ma la luce sul volto del soggetto sia un po’ debole. Questo può dipendere da migliaia di fattori, ma è abbastanza un classico, motivo per cui si usa un flash, un riflettore oppure si opta per una post-produzione volta a migliorare la luce sul volto del soggetto (e in questo caso la gamma dinamica fa la differenza sui recuperi). Tutte queste cose sono ovviamente possibili con Sony ZV-E10 ma certamente non necessarie in quanto l’AI svolge un lavoro eccellente, anzi, incredibilmente eccellente, diminuendo sempre di più il divario tra fotocamere e smartphone in termini di possibilità lato software.
Certo, il professionista dirà sempre che sembra un po’ finto e che fatto “a mano” in pre-produzione porta risultati migliori, e ne sono consapevole nonché convinto, tuttavia, per il tipo di target a cui questa fotocamera si rivolge, questa è una delle “killer feature” assolutamente eccezionali.
Certo, anche la funzione “Background Defocus“, che migliora il Bokeh, se la cava egregiamente, ma in questo caso si tratta di qualcosa che, almeno dal mio punto di vista, rimane un po’ più “in sordina” per il semplice motivo che se montate un buon obbiettivo avrete già un ottimo bokeh in camera, senza la necessità di aiuti artificiali.
Per il resto, la sensibilità ISO risulta essere nella media delle fotocamere di questo segmento, senza esagerare con la grana ma nemmeno senza esagerare con la tenuta ad alta sensibilità. Ho provato a fare qualche scatto notturno semplice con buoni risultati, immaginandolo alla stessa maniera in cui lo farebbe un Content Creator.
Sony ZV-E10 recensione: autofocus
L’autofocus è qualcosa di già visto e decisamente non nuovo, ma non leggete queste parole in senso dispregiativo in quanto intendevo semplicemente dire che è qualcosa di già visto sulle fotocamere Sony, quelle di fascia superiore rispetto a ZV-E10.
Sebbene la rapidità di messa a fuoco e la precisione, a volte, non sia la stessa di una Sony Alpha professionale (e grazie al cavolo), l’AF di Sony ZV-E10 risulta essere uno dei migliori nel suo segmento, con tante possibilità, impostazioni, regolazioni e anche la sicurezza di un sistema ormai presente in tanti modelli senza mai aver avuto nessun problema noto o particolarmente stravolgente.
Sono più di 7 anni che conosciamo il Fast Hybrid AF di Sony e, nel corso di questo lasso di tempo, si è migliorato sempre di più fino ad arrivare ad essere accessibile anche all’interno di prodotti dove fino a poco tempo fa non ci si poteva immaginare tali migliorie. Non ho mai avuto problemi di lentezza, imprecisione o simili sia che io stessi riprendendo me stesso o qualcos’altro. Nel caso di questo modello, c’è qualche sofferenza sugli oggetti in rapido movimento nei punti piuttosto scuri, ma è anche assolutamente normale in quanto, vi ricordo, Sony ZV-E10 non è una fotocamera professionale, non è pensata per chi deve lavorare con video e foto a livelli importanti, e va bene così, perché è costruita attorno alle esigenze dei Content Creator.
Gli inglesi e gli americani utilizzano la parola “Tailor-made” per definire qualcosa fatto “su misura” ed effettivamente non mi viene in mente altro modo per definire ogni singola caratteristica, autofocus compreso, per questa fotocamera mirrorless compatta a lenti intercambiabili.
C’è anche da aggiungere che il menù AF non è propriamente lo stesso delle fotocamere Alpha professionali ma è nidificato all’interno della pagina dedicata alle opzioni secondarie per i video, cosa che va bene perchè semplifica, tuttavia, dal mio punto di vista, dato il menù già così complesso, tanto valeva mettere qualche opzione AF in più.
Il punto è proprio questo: ha senso che le opzioni di personalizzazione dell’AF siano poche, ben distribuite e facilitate per il tipo di target che utilizzerà questo prodotto, allo stesso modo però, non ha molto senso che la struttura globale del menù sia così estesa e dispersiva, cioè l’esatto opposto di quella ricerca d’immediatezza necessaria ai Content Creator, soprattutto quelli che viaggiano di continuo.
Sony ZV-E10 recensione: video
In un prodotto come questo, dedicato a vlogger e content creators, non è importante “solo” la qualità video bensì tutto l’insieme che permette ad un utente di creare il proprio video perfetto. Facciamo un esempio standard e “banale”: siete dei vlogger di viaggio, volete riprendere la vostra nuova avventura…che so, in Grecia, mentre fate delle passeggiate nelle varie città importanti. Di cosa avrete bisogno? Sicuramente di un’ottima qualità video, un’ottima stabilizzazione, audio perfetto per poter parlare o far ascoltare agli altri i rumori di fondo di qualche particolare luogo e, ovviamente, la possibilità di fare riprese tutto il giorno a spasso senza tornare in albergo / appartamento con braccia e/o spalle distrutte dal peso eccessivo.
Sony ZV-E10 permetterebbe tutte queste possibilità? La risposta è si.
Indipendentemente dalla qualità video, che in questo caso è molto alta perché effettuata in oversampling, chi acquisterà questo prodotto avrà bisogno di fare riprese stabili con l’audio giusto, e Sony, in questo caso, ha proprio pensato a tutto. Ad onor del vero in realtà, con Sony ZV-E10 il produttore ha pensato ancora a più cose rispetto a Sony ZV-1, che comunque rimane a listino ma è una compatta con lente non intercambiabile.
La prima caratteristica video che mi ha letteralmente “folgorato” (positivamente parlando) in questa Sony ZV-E10 riguarda la stabilizzazione: se avete letto bene fino a qui, ho scritto che non è presente uno stabilizzatore d’immagine in questo prodotto, caratteristica che può far storcere il naso a molti in quanto è un’esigenza fondamentale. La verità è che forse, e ripeto forse, uno stabilizzatore fisico e reale non ci sarebbe nemmeno stato in uno spazio così ristretto, o comunque avrebbe compromesso l’aggiunta di altre funzioni. É presente però la stabilizzazione “Active” , che è attiva di default, effettua un piccolo drop e l’abbiamo conosciuta l’anno scorso, con Sony a7SIII. Nel caso della a7SIII, la funzione Active andava ad aggiungere un “qualcosa in più” ad un’ottima stabilizzazione in camera a 5 assi, pertanto, forse, il risultato finale di questa stabilizzazione software non veniva notato poi così tanto. In questo caso però, dove la parte software è l’unica possibilità, sembra quasi di avere un gimbal esterno che blocca l’immagine e la rende fluida, ed è qualcosa che ha dell’incredibile.
Il risultato finale, sebbene sia croppato in minima parte, è davvero eccezionale. Tutto mi sarei aspettato, tranne che una stabilizzazione così perfetta.
Ovviamente, è giusto specificarlo, le “magagne” arrivano quando si effettua uno zoom, quando si adopera nella parte dello zoom digitale oppure quanto l’ottica è troppo pesante e viene tutto scompensato. Se però sfruttate la stabilizzazione Active per un’esigenza standard, ovvero il vlogging con una focale ampia (quindi 16-18mm) il risultato sarà perfetto e soprattutto oltre le vostre aspettative.
Il tipo di crop effettuato dallo stabilizzatore dipende dalla lente utilizzata, pertanto è variabile, ma i risultati migliori li ho notati con la lente SEL1018, che è anche perfetta per il travel vlogger, data la sua portata d’utilizzo per i paesaggi. Nel momento in cui collegate un obiettivo con lo Steady Shot ottico, la modalità Active della stabilizzazione si disabilita automaticamente per favorire lo stabilizzatore integrato nella lente, il tutto senza che voi muoviate un dito. Certo è che se passate ad una lente OSS potreste, magari, avere qualche scompenso dal punto di vista del peso.
Dato il tempo piuttosto limitato passato in compagnia con questa Sony ZV-E10, l’occasione migliore per provarla, almeno per me, è stato l’evento “Estate Sforzesca” al Castello Sforzesco di Milano, in cui si esibiva una nota scuola di danza del milanese con varie coreografie. Nel corso della serata ho provato a saltellare sul pavé, camminare, spostarmi rapidamente e, soprattutto, effettuare riprese da una grande distanza sfruttando lo zoom digitale. Certo, con lo zoom digitale la qualità si deteriora notevolmente, ma vi permette comunque di portare a casa la ripresa.
Alla fine di tutto, il risultato è stato più che buono e sotto certi punti anche inaspettato, notando anche una buona tenuta ad ISO medio-alti (richiesti data la presenza di luce limitata verso sera).
Potete guardare la parte dedicata a stabilizzazione e zoom nella recensione video ad inizio articolo.
Sony ZV-E10 recensione: galleria fotografica
Sony ZV-E10 recensione: scarica i file RAW
Anche per questa recensione su FotoNerd.it vi sarà possibile scaricare i file RAW delle foto scattate con questa Sony ZV-E10, tuttavia, come è giusto ricordarvi, potreste non essere in grado di leggerli in quanto è necessario aspettare che siano disponibili i profili per i vari programmi come Adobe Lightroom e Phase One Capture One. Io personalmente ho editato i file con Sony Edit, software disponibile gratuitamente per Windows e macOS, ma sicuramente non è la soluzione migliore per la post-produzione (l’ho usato per necessità, dato che le altre app non leggevano i profili di questa fotocamera). Potete scaricare i file RAW cliccando qui oppure sul tasto qui sotto.
Sony ZV-E10 recensione: conclusioni
Questa nuova fotocamera mirrorless ad ottiche intercambiabili con sensore APS-C è una gradita sorpresa nonché una conferma dell’importante lavoro che Sony sta facendo con il nuovo segmento “ZV”, chiaramente dedicato ai content creators, YouTubers, Vloggers e anche a chi fa streaming costantemente. Un esempio interessante di utilizzo infatti può essere anche rivolto verso Twitch in quanto, usando un prodotto come questo come Webcam, la qualità globale può essere molto alta (compatibilmente con i limiti imposti dalla piattaforma).
Insomma, Sony sta creando una “via” molto interessante che sicuramente non riguarda i “super PRO” della fotografia, ma che va a colpire il mercato più in crescita in questo momento, ovvero quello degli utenti che si stanno avvicinando alla fotografia / video oppure a chi si sposta costantemente e deve fare vlog di vario genere.
Sony ZV-E10 verrà venduta ad un prezzo pari a 750,00€ per il solo corpo, oppure a 850,00€ per il kit con ottica SELPS 16-50mm f/3.5-5.6 con Optical SteadyShot. Gli accessori abbinati ed utilizzati per questa recensione sono già disponibili all’acquisto e potete trovarli qui sotto.
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Recensione in breve
ZV-E10
Sony ZV-E10 è una fotocamera dall'ottimo rapporto qualità-prezzo che permette ai content creators e ai vlogger di avere il giusto connubio tra leggerezza, compattezza e grande qualità, sia lato video che lato foto. Si tratta potenzialmente della miglior fotocamera attualmente sul mercato per YouTubers e streamer.
PRO
- Ottima stabilizzazione seppur solo software
- Autofocus tra i migliori sul mercato
- Compattezza incredibile
- Registrazione video illimitata!
CONTRO
- Qualche Lag di troppo
- Il menù è quello vecchio
- Il nuovo tasto delle modalità non è sempre funzionale
Complimenti per la recensione, molto dettagliata e approfondita, un piacere da leggere. Grazie mille per il lavoro
Grazie mille a te, Gabriele!
Grazie per la chiara recenzione è stata molto utile, in quanto sono alla ricerca di una camera per fare video aziendali e pubblicarli su YouTube non troppo costosa
grazie ancora
Grazie a te, Claudio!