Lo spazio è sempre molto affascinante, un luogo inesplorato che non ha confini e che l’uomo cerca di scoprire sempre di più. Grazie alla ISS (International Space Station) l’uomo può vivere per lunghi periodi a gravità zero, guardando la terra da più di 400 chilometri d’altezza. Da oggi è possibile giocare con lo SpaceX Crew Dragon simulator e provare l’ebrezza di un attracco a gravità zero con la ISS.
SpaceX Crew Dragon simulator: come funziona?
Il sogno della maggior parte dei bambini di tutto il mondo è sicuramente quello di fare l’astronauta, un mestiere che ti permette di visitare lo spazio infinito e ti permette di provare sulla tua pelle l’assenza di gravità. Purtroppo gli uomini e le donne che fanno questo lavoro nel mondo sono davvero pochissime, perché non è una cosa adatta a tutti. Il sogno di ogni bambino che vuole diventare un’astronauta, quindi, quasi sempre svanisce. Ma da oggi è possibile sentirsi un po’ astronauti, semplicemente utilizzando il proprio browser. Quindi che siate adulti o bambini, grazie allo SpaceX Crew Dragon simulator, potete provare l’ebrezza di un attracco alla Stazione Spaziale Internazionale.
La NASA per trasferire gli astronauti dalla terra alla ISS utilizza delle speciali navicelle che vengono sparate nello spazio e che attraccano alla Stazione Spaziale Internazionale. Tra non molto, la navicella che trasferirà gli astronauti sarà la Crew Dragon di SpaceX, azienda spaziale di proprietà di Elon Musk. L’azienda ha ben pensato di creare un simulatore per permettere al pubblico di capire la difficoltà che gli astronauti devono affrontare mentre si trovano a più di 400 chilometri d’altezza. Per provare lo SpaceX Crew Dragon simulator non bisogna installare nulla e non bisogna essere in possesso di un pc super potente. Basta recarsi a questo link e si è subito pronti a partire. L’azienda fa sapere che la strumentazione è una riproduzione fedelissima dell’interfaccia reale utilizzata dagli astronauti. Grazie a due joystick è possibile controllare la rotazione della navicella, il rollio, il beccheggio e l’imbarcata. L’obiettivo è quello di riuscire ad attraccare la propria navicella alla ISS con la giusta delicatezza, proprio come succede nella realtà. Si tratta di una mossa di marketing sicuramente molto furba da parte dell’azienda spaziale che comunque permette, anche solo per passatempo, a tutti gli appassionati di pilotare una navicella spaziale.