Dopo avere annunciato i dettagli sulla trama e la data di uscita, finalmente è giunto il momento di parlarvene più approfonditamente! Abbiamo potuto vedere in anteprima l’attesissimo nuovo film targato Disney Strange World – Un Mondo Misterioso e ve ne parliamo oggi con la nostra recensione in anteprima e senza spoiler. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Strange World recensione: introduzione
Una leggendaria famiglia di esploratori. Un nuovo film d’avventura che ricorda il passato per guardare con occhio differente il futuro. Una storia perfetta della durata di un’ora e mezza volta a intrattenere adulti e bambini per passare con piacere il tempo, all’insegna del divertimento e dell’entusiasmo, all’interno di una sala cinematografica.
Così viene presentato il nuovo film Walt Disney Animation Studios: Strange World – Un Mondo Misterioso in arrivo nelle sale di tutta Italia e nel mondo a partire dal 23 novembre 2022. Ispirata alle classiche storie d’avventura, come dichiarato dal regista Don Hall, la pellicola promette intrattenimento e riflessione, come da sempre la nota casa di produzione ci ha abituato.
Sarà all’altezza delle aspettative?
Strange World recensione: la trama
Una storia originale dai tratti avventurosi e comedy: Strange World – Un Mondo Misterioso racconta la vicenda della famiglia Clade legando tra loro tre generazioni. Noti per essere degli esploratori, i protagonisti dovranno superare le naturali e ovvie differenze che li contraddistinguono nel singolo.
Stavolta, però, ben lontani da casa: sarà proprio un mondo misterioso e ostile a ospitarli nel suo singolare focolare. La famiglia, infatti, intraprenderà un lungo e intenso viaggio, affiancata dal bizzarro equipaggio composto da un cane a tre zampe e un blob piccolo e dispettoso, alla volta di questa terra sconosciuta.
Come si evolverà la loro storia? Riusciranno nei loro intenti?
Strange World recensione: l’inizio dell’avventura
Il sessantunesimo classico Disney, Strange World – Un Mondo Misterioso, permette in breve al pubblico di inquadrare la storia che andrà a raccontare. La presentazione dei personaggi risulta subito chiara e lampante, nonché la visione del mondo in cui tutto è ambientato. Ciò che affascina di quest’ultimo aspetto è la mescolanza tra passato e futuro.
Da un lato possiamo divertirci a esplorare un progresso tecnologico che ha migliorato la qualità della vita. Dall’altro notiamo un aspetto rurale che invita a vivere in modo più semplice, godendo dei frutti della terra, della condivisione e della gioia del focolare famigliare. Così, ci viene dato il benvenuto ad Avalonia, un luogo colorato e dettagliato che potremmo associare a una città esplorabile in un videogioco d’avventura. Un luogo che vede la diversità in modo positivo, sotto ogni aspetto che possa venire in mente.
Avventura è proprio la parola chiave, specie quando si tratta dei Clade: con un’atmosfera che richiama Indiana Jones (anche grazie al font stesso del titolo) respiriamo a pieni polmoni il brivido dell’esplorazione attraverso l’entusiasmo di Jeager, il capostipite pronto a lasciare tutto per lanciarsi verso l’ignoto. Proprio tutto, perfino la stessa famiglia.
Lo spirito d’esplorazione che gli fa ribollire il sangue non è condiviso dal figlio Searcher, che di fronte alla scoperta del Pando e alla possibilità di stanziarsi decide di mettere un fermo e vedere il padre allontanarsi verso l’orizzonte. Dimenticare non è semplice, ma la vita è andata avanti al fianco della moglie Meridian e del figlio adolescente Ethan.
Quando il benessere del paese per cui ha contribuito al progresso è messo a repentaglio, Searcher è costretto a partire, ignaro del luogo di destinazione e del fatto che ben presto il viaggio si trasformerà in un’avventura di famiglia. Ancora una volta, i componenti della squadra sono facilmente intuibili.
Strange World recensione: il mondo misterioso
Ma che cos’è, quindi, lo Strange World? Il mondo misterioso in cui i Clade approdano è ancora più variopinto e colorato della loro amata Avalonia. Quella che è stata la casa di Jeager dal momento della separazione viene presentata attraverso colori sgargianti, vegetazione imprevedibile e fauna a lei conforme.
Siamo abituati a una realtà spigolosa, composta da figure geometriche sempre più complesse. Questo ambiente, invece, ha continue linee cuneiformi che si adattano allo spazio che le circonda: sembra quasi di poter scivolare da una superficie all’altra, fino a entrare in contatto con esseri accoglienti o minacciosi a seconda.
Proprio come capita a Ethan e al blorb blu che diventerà un inseparabile e simpatico compagno. Nonostante la natura potenzialmente minacciosa di un nuovo mondo, i colori caldi e accesi mettono subito a proprio agio il pubblico. Riusciranno i personaggi a risolvere presto la missione e tornare a casa?
Strange World recensione: punti di forza
Come sottolineato all’inizio, i film Walt Disney Pictures ci hanno da sempre abituato a trame in grado di abbracciare con facilità bambini e adulti, riuscendo con successo in una narrazione stratificata e godibile a qualsiasi età. Se torniamo indietro con la mente ci ricorderemo di sicuro le sensazioni di speranza, commozione e benevolenza che diversi dei capolavori prodotti sono stati in grado di suscitare senza dimenticarsi dell’intrattenimento più infantile ma assolutamente dovuto e necessario. La percezione sempre più forte negli ultimi anni, però, porta a cogliere la perdita di una buona parte di quella magia inconfondibile che ha sempre caratterizzato questi classici.
Tematiche importanti come i legami famigliari vengono sì portate a schermo ma, pur intuendone le intenzioni, non in modo così efficace e indimenticabile come in passato. Nella vita è difficile accettare sé stessi ed è ancora più difficile staccarsi dalle aspettative che gli altri hanno, specie quando ci va di mezzo e rimane coinvolta la proprio la famiglia. Lo vediamo con Jeager, che desidererebbe una maggiore somiglianza con Searcher e non riesce ad accettare fino in fondo la sua mancanza di spirito d’esplorazione. Lo vediamo con Ethan, che oltre a esplorare in modo sano la propria omosessualità, si avvicina all’avventura con fare curioso e per questo teme il giudizio del padre.
Strange World – Un Mondo Misterioso invita alla comunicazione, perché solo così si può chiarire il rispettivo punto di vista ed empatizzare con quello degli altri. Per questo motivo, nonostante tutto, è apprezzabile la mancanza di un reale nemico nella pellicola, perché il conflitto interiore che i personaggi devono affrontare e superare basta e avanza.
Strange World recensione: punti di debolezza
Tale aspetto è già stato portato su schermo da Disney e Pixar nell’arco di un anno con Encanto e Red e che qui viene riproposto con una trama di fondo diversa ma che porta a delle intuibili (e simili, per certi versi) conclusioni, per di più con una mancanza di smalto. Strange World si sofferma a mostrare il più piccolo dettaglio del suo mondo, dimenticandosi però di approfondire in modo originale le tematiche nobili che vuole portare su schermo. Anche i temi più esplorati hanno ancora molto da raccontare e ciò che li contraddistingue è proprio il modo con cui questi vengono narrati.
Purtroppo, ed è un peccato, questa pellicola risulta troppo lineare sotto ogni punto di vista, mancando di far battere il cuore come spesso in passato Disney ha saputo fare. E no, nemmeno il personaggio appartenente alla comunità LGBT risolleva le sorti di Strange World – Un Mondo Misterioso, risultando, semplicemente, sì un film carino ma tanto lontano da quelli meno recenti e di certo più memorabili.
Strange World recensione: il cast e la produzione
Il film Strange World – Un Mondo Misterioso è diretto da Don Hall (Big Hero 6, Raya e l’Ultimo Drago), scritto da Qui Nguyen (Big Hero 6, Raya e l’Ultimo Drago) e prodotto da Roy Conli (Big Hero 6, Rapunzel – L’intreccio della torre). La musiche, invece, sono di Henry Jackman. La pellicola, inoltre è una produzione di Walt Disney Pictures e Walt Disney Studios Motion Pictures, che si occupa anche della distribuzione.
Il cast di voci del nuovo film d’animazione include colossi del panorama cinematografico come Jake Gyllenhaal, nei panni di Searcher Clade, Dennis Quaid, come suo padre Jeager, Jaboukie Young-White, nelle vesti del figlio sedicenne Ethan, Gabrielle Union, nel ruolo di Meridian Clade, e Lucy Liu, nei panni della coraggiosa leader di Avalonia Callisto Mal. Nel cast di doppiaggio italiano, invece, troviamo, tra gli altri, Marco Bocci, Francesco Pannofino, Lorenzo Crisci e Lucy Campeti.
Strange World recensione: conclusione
Quindi, Strange World – Un Mondo Misterioso, è giusto sottolinearlo, non è un brutto film. Porta con facilità a compimento il suo dovere senza annoiare e intrattenendo con interesse e divertimento. Ormai, però, penso che sia concesso avere un minimo di aspettative e pretese, quando si tratta di un film Disney. Risultare solo “carino”, alla fine di tutto, potrebbe essere quasi l’equivalente di “deludente”, specie considerando i veri capolavori che è riuscita a sfornare la casa di produzione anche in tempi più recenti.
Ci auguriamo, comunque, che possiate uscire soddisfatti dalla sala del vostro cinema di fiducia e con un parere più caldo ed esaltante di quanto siamo riusciti a fare noi. In tal caso, vi aspettiamo nei commenti.
Siete fan della Disney? Andrete a vedere questo nuovo film al cinema? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
Strange World - Un Mondo Misterioso
Strange World - Un Mondo Misterioso porta su schermo un'avventura alla Indiana Jones, esplorando i conflitti tra le tre generazioni che compongono la famiglia Clade. Nonostante il divertimento e gli elementi d'inclusività, la trama nel complesso risulta troppo lineare e le tematiche non abbastanza approfondite. Un film che sa intrattenere ma che non colpisce davvero nel segno quando ci sono in gioco i sentimenti. Un aspetto accettabile in altre circostanze, ma non quando si tratta di un nuovo classico Disney.
PRO
- Un mondo a cavallo tra passato e futuro
- Ambienti colorati e accesi
- Musiche piacevoli e nel giusto mood
- Inclusività e tematiche importanti
CONTRO
- Trama non tanto originale
- Tematiche affrontate superficialmente
- Buone le intenzioni, ma scarso lo sviluppo