Lo so, lo so. Ormai tutti hanno parlato in tutte le salse e colori di Super Mario Bros, il film animato super combo di Nintendo e Illumination. Ma permettetemi di condurvi in un nuovo viaggio, fatto di analisi e teorie complottiste, di una nerd sfegatata. Andiamo a vedere nel dettaglio, avvisandovi che l’articolo può contenere qualche spoiler del film.
Super Mario Bros film: premesse
Dunque, prima di parlare dell’analisi in sé, va fatta qualche considerazione sul progetto esorbitante che Nintendo e Illumination hanno lanciato lo scorso 5 aprile, dopo ben 30 anni di lontananza dai grandi schermi del marchio nipponico.
Ebbene, il nuovo film sui nostri idraulici italo-americani preferiti, i Super Mario Bros., è il coronamento perfetto dell’epoca passata, nonché periodo di nascita ed esplosione globale del gioco. L’opera passa il testimone all’era moderna, in cui è iniziata a presentarsi, in modo sempre più pedante, la necessità di un cambio generazionale di appassionati.
Infatti la pellicola, sotto questa unica prospettiva, è il prodotto fan service per eccellenza. Sviolina la nostalgia del brand videoludico per vecchi giocatori, pur strizzando l’occhio al nuovo pubblico in formazione, cinematografico e non, con nuovi aspetti, dettagli e coloriture di background.
Il film è infarcito di easter eggs in ogni angolo dell’inquadratura e pieno di continue citazioni dei giochi della storia Nintendo come il primo cabinato di Donkey Kong, il Super Mario 64, il classico Platform pixellato che tutti abbiamo imparato ad amare. Inoltre, è guarnito qui e lì di piccole comparse dei personaggi della schiera di Super Mario Bros., uno degli elementi che rende il film uno stravolgente lavoro di computer grafica animata.
Chiara, splendente, tirata a lucido fino alla più piccola minuzia, che conquista l’attenzione anche dell’osservatore meno esperto. La pellicola è carica di colori freschi e sgargianti, super accesi, che accompagnano alla perfezione i volumi tondeggianti della scenografia fantastica, differente per ogni singolo mondo, altresì bizzarro ma coerente l’un con l’altro.
Super Mario Bros. vuole essere, per il pubblico di ogni genere e categoria, un film senza troppe pretese, dalla guida lineare, che va a riprodurre la stessa scaletta ripetuta dal punto A al punto B del livello di gioco.
Alla prima azione corrisponde subito una reazione uguale o contraria, che però, nostro mal grado, non va a scavare nel profondo le radici della trama, marginale per i vari characters al di fuori di quelli principali.
Difatti potremmo quasi dire che il film è una sorta di prequel, molto abbozzato e informe, dei futuri eroi della storia, i Super Mario Bros., al momento però relegati a semplici ruoli di “aspiranti eroi”.
Super Mario Bros film: analisi del viaggio dell’eroe
Nel film Super Mario Bros. i nostri due protagonisti Mario (Chris Pratt) e Luigi (Charlie Day), proprio come nei principali schemi narrativi odierni, sono due ragazzi desiderosi di mettersi in gioco, di avere successo nella vita e nel lavoro, in quello che è il loro piccolo e “italianissimo” mondo di Brooklyn.
Vengono derisi da tutti, anche dalla loro stessa famiglia (che si vede ufficialmente per la prima volta sugli schermi), poiché non conformi ai soliti canoni stereotipati dell’italo-americano. I due fratelli dalla salopette blu si ritrovano tra capo e collo in una vera e propria avventura mai affrontata fino a ora, risucchiati in un nuovo mondo di stranezze e bellezze nascoste.
Purtroppo il destino li conduce in due direzioni diverse, ed è proprio qui che inizia il viaggio dell’eroe, anzi dell’aspirante eroe. Difatti Mario è tutto fuorché preparato ad affrontare quel mondo, così estraneo ed eccentrico, all’esatto opposto della squadrata periferia di New York. Ma è costretto ad affrontarlo a testa alta per salvare non più, come nel videogioco, la principessa, ma il suo stesso fratello Luigi.
Proprio qui, in Super Mario Bros., si sovvertono le regole della storia, in quanto il film propone un interessante cambio di tendenza: lo scambio di ruoli tra la Principessa Peach (Anya Taylor-Joy) e Luigi.
La prima, contrariamente a come i videogiocatori si erano abituati a guardarla, indifesa e fragile, la vediamo nella pellicola come una figura ben caratterizzata: schietta, forte, estremamente preparata a ogni situazione e combattimento. Risoluta davanti al popolo di Toad nel salvare il regno, Peach si comporta nei confronti di Mario come una guida, saggia e paziente, che lo prende sotto la sua ala protettiva e lo prepara come campione verso la prossima sfida.
Per la prima volta, Mario non fa parte del duo Super Mario Bros., ma al contrario si ritrova da solo, come il vero eroe della narrazione, davanti alle sue paure, ai suoi timori.
Viene però accompagnato, confortato e infine incoraggiato dai suoi nuovi alleati e amici, come l’eroe prescritto di una favola che deve ancora prendere piena coscienza di sé. Alcuni fuori dagli schemi, altri di primo acchito opposti ma poi, nel profondo, accomunati dallo stesso vissuto, i compagni di Mario lo spingono verso la vetta, il confronto finale con il nemico.
Come ogni classica storia del viaggio dell’eroe, la risoluzione della vicenda si conclude grazie sì al pieno spirito di squadra dei nuovi amici acquisiti, ma soprattutto grazie al ricongiungimento e il sostegno reciproco dei due fratelli.
Super Mario Bros film: teorie
Già dai primi giorni di uscita nelle sale, il film Super Mario Bros. ha suscitato forte clamore tra il pubblico. Ha riscosso non solo enorme entusiasmo in sé, ma anche per eventuali sequel in programmazione, inseriti in quello che è stato definito il possibile Smash-verse.
Difatti, come si è visto durante la visione e facendo riferimento alla seconda scena nascosta dopo titoli di coda, Nintendo e Illumination hanno annunciato l’arrivo del draghetto verde più dolce del regno dei funghi: Yoshi.
Probabilmente ritrovato sull’isola di Yoshi, come si vede sullo sfondo di una sequenza, e affiancato come impavido destriero del nostro idraulico duo, il piccolo draghetto avrà nella prossima storia sicuramente un ruolo fondamentale, in quanto veicolatore per i nuovi ambienti e valvola di apertura a nuovi power-up.
Oltre a questa, sono imperversate nel web altre eclatanti teorie dei fan sulla possibile presentazione dei personaggi mancanti della saga. Primi tra tutti, i futuri scagnozzi di Bowser (nel film interpretato da Jack Black), creati a sua immagine e somiglianza per sconfiggere Mario. Poi ci sarebbero Daisy e Rosalinda delle ultime versioni di gioco, visto lo sfavillotto ingabbiato nelle segrete di Bowser, fino ad arrivare ai villains più amati e reclamati dal pubblico: Wario e Waluigi.
I due, nei decenni passati di uscita del gioco, sono stati “imparentati” con i nostri protagonisti: prima entrambi come zii e poi introducendo Wario come loro cugino. Questo a fronte di molte fonti non ufficiali del fandom mai smentite da Nintendo.
Seguendo tale teoria, effettivamente, si può vedere nel film di Super Mario Bros. una certa somiglianza tra alcuni membri della famiglia Mario.
In primo luogo alcuni zii, caratterizzati in modo caricaturale da canottiere bianche, catenine d’oro e una fastidiosa risata denigratoria. In secondo luogo, troviamo l’ipotesi di un loro cugino, invidioso del successo che hanno riscosso, al punto da logorarsi e trasformarsi nel personaggio sbruffone che tutti conosciamo.
Super Mario Bros film: conclusioni
Insomma, come si può dedurre da queste lunghe analisi narrative e teorie, Super Mario Bros. è il film bomba della Nintendo che ha infiammato non solo il box office delle sale cinematografiche, ma anche i cuori degli spettatori, vecchi o nuovi che siano.
Con questo capolavoro, la casa videoludica nipponica ha rinnovato il profondo amore dei fan, rilanciando il suo campione, la sua stella più luminosa nel nuovo universo cinematografico.
Sicuramente negli anni sentiremo sempre più spesso il nome del brand Super Mario Bros., con i sequel e spin-off dei personaggi più amati. Ciò comporterà una rivoluzione sostanziale dell’intrattenimento, da come lo conosciamo a qualcosa di nuovo e mai visto prima.
Concordate con l’analisi di Super Mario Bros., inteso come il viaggio dell’eroe della narrazione classica? Siete d’accordo con le teorie del fandom sulla futura programmazione e presentazione dello Smash-verse? Fatemelo sapere in un commento qui sotto!