Sylvester Stallone non tornerà in Creed 3. Ad affermarlo è l’attore stesso, la cui carriera è stata lanciata proprio dal personaggio di Rocky. Il franchise continuerà quindi senza il suo storico autore. Ecco i dettagli.
Sylvester Stallone Creed 3: addio a Rocky Balboa
Sylvester Stallone conferma quello che già molti sospettavano: l’attore non tornerà a interpretare Rocky Balboa, l’iconico pugile di Philadelphia che ha lanciato la sua carriera. La notizia arriva quasi di soppiatto dallo stesso Stallone che, rispondendo ad un commento su Instagram relativo ad un video che lo vedeva impegnato a completare una director’s cut di Rocky IV, ha dichiarato che il franchise di Creed continuerà senza di lui. Parole che mettono la parola fine al viaggio di un personaggio che ha accompagnato gli spettatori di tutto il mondo per oltre quarant’anni.
Rocky nasce infatti nel 1976 dalla penna di Stallone stesso (la leggenda vuole che abbia scritto la sceneggiatura in una sola notte, sorseggiando caffè), che con il suo film riuscì a portarsi a casa tre Oscar: miglior film, miglior regia e miglior montaggio. La realizzazione della pellicola però fu tutt’altro che semplice, e Stallone dovette lottare duramente contro la produzione per assicurarsi il ruolo, che voleva invece affidarlo a qualche attore più noto (tra cui Robert Redford). La storia diede comunque ragione all’attore italoamericano: Rocky non fu solamente un successo, ma divenne un punto di riferimento per milioni di spettatori e un simbolo di rivalsa e determinazione in tutto il mondo. Sylvester Stallone non si è mai stancato di questo ruolo, tanto da averlo interpretato per altri sette film, aggiudicandosi la nomination come miglior attore ben due volte.
Sylvester Stallone Creed 3: il futuro del franchise
Ma anche quando la storia dello “stallone italiano” sembrava ormai finita (Rocky Balboa del 2006 voleva chiaramente essere un capitolo conclusivo), il regista Ryan Coogler (Black Panther) si fece avanti con una nuova proposta. Creed (2015) è la storia di Adonis, figlio di Apollo Creed, lo storico rivale diventato poi amico e mentore di Rocky, morto sul ring durante un incontro con il feroce Ivan Drago. Il giovane Adonis, interpretato da Michael B. Jordan (che potremo vedere presto in una nuovo film, Tom Clancy, su Amazon, per informazioni ecco il nostro articolo Tom Clancy Senza Rimorso Prime Video) sceglie di intraprendere la strada del padre e di farsi un nome nel mondo della boxe. Ad accompagnarlo in questo viaggio c’è proprio Rocky, ormai solo e invecchiato, ma ancora dotato di grande saggezza e forza d’animo. Contro ogni aspettativa, Creed fu un grande successo e riportò in auge il franchise di Rocky Balboa ancora una volta. Anche il sequel, Creed II, dove Adonis si scontra sul ring con il figlio di Ivan Drago, riscontrò il successo di critica e pubblico. I fan poi furono molto felici di sapere che il terzo capitolo di questa nuova saga, Creed III, sarebbe stato diretto da Michael B. Jordan, seguendo le orme di Sylvester Stallone Stesso, che aveva assunto anche il ruolo di regista in quattro film della saga.
Ma la storia del pugile era destinata a concludersi prima o poi, e questa volta sembra proprio che sia arrivato il momento di suonare la campana per l’ultima volta. “Il film si farà”, afferma Stallone in riferimento a Creed III, “ma io non ci sarò”. Poche parole, ma chiare, che potrebbero causare sconforto in alcun fan della saga. Va detto però che il personaggio di Rocky è sempre stato trattato con molta cura da parte di Stallone (che sta comunque lavorando a una serie prequel, come vi abbiamo raccontato nel nostro articolo Sylvester Stallone serie prequel Rocky): se anche lui crede che sia arrivato il momento di mettere la parola fine alla storia dello pugile, possiamo essere certi che la decisione sia stata presa con serenità. Sarà anche una prova decisiva per l’Adonis di Michael B. Jordan, che ora ha una grande occasione per dimostrare al mondo di poter portare il franchise sulle proprie spalle. Come ci ha insegnato Rocky, bisogna combattere fino alla fine, e in questo Adonis ha avuto sicuramente il maestro migliore.