Tenet recensione, il nuovo film di Christopher Nolan è finalmente nelle sale. L’ho visto e trovo sia veramente difficile parlarne, ma ci proverò con tutto me stesso, evitando accuratamente ogni spoiler, quindi leggete tranquillamente perché non vi rovinerò niente. Prima di cominciare, devo dire che la sala dove sono andato, sempre rispettando tutte le misure anti-CoVid, era discretamente piena, al contrario di Onward dove eravamo solo in 7. Il che significa che c’è voglia di andare al cinema, ma anche che c’è voglia di vedere bei film spettacolari e sotto questo punto di vista, Tenet non delude di certo.
Non che deluda sotto altri punti di vista, però Tenet non è di certo un film facile da seguire. Come non deve essere facile essere nel capoccione di Christopher Nolan che ha scritto e diretto questo film e, dopo averlo visto, la domande che mi sorge spontanea è: “Come cazzo ha fatto?!”
Tenet recensione: le basi
Per parlare di Tenet bisogna conoscere un minimo le basi del cinema di Christopher Nolan, perché questo film ha dentro tutto quello che il regista ha inserito nei suoi film precedenti. Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di andare a leggere il vademecum che ho scritto settimana scorsa, lungo, ma esaustivo.
In ogni caso, in Tenet troviamo il Tempo, la scienza, l’uomo che cerca disperatamente il controllo, sfruttando la metafisica, ma deve affrontare una minaccia senza faccia. Una presenza costante, incombente, ma intangibile che potrebbe nascondersi tra le pieghe del futuro.
Tenet è una parola latina palindroma al centro del Quadrato del Sator, un quadrato magico con altre quattro parole palindrome, Sator, Arepo, Tenet, Opera, Rotas, che può essere letto da sinistra verso destra, destra verso sinistra, alto verso il basso e basso verso l’alto. Non sto a spiegarvi cosa significa perché sono decenni che gli scienziati si spaccano la testa per capirne il significato. La mia ipotesi è che sia la prima, grande supercazzola ordita dagli antichi romani.
E Tenet, che in latino significa “tiene, regge, guida” non è un film palindromo, ma tutte le situazioni al suo interno lo sono. Il Tempo, tanto adorato da Christopher Nolan, questa volta è più protagonista che mai e si ruba la scena con gli attori, John Davis Washington, figlio di Denzel Washington, Robert Pattinson, figlio della saga di Twilight, Kenneth Branagh, figlio di Sheakespeare, ed Elizabeth Debiki, con i suoi 4 metri e 80 di altezza. Il Tempo in Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, viaggia in due direzioni diverse: avanti e indietro; quando viene effettuata l’inversione, le due direzioni coesistono nel medesimo istante, intrecciate, come due realtà parallele che viaggiano su binari affiancati, influenzandosi l’un l’altra, costruendo un moto temporale estraneo alla nostra concezione di cioè che è passato, presente e futuro.
Ti potrebbe interessare anche:
La filmografia di Christopher Nolan, film per film
In vista dell'uscita di Tenet al cinema, uno dei film più attesi dell'anno, analizziamo l'intera filmografia di Christopher Nolan
Leggi di piùSe non avete capito bene cosa intendo dire, allora siamo nelle stesse condizioni, perché Tenet è un film che pretende, con tutte le sue forze, di essere visto più volte per essere compreso a pieno. Vedere Tenet è come vedere il Tempo che si srotola davanti a noi, ma non va esattamente dove pensiamo che vada e ci troviamo a inseguirlo con lo sguardo, focalizzandoci su un punto per non perdere l’orientamento, ma perdendo, di conseguenza, l’immagine di insieme.
Tenet recensione: la realizzazione
Per tutto il film, come dicevo all’inizio, la domanda su come sia stato realizzato è più che lecita, perché Tenet non è solo difficile da concepire e scrivere, ma anche da realizzare. Christopher Nolan ha dichiarato che Tenet è stato il film più difficile da montare in assoluto e ha dovuto far girare alcune scene due volte agli attori, una in cui si muovevano normalmente, una in cui facevano gli stessi movimenti al contrario.
Questo è sinonimo di una pianificazione del film maniacale, quasi fotogramma per fotogramma, e il risultato è spettacolare, dall’inizio alla fine. Sia la lunga scena iniziale che il suo contraltare finale, sono davvero spettacolari e mozzafiato. Si viene subito proiettati dentro l’azione con la musica incalzante, in crescendo, sfruttando magistralmente la Scala Shepard, per far montare quella giusta adrenalina. Chapeau a Ludwig Göransson per le musiche.
Gli effetti speciali fisici con quelli al computer si uniscono in una sinfonia perfetta, rendendo le scene in cui il Tempo normale e quello invertito si incrociano realistiche e allo stesso tempo surreali e, quando si rivede la stessa dall’altra angolazione, si capisce quanto Christopher Nolan abbia ben saldo in mano non solo il film, ma proprio la sua idea di cinema, che deve coniugare lo spettacolo visivo puro al contenuto. Un incontro perfetto che solo un pragmatico visionario poteva realizzare.
La cosa migliore sarebbe vederlo in un cinema IMAX o in uno che proietta Tenet in 70mm. Vederlo su uno schermo piccolo, o peggio in televisione, è quasi un peccato, perché non viene restituita tutta la potenza visiva del film.
Tenet recensione: le nostre conclusioni
Su Tenet, il nuovo film di Christopher Nolan, ci sarebbe da dire molto di più, ma per evitare spoiler non lo faccio. Mi accontenterò di parlarne con gli amici, davanti a una birra, discutendo delle scene e delle teorie di cui è intriso. Peccato che non ho amici.
Tenet è un film che, comprensibile o meno, chiaro o meno, “rimane un po’ addosso” all’uscita del cinema. Le immagini sono così realistiche e nitide, da pensare di poterle vedere nella realtà. È difficile da spiegare una cosa del genere, ma vi assicuro che è un complimento.
Di sicuro è un film che merita più visioni per riuscire a sviscerarlo. È come un puzzle: la sua struttura si ripiega su se stessa, ripete le scene da due punti di vista diversi che non sono dei personaggi, ma del Tempo che scorre nelle due direzioni. Vedere Tenet è come vedere un maestro che fa un origami: si parte da un foglio bianco tradizionale e si arriva a una figura tridimensionale completamente diversa, che sembra replicare qualcosa che si conosce, ma non ha esattamente quella forma e il nostro cervello deve lavorare di fantasia per riconoscerla.
Tenet è tutto questo: è bello da vedere e da sentire, è spiazzante, non permette di spegnere il cervello durante la visione, non concede distrazioni e pretende un ragionamento continuo da parte dello spettatore.
Tenet è il mondo di Christopher Nolan all’ennesima potenza: ci vuole un po’ per entrare, ma quando lo si fa poi lo spettacolo è assicurato.
Tenet recensione: il trailer del film
Qualora non abbiate ancora visto il trailer ufficiale del film, potete farlo direttamente da qui per stuzzicare ancora di più la vostra curiosità o convincervi definitivamente di andare al cinema (qualora la nostra Tenet recensione non fosse stata ancora sufficiente).
Recensione in breve
Tenet
Tenet, il nuovo film di Chistopher Nolan è una gioia per gli occhi e per le orecchie. Un po' memo per il cervello che deve fare uno sforzo in più per riuscire a stare dietro alle invenzioni di Nolan che, in questo film, porta ai massimi livelli le basi del suo cinema. Potrebbe essere un film che non tutti apprezzano, ma che andrebbe visto, possibilmente in un cinema dotato di uno schermo e un impianto audio e video all'avanguardia.
PRO
- Regia, fotografia e colonna sonora
- Effetti speciali
- Idea e realizzazione
CONTRO
- Difficile da seguire
- Troppo spettacolare per i cinema "normali"
[…] cinema a esclusivamente quella delle piattaforme di streaming. Non oso immaginare quanto film come Tenet o altri potrebbero perdere se non visti in un contesto adeguato, e un futuro del genere mi […]