Subito dopo Beautiful ed Il Segreto, la telenovela più seguita al mondo riguarda Canon ed il comportamento delle nuove EOS R5 ed EOS R6 e del loro fantomatico surriscaldamento in determinate condizioni test (la casa giapponese ha dovuto perfino emettere un comunicato ufficiale per rispondere alle voci di un ritardo delle spedizioni di EOS R5). Al netto delle battute, è d’obbligo stemperare un po gli animi vista la miriade di articoli pubblicati in rete su presunti, e ripetiamo presunti, problemi di temperature che affliggono le due nuove nate del colosso nipponico. Vediamo i comportamenti avuti in questo test e quali sono le prime conclusioni da trarre.
Test surriscaldamento Canon EOS R5 ed EOS R6: i risultati delle prove
Cominciamo col dire che, per chi non lo sapesse (in questo caso non sappiamo davvero se vivete sulla terra o su Namec), le due nuove mirrorless parrebbero avere problemi di surriscaldamento quando si girano video in determinate risoluzioni e condizioni. Nei test comparsi in rete, comunque, i vari modelli di EOS R5 e di EOS R6 provati sembrano in grado di funzionare come dichiarato da Canon al lancio. Tuttavia, è vero che le fotocamere sono soggette a forte surriscaldamento se si girano video per periodi prolungati e se non si dispone di un kit apposito per il raffreddamento (come ad esempio potrebbe essere questa soluzione proposta da Tilta), pertanto i tempi di attesa potrebbero essere molto lunghi.
Anche se si utilizza la modalità pensata per limitare l’accumulo di temperatura pre-registrazione, l’orologio interno della camera funziona essenzialmente solo dal momento in cui si accende la fotocamera: quindi, tale modalità, non è un qualcosa che è sempre attivo. È banale dirvi che la registrazione video è l’attività più energivora per il processore, ma dai test è risultato che qualsiasi uso della fotocamera tenderà a farla riscaldare.
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Leggi di piùDi conseguenza, qualsiasi tempo impiegato per impostare uno scatto, impostare il bilanciamento del bianco, impostare la messa a fuoco o attendere l’attimo perfetto per girare video (o scattare fotografie) ridurrà i tempi di registrazione disponibili. Ciò non solo rende EOS R5 ed EOS R6 una scelta inadeguata per molte riprese video professionali, ma significa anche che non è possibile affidarsi a queste fotocamere quando si riprendono video in determinate eventi (qualcuno ha detto matrimoni?), una situazione per cui chiaramente le due neonate sono state progettate e pensate. La buona notizia è, però, che le stime prodotte dalla fotocamera sembrano essere molto conservative e veritiere: ogni volta che la fotocamera indicava che avrebbe registrato al massimo X minuti di riprese, effettivamente lo ha fatto senza nessun problema.
- Registrate a 30fps per la maggior parte delle riprese;
- È utile registrare in 8K o in 4K HQ in oversampling per realizzare B-Roll;
- Le due modalità più energivore sono quella in 4K a 120 fps e quella in 8K: riducono i tempi di ripresa più rapidamente di tutte le altre modalità;
- Fate molta attenzione alle impostazioni che utilizzate e all’uso cumulativo (compresi gli scatti di foto);
- Siate consapevoli della necessità di prolungati periodi di raffreddamento tra diverse registrazioni in determinate condizioni atmosferiche.
Test surriscaldamento Canon EOS R5 ed EOS R6: conclusioni
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