La seconda stagione di The Boys uscirà il 4 settembre, ma ho avuto il piacere di vedere i primi 3 episodi in anteprima e oggi ve ne parlo, ovviamente senza spoiler. Alla sua uscita, la prima stagione di The Boys è subito schizzata tra le mie prime 3 serie preferite, senza colpo ferire, senza rimpianti e senza rimorsi. Stavo giusto schiumando dalla voglia di vedere la seconda stagione di The Boys, quando ho avuto la possibilità di vedere i primi tre episodi in anteprima e ora sto schiumando dalla voglia di parlarvene, anche perché Amazon ci crede molto, dal momento che ha già annunciato una terza stagione per l’anno prossimo.
The Boys 2 anteprima: dove eravamo rimasti
Questa parte contiene spoiler sulla prima stagione di The Boys, quindi se non l’avete vista, correte a vederla e io vi aspetto qui, tutti gli altri mi seguano.
The Boys è una serie Amazon Original ideata da Eric Kripke e tratta da una graphic novel scritta da Gath Ennis e disegnata da Darick Robinson. In The Boys, i Supereroi esistono e ogni città americana ne ha uno. I loro franchise, tra film, pubblicità e merchandise vario, valgono milioni di dollari. Ovviamente dove ci sono soldi c’è anche una corporate multinazionale che gestisce il tutto e fa girare il fumo, distribuendo i Super per le città statunitensi, dietro un adeguato compenso, la Vought American. Tra le altre cose, visto lo strepitoso successo dei Super, la Vought sceglie i migliori per formare una super squadra per il bene del popolo americano: i 7.
I 7 sono formati da Translucent (Alex Assell), Abisso (The Deep in originale, Chase Crawford), A-Train (Jessie T. Usher), Black Noir (Nathan Mitchell), la nuova arrivata Starlight (Erin Moriarty, che non c’entra niente col nemico di Sherlock Holmes), Queen Maeve (Dominique McElligott) e Patriota (Homelander, Anthony Starr).
I Super in generale e i 7 in particolare fanno un po’ quel cazzo che gli pare, per esempio se commettono molestie o un omicidio, sono puniti con un severo rimprovero e devono addirittura chiedere scusa in Tv, promettendo che non lo faranno più, mentre parenti e congiunti delle vittime vengono risarciti con cifre tutto sommato ridicole, visto la montagna di soldi che i Super fanno girare.
Tutto molto triste, vero? Meno male che viviamo in un mondo perfetto senza Super e ci sono capitati solo calciatori, attori, registi, produttori, finanzieri, politici ecc… Vi rendete conto della fortuna che abbiamo? Che i VIPS, anche se non hanno poteri, trasformano il Covid in prostatite.
Un bel giorno, A-Train, l’uomo più veloce del mondo, per sbaglio passa attraverso Robin, vaporizzandola. Letteralmente. Hughie Campbell (Jack Quaid), il ragazzo di Robin che la teneva per mano durante l’incidente, rimane con le mani in mano. Letteralmente. Da quel momento Hughie entra in una spirale di delirio assoluto: viene ingaggiato da Bill Butcher (Karl Urban) e inserito suo malgrado nei Boys, una squadra di ex agenti della C.I.A. che danno la caccia ai Super per smascherare il lercio che nascondono dietro i loro sorrisi rassicuranti e i corpi scolpiti dagli dei e dai costumisti della Vought.
Viene fuori che la Vought ha creato il Composto V (Compound V) un siero che, iniettato nei bambini, li rende dei super, donando loro dei poteri a caso. La Vought, come ogni multinazionale che si rispetti, è marcia fino al midollo, vuole far entrare a ogni costo i Super nell’esercito, visto che è lì che girano i trilioni di dollari. E i Super non sono da meno, a cominciare da Patriota, il più potente di tutti, che si rivela essere uno psicopatico manipolatore, capace di far precipitare un aereo, per poi girare la cosa a suo favore e convincere tutti che lui è comunque l’eroe della situazione.
Nel frattempo succede di tutto: i Boys uccidono Translucent facendo detonare il C4 che gli avevano infilato nel cu… sedere, suo unico punto debole. Poi salvano e reclutano Kimiko Miyashiro (Karen Fukuhara), una ragazza alimentata a Composto V che ha sviluppato una super forza e una super violenza inaudite. Hughie, che è quello che fisicamente fa saltare in aria Translucent, si innamora di Starlight e, suo malgrado, la manipola per arrivare al cuore della Vought. A-Train si fa di Composto V per mantenere il suo status di velocista assoluto e di conseguenza il suo posto nei 7. Abisso viene allontanato per le molestie sessuali a Starlight. Butcher, che aveva cominciato questa campagna convinto che Patriota avesse violentato la moglie, motivo per il quale lei si sarebbe suicidata, scopre invece che invece lei è viva e vegeta: è andata a letto con Patriota volontariamente e ha avuto un figlio da lui.
Questo è più o meno tutto, tralasciando qualche altro morto male e cosucce piccole di colore.
La prima stagione di The Boys è un connubio perfetto di metafore e allegorie, satira, sarcasmo, humor nero, prese in giro dei supereroi cinematografici e non, personaggi iconici e Patriota, il villain più odioso che la storia ricordi. Ed è proprio per questi motivi che la amo alla follia, tra l’altro mi ha fatto rivalutare pure Karl Urban come attore che, fino a oggi, avevo snobbato. In The Boys è praticamente perfetto, complice anche un personaggio scritto in modo impeccabile, senza una punch line fuori posto che fa il paio con la scrittura di Patriota.
Arriviamo finalmente ai tre episodi in anteprima (senza spoiler) della seconda stagione di The Boys.
The Boys 2 anteprima: dove andiamo
Non ci saranno spoiler in questa parte, nessuno. Giuro, chi si era allontanato prima, può tornare. Metto le mani avanti: non si può giudicare una stagione di 9 puntate dalle prime 3. Infatti quella che segue non è una recensione, ma un’anteprima.
Ripeto per l’ennesima volta che non ci sono spoiler, anche perché, nel comunicato stampa che abbiamo ricevuto, c’è un lungo elenco di cose che non si possono dire, quindi mi asterrò totalmente.
Le prime tre puntate della seconda stagione di The Boys verranno messe su Amazon Prime Video il 4 settembre e le altre verranno centellinate, un venerdì alla settimana fino al 9 ottobre. Mettetevi quindi il cuore in pace che non potrete fare binge watching e spararvela in una volta sola. Purtroppo.
Dico purtroppo perché sarà dura aspettare per vederla tutta. La seconda stagione di The Boys si apre poco tempo dopo il finale della prima. Il ritmo cala leggermente rispetto alla prima stagione, che era un susseguirsi di avvenimenti come sulle montagne russe, perché, giustamente, ci sono dei nuovi personaggi da inserire e hanno deciso di portare avanti tutte quelle cose che erano rimaste sospese nella prima, per approfondirle. Per esempio, ci sarà il 100% in più di Giancarlo Esposito, nel ruolo del boss supremo della Vought come si era visto nella prima stagione, che prende in mano le redini del gioco, con il suo fare pacato e mellifluo di chi sta aspettando che ti rilassi e ti giri un attimo per inc…filarti un coltello nei reni e venderti un piatto di pollo della catena “Los Pollos Hermanos”…ah no, quella era un’altra cosa, scusate.
Il ritmo, seppur più blando, è perfetto perché sembra che la serie stia preparando il terreno per prendere la rincorsa e spaccare tutto nelle puntate seguenti. Si ha proprio la sensazione che la seconda stagione di The Boys sia un crescendo di ritmo e situazioni. In ognuna delle tre puntate ci sono un paio di colpi scena che lasciano a bocca aperta, non tanto per quello che succede al momento, ma per le implicazioni future che avrà quel determinato evento. E la terza puntata si chiude davvero con il botto, sia fisico che metaforico, lasciando in bocca quell’acquolina di sapere subito come si evolveranno le cose, anche perché in The Boys, come sappiamo, niente è prevedibile e ribaltano sempre le premesse che vengono gettate. Adoro dire cose allusive, ma non senza riferimenti, per solleticarvi la curiosità di sapere a cosa mi stia davvero riferendo.
Per esempio, vi dirò che si cominciano a vedere i primi giochi di potere e le tensioni su chi comanda chi e cominciano a svelare le motivazioni di un certo personaggio che, al di là di quelle più palesi e superficiali, covava in segreto da tutti fin dalla prima stagione. Ok, potete odiarmi.
Per farmi parzialmente perdonare, posso assicurarvi che regia ed effetti speciali sono ancora ad alti livelli. Il budget per questa seconda stagione è stato speso davvero bene e si ricorre anche meno ai trucchetti sonori fuori campo, tipo il boom sonico di Patriota che atterra o di A-Train che arriva dopo la corsa. Certo, ce ne sono ancora, ma meno di prima.
La violenza è ancora lì, dietro l’angolo, pronta a esplodere quando meno la si aspetta e quando la si desidera, senza risparmiare le conseguenze, a volte tragicomiche, che comporta. E sì, sto dicendo che lo humor nero, vera chicca della prima stagione, è ancora lì, bello presente, da dar fastidio ai benpensanti.
The Boys 2 anteprima: i personaggi
Devo segnalare il recasting del figlio di Patriota, che non è più il tipico bambino americano ipervitaminizzato Parker Corno, ma il più gracile Cameron Crovetti. Questo credo che sia dovuto a un cambio dei piani nell’evoluzione e nella presenza all’interno della serie del personaggio e il buon Parker fisicamente avrebbe stonato. Oppure Parker Corno è molto bello da vedere, ma un cane a recitare, quindi si sono rivolti a Cameron Crovetti che ha più esperienza davanti alla macchina da presa. Una delle due, scegliete voi.
Per quanto riguarda il resto, Patriota raggiunge livelli di insopportabilità tali da voler continuare a vederlo per detestarlo un po’ di più e Il nuovo Super, Stormfront (Aya Cash), gli tiene testa in quanto a stronzaggine, generando uno sbilanciamento che immagino già sarà esplosivo nel proseguo della serie.
Anche la squadra dei Boys non è più affiatata come nella prima stagione. Nella seconda stagione di The Boys, i ruoli, per una serie di motivi, diventano un po’ precari e c’è chi non ci sta più a prendere ordini e vorrebbe fare le cose a modo suo. Anche qui spianano la strada a un piccolo terremoto interno che chissà a cosa porterà.
Per fortuna tornano anche i relief comici di Abisso e Black Noir. I due personaggi sono uno spasso, nelle situazioni in cui vengono messi e… mi spiace, ma non posso dire altro.
The Boys 2 anteprima: conclusioni
Questa, essendo un’anteprima, non può essere una recensione vera e propria, ma sappiate che mi sono divertito molto a guardare le prime tre puntate in anteprima della seconda stagione di The Boys.
Le mie aspettative erano davvero alte e non sono affatto state deluse. C’è un cambio di passo evidente nella scrittura, ma è una manna dal cielo perché Eric Kripke è una persona intelligente e sa benissimo che il more of the same non è una buona cosa, soprattutto su un piano a lungo termine come una serie Tv che, se non approfondisci e ogni tot cominci a tirare i fili di quello che hai seminato, lo spettatore non capisce, si sente preso in giro e ti abbandona. Di esempi di questo grave errore è piena la Tv… qualcuno là in fondo ha detto Lost?! Và che vi ho sentito!
Ora che sono certo che state schiumando anche voi per l’arrivo delle nuove puntate della seconda stagione di The Boys, vi saluto. Personalmente non vedo l’ora di rivedermele e rimarrò in trepidante attesa dell’ 11 settembre per vedermi la quarta puntata. Tirare fino al 9 ottobre per vedere il finale sarà davvero dura, molto, molto dura. Per ora vi lascio con il trailer, sapendo già che invece, quel buontempone di Ricky Delli Paoli (per dire un nome a caso), aspetterà il 9 ottobre per avere tutte le puntate e fare un super binge-watching.