Il mese di luglio comincerà con una novità tanto attesa targata Prime Video. Sarà infatti disponibile la serie tv thriller The Terminal List, di cui oggi vi presentiamo la recensione in anteprima e senza spoiler. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
The Terminal List recensione: introduzione
Quando si tratta di serie tv piene di azione e colpi di scena, Prime Video è da sempre in prima fila. The Terminal List, infatti, non è il primo prodotto del genere che sbarca sulla piattaforma, ma non ha assolutamente nulla da invidiare a chi l’ha preceduto.
Trasposizione dell’omonimo romanzo scritto dall’autore americano Jack Carr, questa serie tv promette fin dal trailer una narrazione al cardiopalma, che solo in apparenza può sembrare scontata ma che riesce a sorprendere non appena lo spettatore si rende realmente conto di dove si vuole andare a parare.
The Terminal List recensione: la trama
La vita a contatto con la guerra e la morte, si sa, non è mai facile da digerire. Il quarantenne James Reece, però, ha dimostrato in più di un’occasione il suo valore, conquistando così di diritto la posizione di Comandante per la sua squadra di Navy Seal. Una missione segreta lunga ormai anni, però, si trasforma inavvertitamente in una tragedia senza vie di fuga.
Reece torna in patria seguito dalle bare dei suoi compagni, trascinando con sé i ricordi dolorosi di quella triste notte. Ma è proprio la sua mente che, ben presto, sembra tradirlo e farlo dubitare perfino di sé stesso. Quando l’ennesimo dolore lo colpisce, l’uomo non ha più nulla da perdere e non ha la benché minima intenzione di rimanere nelle retrovie. Un complotto che va al di là della sua immaginazione sta per emergere finalmente a galla.
The Terminal List recensione: un impatto positivo
The Terminal List è una serie composta da otto episodi, la cui durata si aggira tra i cinquanta e i sessanta minuti a puntata. Una soglia temporale che spesso spaventa, specie per prodotti come questo non esattamente semplici. Perché sì: questa storia non è leggera e lo si capisce fin da subito. Lo scoglio dei primi quindici minuti del pilota sono cruciali, ma al tempo stesso non si poteva proprio fare a meno di una scena di guerra per far capire da dove tutto ha origine.
Superato questo, comunque, la serie prende avvio ufficialmente, lanciando indizi qua e là in grado di tenere incollato lo spettatore allo schermo. Nonostante la durata consistente del singolo episodio, ribadisco, non ci si stanca e anzi, si pretende la continuazione per sapere la verità fino in fondo. Questo lo si deve alla ricchezza di scene d’azione, per non parlare dei momenti di forte impatto visivo. La fotografia, infatti, è di alta qualità e immerge all’istante nell’atmosfera molto cupa e drammatica che si respira costantemente.
The Terminal List recensione: coerenza e realismo
La buona riuscita di questa storia, e ci tengo molto a sottolinearlo, la si deve in prima battuta a Jack Carr stesso, che non solo ha scritto il romanzo ed è stato coinvolto nella produzione della serie, ma essendo lui stesso stato per diversi anni un tiratore scelto dei Navy Seal conosceva perfettamente la materia che andava a trattare. Questo ha fatto sì che la trama di The Terminal List acquisisse un tocco di realismo in più, dato da chi è stato letteralmente sul campo nei panni dei personaggi che esistono solo su carta.
La forza di questa storia sta nell’abbindolare il pubblico con un velo che sa di mancanza d’originalità, per poi colpire nel momento più opportuno con degli escamotage non prevedibili e che riescono a ribaltare le ipotesi di chi osserva dall’esterno. In The Terminal List non esistono certezze e l’adrenalina che questo provoca è impagabile. Nonostante, com’è ovvio che sia, si tratti di una storia romanzata non si va mai per il sottile, fino al punto di dovere per forza definire la serie crudele.
The Terminal List recensione: un protagonista convincente
Una crudeltà che colpisce James Reece come mai gli era capitato in tutti gli anni di carriera sul campo. Lui stesso, che dall’esperienza ha imparato molto ed era convinto di avere conquistato meritatamente la sua posizione, si trova a dover compiere azioni che mai avrebbe pensato di mettere in pratica prima. Forza e vulnerabilità lo rendono al contempo distante e vicino allo spettatore, che ne ammira la corazza spirituale e che mai biasima l’umanità di cui lui è capace. The Terminal List è pur sempre una storia di complotti ma soprattutto di vendetta, che però non dimentica la coerenza e rende l’evoluzione del personaggio ben costruita.
Tutto questo non sarebbe stato possibile, probabilmente, senza la performance attoriale del protagonista di punta: Chris Pratt. Un professionista che abbiamo avuto modo non solo di vedere crescere in venti anni di carriera, ma anche trasformarsi in base al ruolo affidatogli. Pratt, qui, dimostra di non temere le sfide e si distacca egregiamente dai ruoli più scanzonati che in questi ultimi anni gli sono stati affidati (uno su tutti quello di Star-Lord nel Marvel Cinematic Universe). La vita di Reece gli calza perfettamente, come se anche lui avesse da sempre indossato con fierezza la divisa da soldato.
The Terminal List recensione: la produzione e il cast
La serie tv, in uscita a luglio su Prime Video, vede tra i produttori esecutivi l’attore Chris Pratt e il produttore Jon Schumacher per Indivisible Productions, Antoine Fuqua per la Fuqua Films e David DiGilio. Come abbiamo già sottolineato, anche lo scrittore Jack Carr è un executive producer, insieme allo sceneggiatore Daniel Shattuck. Terminal List è prodotta in coproduzione Amazon Studios e Civic Center Media in associazione con MRC Television.
Il cast di Terminal List è variegato e molto noto: troviamo, di nuovo, Chris Pratt, affiancato da Constance Wu, Taylor Kitsch, Jeanne Tripplehorn, Riley Keough, Arlo Mertz, Jai Courtney, JD Pardo, Patrick Schwarzenegger, LaMonica Garrett, Stephen Bishop, Sean Gunn, Tyner Rushing, Jared Shaw, Christina Vidal, Nick Chinlund, Matthew Rauch, Warren Kole e Alexis Louder.
The Terminal List recensione: conclusione
The Terminal List è una serie tv di Prime Video a lungo attesa e che ripaga a pieni voti tutte le notizie che sono circolate nel corso della promozione prima della sua uscita. Gli appassionati del genere thriller ne rimarranno entusiasti, così come tutti i curiosi che si vogliono approcciare per la prima volta a un prodotto di questo tipo.
Se la serie avrà successo e andrà in porto, è facile pensare che verranno fatte altre stagioni dopo la presente e che andranno a coprire gli eventi dei quattro (all’attuale) libri successivi. Non ci resta che rimanere sintonizzati per scoprirlo!
Conoscete The Terminal List? Guarderete questa nuova serie tv? Fatecelo sapere!
Recensione in breve
The Terminal List
The Terminal List è una serie tv di genere thriller ben riuscita e accattivante fin dai primi minuti del primo episodio. Il ritmo serrato, i colpi di scena e l'alto livello di recitazione fanno sì che gli episodi scorrano senza annoiare, tenendo alta l'attenzione per tutta la durata della stagione.
PRO
- Un'ottima trasposizione su schermo
- Attori impeccabili
- Ritmo narrativo mai calante
- Una storia per nulla scontata
CONTRO
- Puntate leggermente troppo lunghe