Tutti la stanno aspettando, eppure ci vorrà più tempo del previsto prima di vederla approdare su Netflix: la produzione della seconda stagione di The Witcher è stata fermata per via di alcuni casi interni di coronavirus Covid-19. Ecco tutto quello che sappiamo.
The Witcher produzione fermata: i casi di Covid
La notizia è stata riportata da Deadline, testata da sempre in prima linea quando si tratta di riportare annunci ufficiali e news: la produzione della seconda stagione di The Witcher, attesissima serie del catalogo Netflix, è stata fermata per via di alcuni casi interni di coronavirus Covid-19. Come sappiamo la pandemia sta martoriando il mondo e l’industria del cinema e delle serie tv ne ha risentito parecchio: oltre alla chiusura delle sale cinematografiche (Marco ha scritto un articolo molto interessante sulle sorti del cinema, vi invitiamo a leggerlo), il virus si è infiltrato anche sui vari set bloccando e di conseguenza ritardando le riprese delle varie produzioni.
La produzione di The Witcher si è fermata per un totale di 4 casi di Covid-19, tutti membri dello staff attivi sui set. Netflix ha già annunciato che effettuerà un giro di test per vedere se ci sono altre persone positive e, nel frattempo, quelle colpite sono state isolate come da prassi sanitaria. Questa è la seconda volta che le riprese vengono interrotte per questo motivo, dato che a marzo l’attore Kristofer Hivju rivelò di essere positivo. Quindi, a conti fatti, quando riprenderanno i lavori? Netflix fa sapere che le riprese agli Arborfield Studios di Londra riprenderanno non appena la situazione sarà sicura e sotto controllo, con tutti i test e tamponi del caso effettuati.
The Witcher produzione fermata: conclusioni
La seconda parte delle avventure di Geralt di Rivia (interpretato da Henry Cavill) quindi si farà attendere più del dovuto, per forze maggiori. Speriamo che la situazione si risolvi il prima possibile, che i positivi attuali stiano bene e che non ce ne siano altri.