Il 2020 è stato un anno unico, impossibile da dimenticare: la pandemia di Covid-19, che tutt’ora imperversa, ha cambiato il nostro modo di vivere e di assaporare la quotidianità, modificando radicalmente le nostre abitudini. National Geographic, nel suo prossimo numero, esporrà una retrospettiva fotografica sul 2020, chiamata “The Year in Pictures”. Ecco tutti i dettagli.
The Year in Pictures: una sguardo al 2020
Raccontare un evento o un periodo storico, tramite l’arte della fotografia: questo è quello che farà National Geographic pubblicando, sul suo prossimo numero, la retrospettiva “The Year in Pictures”. Parlare del 2020 non è facile per tantissimi motivi e, con ogni probabilità, è il peggiore anno che le nostre generazioni abbiano mai vissuto. La pandemia di Covid-19, inoltre, non accenna a fermarsi e il timore che il 2021 possa essere una replica di questo inizia ad aleggiare nelle menti delle persone. National Geographic però ci prova e, con il numero di gennaio 2021, ci saranno ben 71 fotografie che raccontano, in quattro sezioni distinte, questo 2020 maledetto.
La scelta di creare la retrospettiva “The Year in Pictures” è unica nel suo genere perché, come affermato dalla redattrice Susan Goldberg, in 133 anni di storia mai la rivista si era lanciata in un progetto simile. Le 71 foto sono state scelte tra le oltre 1,7 milioni realizzate durante questi 12 mesi, un compito arduo degno del miglior photo editor del mondo. Le immagini ci racconteranno degli effetti che la pandemia ha avuto sul mondo intero, anche indirettamente tramite gli effetti collaterali che ne sono susseguiti. Piccola curiosità: quello di gennaio sarà anche il primo numero della storia ad avere i bordi gialli.
The Year in Pictures: conclusioni
Oltre alla retrostpettiva “The Year in Pictures”, il numero di gennaio mostrerà anche le migliori foto del 21° secolo, con tanto di “backstages” che spiegano come i fotografi siano riusciti a realizzare determinati scatti. Insomma: National Geographic vuole partire a gonfie vele nel 2021 e lo fa raccontandoci un 2020 che sarebbe meglio dimenticare, ma che rimarrà nella nostra mente per sempre. La fotografia serve anche a questo: a narrare, documentare e comunicare. Questa, alla fine, è la sua forza.