L‘app TikTok, nota piattaforma per la pubblicazione di brevi video, è stata bandita dagli USA perché considerata, insieme a WeChat, un pericolo nazionale da estirpare il prima possibile. Cosa c’è dietro la scelta di Donald Trump? Scopriamolo in questo articolo.
TikTok bandita USA: le motivazioni
TikTok e WeChat sono due applicazioni diverse, che però condividono la stessa sorte: la nota piattaforma per la condivisione di clip video è stata bandita dagli USA direttamente dal presidente Donald Trump perché considerata un pericolo nazionale da estirpare. L’effetto sarà effettivo tra 45 giorni e, da quel momento in poi, sarà assolutamente vietato scaricare le due applicazioni sul suolo degli States, con pene molto pesanti per i trasgressori. Quello che più preoccupa il presidente, come traspare dalle varie testate, è la diffusione sul suolo americano delle applicazioni mobile sviluppate e possedute da aziende della Repubblica Popolare Cinese. Un duro colpo per la piattaforma TikTok, arrivata ad oltre 175 milioni di donwload negli Stati Uniti e sempre più in ascesa nel resto del mondo.
Lungi da noi giudicare questa scelta, il nostro intento è solo quello di riportare le notizie perché, nonostante sia diventata molto vasta, la community di TikTok può contare anche su molti content creators che l’hanno scelta per pubblicare i loro video e farsi pubblicità. La mossa di Trump è stata fatta perché, secondo lui, l’app registrerebbe una quantità di informazioni troppo vasta dei suoi utenti, da quelle sulla navigazione fino alle più recondite attività in rete.
“La raccolta di dati consente al Partito Comunista Cinese di accedere alle informazioni personali degli americani, e questo potenzialmente può significare un tracciamento continuo dei dipendenti e appaltatori federali, oltre a permettere la creazione di un dossier per ricatti e spionaggio aziendale. Ecco perché TikTok è stata bandita negli USA”, queste le dure dichiarazioni rilasciate dalla Casa Bianca.
TikTok bandita USA: cosa ne pensiamo
Come vi accennavo prima, lungi da noi fare considerazioni personali su questa scelta: non siamo un sito che parla di politica e si mette a disquisire delle scelte effettuate, però ci sembrava giusto riportarvi questo drastico cambiamento che Donald Trump ha deciso di apportare negli Stati Uniti. Il fatto che TikTok sia stata bandita può significare la fine di tanti fotografi e videomakers che l’avevano scelta come mainboard sulla quale pubblicare i loro lavori e che ora dovranno per forza di cose trovare un’altra piattaforma e ripartire da zero. Nonostante questo, Pechino non sembra starci: la scelta di Trump è stata pesantemente criticata come atto di “manipolazione e repressione politica”, muovendosi subito per avviare un’azione legale al fine di impedire che il decreto del presidente entri in vigore. Contemporaneamente, Microsoft si starebbe muovendo per acquistare TikTok e gestirne i server in alcuni paesi, provando a mantenere al sicuro gli americani. Che sia tutta una mossa commerciale?
Siamo solo alle prime battute di questo scontro, e non abbiamo minimamente idea di come finirà.