Anche se non è al livello del Festival di Cannes e della Mostra del Cinema di Venezia, il concorso canadese ha molto seguito ed è considerato tra i più importanti dagli esperti del settore. Vediamo l’intero programma del Toronto Film Festival 2020 e qual è il film italiano in competizione.
Toronto Film Festival 2020: ecco di cosa tratta il film italiano in competizione
Notturno di Gianfranco Rosi è il film che ci rappresenterà alla prossima kermesse canadese, in programma nella città di Toronto dal 10 al 19 settembre. Un ulteriore riconoscimento per il regista italiano che aveva visto il suo film scelto anche per la Mostra del Cinema di Venezia. Non è, però, un esordio per Rosi che era già stato inviato al Toronto International Film Festival nel 2016 con Fuocoammare. Rosi è nato ad Asmara, in Eritrea, ed ha poi in seguito vissuto tra Roma ed Istanbul; ha sempre avuto a cuore le vicissitudini dei popoli afflitti da tutte quelle problematiche legate ai conflitti interinali e civili ed infatti Notturno è stato girato in zone del Medio Oriente falcidiate da conflitti, come Iraq, Siria, Libano e Kurdistan. Con questo film il regista dà voce ad un dramma umano narrando la quotidianità che sta dietro la tragedia causata da guerre civili, dittature, invasioni e ingerenze straniere e vengono trattate diverse storie, che confluiscono però nella piena unità grazie alla sapiente regia di Rosi. La guerra non viene trattata direttamente, non si tratta di un documentario sui conflitti in essere nel Medio Oriente: la percepiamo, purtroppo, negli sguardi persi delle madri di bambini feriti per sempre o in discorsi di civili che pensano al lavoro per provare a mettere da parte tutto ciò che di più tragico li circonda. Il titolo stesso è un inno all’umanità che si rialza in piedi ogni mattina da un Notturno che sembra non finire mai.
Toronto Film Festival 2020: il programma
Come molte altre manifestazioni (avete mai sentito parlare del Potato Photographer of the Year?), anche questo concorso ha dovuto fronteggiare differenti problematiche legate alle misure restrittive per contrastare la pandemia in atto. Le parole del Direttore Artistico Cameron Bailey sono inequivocabili:
“Abbiamo cominciato a programmare la 45esima edizione come le altre volte ma a metà strada abbiamo dovuto modificare tutto e reinventarci. Il programma di quest’anno riflette tutte queste difficoltà”.
Ci sono differenti titoli che sono molto attesi dalla platea come per esempio:
- One Night in Miami, debutto alla regia di Regina King, è basato sulla commedia di Kemp Powers che narra di un incontro del 1964 tra Malcolm X, Muhammad Ali, Sam Cooke e Jim Brown;
- Ammonite di Francis Lee dove le protagoniste sono Kate Winslet e Saoirse Ronan, che narra una cruda storia d’amore tra un paleontologo solitario e una moglie ricca e in lutto nel Dorset del XIX secolo;
- Nomadland di Chloé Zhao, nel quale Frances McDormand esplora il vasto paesaggio del West americano, nel ritratto saggio e intimo della vita di Chloé Zhao come nomade dei nostri giorni;
- Falling di Viggo Mortensen (che ne segna il suo esordio alla regia), nel quale interpreta un omosessuale in una missione personale nella quale deve prendersi cura del padre malato, solitario ma sopratutto dalle idee conservatrici, interpretato da Lance Henriksen.
Ad aprire il festival ci saranno i fuochi d’artificio con la versione cinematografica di American Utopia diretta da Spike Lee.
Il programma completo con tutte le proiezioni ed i relativi orari verrà pubblicato ufficialmente il 25 Agosto sul sito del TIFF 2020, noi vi terremo aggiornati non appena ci saranno novità!
Toronto Film Festival 2020: conclusioni
Tra le tante note interessanti c’è da segnalare che il Toronto Film Festival 2020 avrà il 46% di film diretti da donne, motivo di vanto per l’intera organizzazione, allineandosi al 44% delle presenze femminili registrate alla mostra del cinema di Venezia e superando il 36% della scorsa edizione del Toronto Film Festival. Cameron Bailey ha commentato: “Siamo a una svolta: le voci delle donne sono state sotto rappresentate troppo a lungo”. Sicuramente si tratta di un cambiamento importante, anche se non dovrebbe fare troppa notizia la presenza egualitaria di genere, ma lo sappiamo già, viviamo in un mondo nel quale l’uguaglianza a volte è solo una bella parola presente nel motto francese.
Voi cosa ne pensate? Aspettate ogni anno con attesa questa manifestazione? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto!