Ho sfruttato il ponte del 2 giugno per lasciarmi alle spalle le fatiche lavorative (essendo il mio unico fine settimana libero da qui a fine luglio) e staccare la spina, rilassarmi ma sempre con la macchina fotografica in mano. La scelta, per tre giorni di viaggio, è ricaduta sulla Slovenia, una terra bellissima e ricca distante poco più di quattro ore da casa mia. Da questo viaggio ho deciso di scrivere questo articolo: cosa fotografare in tre giorni in Slovenia? Eccovi la mia guida.
Tre giorni in Slovenia: perché ho scelto questa nazione
La verità è molto semplice: in Slovenia, per la precisione a Lubiana, ci ero già stato nel 2019. Ci ero andato con un’altra persona e, a ripensarci bene, ero un’altra persona anche io: ai tempi la fotografia per me era un sogno, un obiettivo da raggiungere e non un lavoro come oggi. Non c’era partita iva, non c’erano clienti da soddisfare e richieste da portare a termine in tempo zero. Era tutto diverso, come lo ero io. Ricordo bene che quel viaggio, per un motivo o per l’altro, non l’ho goduto nel migliore dei modi ed è per questo che sentivo il bisogno di tornarci una seconda volta, di vivere al meglio questa nazione poco considerata ma capace di regalare emozioni incredibili e panorami unici.
Stressato da un periodo lavorativo a pieno regime e con tutti i weekend occupati fino a fine luglio, ho deciso di sfruttare l’unico a mia disposizione per tornare in Slovenia e raccontarla tramite la fotografia. Un viaggio che ho fatto insieme alla mia compagna per staccare la spina, rilassarci bevendo della buona birra (che, spoiler, costa quasi meno del caffè) e facendo le classiche foto da turista. O quasi, perché la deformazione professionale per un fotografo è sempre presente.
In questo articolo voglio quindi parlarvi del mio viaggio in Slovenia, delle Grotte di Postumia e di Lubiana, del Castello di Lueghi e del famosissimo Lago di Bled, dandovi consigli fotografici e di viaggio per godervi al meglio un’esperienza che, soprattutto se abitate nel nord Italia, vi consiglio caldamente di fare.
Quale fotocamera ho portato?
Io sono un felice possessore di Fujifilm X100V ma, per questo viaggio, ho optato per una Sony a7IV con 24-70mm f/2.8 Art di Sigma. La scelta è ricaduta su questo modello perché, oltre alle foto, volevo realizzare anche qualche video per un eventuale reel (cosa che poi non ho fatto, ma tant’è), quindi per essere più comodo e portarmi dietro una sola fotocamera ho optato per lei.
Quello che posso consigliarvi, in base alla mia esperienza, è di portarvi dietro l’attrezzatura che ritenete necessaria per raccontare i luoghi che incontrerete. Sicuramente avere un grandangolare spinto come un 24mm può aiutare in certe situazioni, trovandovi davanti a castelli di dimensioni importanti e immersi in vallate verdi con attorno alte montagne. Resta tutto molto personale e relativo però, e nulla vi vieta di affrontare questo viaggio con attrezzatura diversa.

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Quanti giorni fare?
Quanti giorni fare in Slovenia? Questa è una bella domanda, e la risposta è multipla: da 3 a 5. Tenete in considerazione che le tappe obbligatorie per un viaggio in Slovenia sono le seguenti: le Grotte di Postumia, il Castello di Lueghi, Lubiana (con il suo castello e le sue peculiarità), il Lago di Bled e la Gola di Vintgar. Questi sono i luoghi che, nel vostro viaggio, non possono assolutamente mancare.
Io ho scelto di fare 3 giorni in Slovenia con base d’appoggio Lubiana, basandomi anche sull’esperienza del 2019 (in cui avevo fatto 5 giorni). A dirla tutta la scelta di fare venerdì, sabato e domenica era obbligata dagli impegni lavorativi, ma fidatevi se vi dico che, pur facendo le cose un po’ di corsa, bastano per godervi tutto quello che c’è da godersi.
Ho suddiviso il viaggio in questo modo: partendo di buon’ora da casa mi sono diretto alle Grotte di Postumia, a circa 4 ore di macchina. Arrivato intorno le 11.30 del mattino ho effettuato la visita che dura all’incirca un’ora e quindici minuti. Poi, a causa del tempo a disposizione, ho deciso di non vedere subito il Castel Lueghi (distante pochi chilometri) ma di dirigermi subito a Lubiana e per poi vedere il famoso rifugio di Erasmo in un secondo momento, durante il viaggio di ritorno. Arrivato a Lubiana verso sera ho riposto la valigia presso l’appartamento preso su Airbnb, localizzato praticamente a 5 minuti dal centro della città, e sono uscito a godermi la serata. Il secondo giorno l’ho sfruttato per vedere Lubiana e le sue bellezze, per poi andare il terzo giorno al Lago di Bled e, sulla strada per casa, fare l’agognato pit stop a Castel Lueghi.
Importante: l’autostrada in Slovenia non ha pedaggi singoli ma bisogna comprare una vignetta. Questa può essere acquistata online e funzionare tramite registrazione della vostra targa, o presso gli Autogrill in prossimità del confine nazionale. In questo caso è necessario esporre la carta sul parabrezza dell’automobile in modo che sia ben visibile. Il costo di una vignetta per una settimana è di 15€ e vi permetterà di entrare e uscire dall’autostrada tutte le volte che vorrete.
Tre giorni in Slovenia: le tappe del viaggio
Le grotte di Postumia
Poco dopo il confine con l’Italia, le Grotte di Postumia sono la prima tappa di un viaggio in Slovenia. Si tratta di un complesso carsico, classico esempio di carsismo, situate nella periferia dell’omonima città. Le prime descrizioni di questo luogo incredibile sono datate 1689, ma è nel 1818 che le caverne più interessanti furono scoperte da Luka Čeč e aperte ai turisti. Nel 1872 venne realizzata una rete ferroviaria a scartamento ridotto all’interno del complesso, e dodici anni più tardi venne introdotta la corrente elettrica. Un ulteriore impulso turistico arrivò nel 1918 con l’annessione della zona all’Italia. La zona è poi passata alla Jugoslavia nel 1947 e, infine, alla Slovenia nel 1991.
Visitare le grotte di Postumia è un piacere e, ogni ora, si organizzano tour in Italiano, inglese, francese, tedesco e, ovviamente, sloveno. Per chi volesse è possibile acquistare online un biglietto unico per le grotte e Castel Lueghi, a prezzi diversi in base alle opzioni scelte. Per questo vi invito a consultare i diversi siti che propongo i ticket.
La visita alle Grotte di Postumia dura intorno all’ora e un quarto e inizia con due chilometri percorsi su un trenino che vi accompagna mostrandovi le bellezze naturali che si celano sotto la roccia. Scesi dalla piccola locomotiva vi aspetteranno altri 2 chilometri a piedi in cui la guida vi spiegherà per filo e per segno tutti i segreti del posto, dai dettagli sulla sua scoperta fino alla differenza tra le stalagmiti e le stalattiti. Fuori dalle Grotte è stato costruito un complesso di negozi e ristoranti di vario tipo, in cui potrete fermarvi (prima o dopo la visita) a riposare, bere un caffè, mangiare o fare shopping.
Fotografare all’interno delle Grotte di Postumia non è semplice perché la luce scarseggia, ma con una fotocamera capace di reggere bene gli alti ISO non è impossibile.
Potete scoprire cos’è la sensibilità ISO in fotografia qui, oppure imparare a fotografare grazie alle nostre guide.
Lubiana
Cosa fotografare in Slovenia durante un viaggio di tre giorni, se non la bellissima capitale?
Pur essendo il cuore della nazione, è una città tranquilla e immersa nel verde, tanto da ricevere il prestigioso premio di Capitale verde europea nel 2016. Le cose da fare e vedere sono tantissime: Parco Tivoli, il Museo Nazionale della Slovenia, il Museo d’Arte Moderna, il Castello di Lubiana, il Ponte dei Draghi, il Mercato Centrale, il Ponte dei Macellai, Quartiere Metelkova. Potrete anche noleggiare una bicicletta (come ho fatto io), per girare più velocemente il centro della città e muovervi agilmente da un punto all’altro. Come molte città europee anche Lubiana offre un ottimo sistema stradale, con percorsi ciclabili sempre presenti e ben delineati.
La città è famosa per i numerosi ponti siccome, al suo centro, il fiume Ljubljanica divide la parte vecchia da quella più nuova e commerciale. Questa zona è ricca di bar, pub e ristoranti in cui rifocillarvi osservando le luci della città, il fiume, ammirando l’ampia piazza centrale. Se mi permettete il paragone, una sorta di Navigli di Milano ma molto più curata.
L’architettura di Lubiana è un misto di elementi classici e moderni, di Art Nouveau ed eleganti facciate con motivi vegetali. La città si visita benissimo a piedi visto il divieto delle automobili di passare per il centro storico, ed è relativamente piccola da poter essere esplorata tranquillamente in una giornata. Il mio consiglio per godervela al meglio è quello di dedicarci un giorno e mezzo, se siete dei gran camminatori. Basta per ammirare tutto quello che c’è da scoprire in questa capitale, senza correre nel rischio di annoiarsi.
Il Castello di Lubiana, costruito intorno al XV secolo, sorge su un promontorio che regala una vista a 360° sulla città, permettendovi di ammirarla in tutto il suo splendore anche dalla Torre Panoramica. Fu costruito come rifugio difensivo e sede dei signori di Carniola, anche se nel corso dei secoli ha avuto diversi padroni. Alla fine degli anni ’60 sono stati attuati forti lavori di ristrutturazione, durati ben 35 anni, e nel 2006 è stata inaugurata la funicolare che permette di arrivarci senza faticare (altrimenti vi aspettano una decina di minuti di ripida salita).
Altri punti di interesse
La città è ricca di cose da vedere e scoprire, come i tanti musei, la casa delle illusioni e il Quartiere Metelkova. Su questo vorrei soffermarmi un momento, perché fotograficamente lo ritengo uno dei punti di maggior interesse nel vostro soggiorno nella capitale slovena.

Il Quartiere Metelkova è un luogo selvaggio, libero, caotico ma al tempo stesso forte di un’identità collettiva ben delineata, “sporco” per chi non sa guardare oltre. Il quartiere nasce nel 1993 come squat, ossia occupazione abusiva di spazi pubblici poiché, durante quell’anno, il complesso delle ex caserme austroungariche era a rischio demolizione ma venne occupato su iniziativa della Rete per Metelkova, associazione di artisti e intellettuali che lo ha trasformato nel tempo in un luogo autogestito e di attivismo. Diventato Patrimonio culturale immateriale della Slovenia nel 2005, è epicentro di una cultura variopinta e anarchica in cui si alternano club musicali, artisti, eventi, dj set, festival, gallerie d’arte, laboratori. L’arte e la libertà d’espressione nella sua massima concezione. Quartiere Metelkova, a cui si arriva con una breve camminata di quindici minuti dal centro città, è una tappa obbligatoria nel vostro soggiorno. Qui, davvero, c’è di che sbizzarrirsi fotograficamente parlando.
Infine, durante il mio viaggio, ho avuto la fortuna di capitare a Lubiana durante un torneo mondiale di breakdancing. Inutile dirvi che è stato incredibile e ha risvegliato in me quel background hip hop che, da anni a questa parte, si è assopito.
Cosa e dove mangiare in Slovenia?
Come vi dicevo, il centro di Lubiana offre tantissimi locali diversi in cui fermarvi a mangiare o bere qualcosa. La birra costa veramente poco (intorno i 3 euro per una bionda media) e anche le portate principali hanno prezzi decisamente bassi rispetto all’Italia. Poco prima di vedere il castello mi sono fermato a mangiare lungo una delle vie principali della città e con 13 euro ho consumato antipasto, primo, dolce e birra. Il tutto in porzioni decisamente abbondanti.
I piatti tipici di Lubiana e della Slovenia sono tantissimi e hanno nomi quasi impossibili da pronunciare per noi, ma il mio consiglio è quello di assaggiare la Jota, minestra che fa parte della cucina povera del Paese, gli Zlikofi, ossia ravioli ripieni di patate, cipolla, lardo e erbe aromatiche, e il Kraški pršut, prosciutto crudo del Carso nonché prodotto tradizionale della Slovenia.
Tre giorni in Slovenia: Il Lago di Bled e Castel Lueghi
Bled e il lago di Bled
Le ultime tappe dei miei tre giorni in Slovenia sono state il Lago di Bled e Castel Lueghi, siccome quest’ultimo per il meteo non ho potuto vederlo il primo giorno (tanto, come vi accennavo, è situato sulla strada per il ritorno a casa).
Il Lago di Bled è una delle tappe fotografiche più ambite da chi viaggia in Slovenia, un vero e proprio spettacolo di origine glaciale delle Alpi Giulie. Il lago presenta una lunghezza di 2.120 metri e una larghezza di 1.380 metri, con una profondità massima di 30,6 metri. Al centro sorge una piccola isola, l’Isola di Bled, unica isola naturale della Slovenia. Su di essa sorgono diversi edifici tra cui la Chiesa di S. Maria Assunta. Si può raggiungere tramite il battello o tramite le barche a remi che è possibile noleggiare in diversi punti del lago. Per un’esperienza più immersiva, io vi consiglio la seconda opzione (un’ora e mezza costa intorno i 30 euro). Però non fate il mio errore: preparatevi mentalmente, perché remare non è affatto facile.

Purtroppo non sono molto fortunato con il meteo, infatti nel momento in cui ho deciso di raggiungere uno dei punti panoramici per ammirare l’Isola di Bled e il lago dall’alto è iniziato un temporale. Sono comunque riuscito a salire fino a metà percorso e realizzare qualche scatto, nonostante mi resti il dispiacere per non averlo visto in una giornata di sole.
Infine, per chi volesse, è possibile visitare il Castello di Bled, posto su un promontorio affacciato sul lago.

Castel Lueghi
Fortunatamente, però, tornando verso casa in direzione Castel Lueghi il cielo si è aperto regalandomi l’ultima tappa del viaggio sotto un bellissimo sole.
Chiamato anche Castello di Predjama, risale al XIII secolo ed è il più grande castello del mondo situato all’interno di una grotta (record riportato anche nel guinnes dei primati). La morfologia della grotta è di tipo carsico e ha reso questo avamposto inespugnabile soprattutto in seguito alle vicende di Erasmo di Lueg, signorotto del luogo considerato un novello Robin Hood e capace di resistere, al suo interno, a un assedio per oltre un anno fino a quando un suo servitore non lo tradì dando informazioni fondamentali alle truppe nemiche.
Il castello di Lueghi offre scorci fotografici di rara bellezza, oltre ad essere una visita che vi consiglio caldamente di fare per scoprire la sua storia e i segreti che si celano tra le mura costruite dall’uomo e quelle naturali della roccia carsica.
Tre giorni in Slovenia: conclusioni
Bastano quindi tre giorni per vedere la Slovenia? Forse non per vedere tutto con calma, ma sicuramente possono bastare per esplorare le zone che vi ho raccontato in questo articolo. Tenete conto di un fattore fondamentale: io, quando viaggio, tendo a non rilassarmi più di tanto. Mi sveglio alle 7 del mattino per essere già in giro alle 8, e non rientro né mi fermo fino a tardo pomeriggio percorrendo chilometri su chilometri. Se siete viaggiatori che amano prendersi del tempo di relax, dormire di più o fermarvi per ore presso un locale, forse un viaggio di quattro giorni sarebbe più indicato.
Seguendo questo link andrete sul sito ufficiale per visitare Lubiana e la Slovenia.