Perfect Day è il quinto libro del fotografo catalano Txema Salvans, un lavoro che ci trasporta letteralmente dentro un contesto di isolamento sociale ben prima dell’avvento della pandemia di coronavirus Covid-19. Ecco di cosa parla la nuova fatica del fotografo e come è stata realizzata.
Txema Salvans Perfect Day: l’isolamento ai tempi della normalità
La quinta fatica di Txema Salvans, fotografo catalano che vinse una borsa di studio per studiare presso a prestigiosa International Center of Photography di New York, si intitola “Perfect Day” e racconta di un’umanità isolata ben prima che scoppiasse la pandemia di Covid-19. Il libro non parla di guerre, morti o carestie, ma semplicemente ci racconta le persone tramite i loro momenti di pace e solitudine, immersi in contesti enormi ma deserti come piazze, parcheggi e spiagge. Gli spagnoli raccontati dentro a Perfect Day di Txema Salvans sono persone normali che, non avendo i soldi per permettersi spiagge private o altri luoghi di divertimento, si sono ritrovate a fare di necessità virtù accampandosi luoghi di relax improvvisati quanto non canonici, nei caldi giorni che precedono l’arrivo dell’estate.
Sfogliando Perfect Day vediamo persone che prendono il sole in luoghi industriali e inospitali o ferme su una panchina a riposare, altre intente a godersi il caldo di fine aprile nei parcheggi deserti dei supermercati; un racconto potente, che potremmo riassumere nella determinazione umana di non volersi mai arrendere ma di cercare sempre una soluzione per adattarsi alle circostanze.
“Volevo solo conoscere e raccontare la mia terra. Io sono nato e ho deciso di vivere qui, nel luogo che reputo casa mia. Devo parlare la stessa lingua del soggetto e del contesto in cui mi ritrovo per raccontarlo al meglio, altrimenti le fotografie sarebbero senza anima. Durante la realizzazione di questo libro ho notato una cosa: nonostante fossi la persona più visibile di tutte, nessuno è venuto ad importunarmi. Mi rendo conto che, davanti a queste fotografie, si possa rimanere straniti ma non c’è nulla di costruito”. Txema Salvans.
Txema Salvans Perfect Day: le persone e il contesto
Come nel suo lavoro precedente, The Waiting Game, in cui ha documentato la prostituzione femminile ma senza mostrare i visi delle ragazze, anche in Perfect Day Txema Salvans non si è concentrato esclusivamente sulle persone quanto più nel rappresentarle all’interno di un contesto sociale ben definito e capace di dare un profondo senso di solitudine e tristezza. Il reportage, realizzato negli ultimi anni nel periodo primaverile, racconta di un popolo capace di adattarsi ed isolarsi ben prima dei decreti di isolamento sociale. Come abbiamo detto prima nessuno ha mai dato fastidio al fotografo durante le sue uscite fotografiche, anche se ha svelato una piccola curiosità molto divertente: “Ogni tanto per fare delle foto mi sono finto un reporter di qualche rivista russa o giapponese. Diciamo che è capitato”.