Ero poco più che un ragazzino delle medie quando sognavo una scuola diversa. Non che la mia fosse pessima: ricordo ancora i pavimenti in cotto -prosciutto cotto-, lasciato dai bambini degli anni passati a noi poveri posteri. Le finestre erano però linde, in quanto stufi di sostituire i vetri rotti dai ripetenti, c’erano rimasti soltanto gli infissi. Non si può dire che non si respirasse aria pulita. La mia scuola, nella periferia profonda di Messina, era più o meno come quella che raccontava Giobbe Covatta nel suo lavoro umoristico: Pancreas – Trapianto del libro Cuore. Le cose, però, stanno cambiando e continueranno ad andare meglio, perché nasce Uniti per la Scuola: un progetto che, grazie all’arte, apre una nuova prospettiva pedagogica che mi fa rimpiangere di non avere qualche anno (non specifichiamo quanti) in meno.
Uniti per la Scuola: le firme per la nascita di un progetto
Dall’importante riflessione dell’attore Pierfrancesco Favino agli ultimi David di Donatello, nasce l’input di Uniti per la Scuola: idea che propone un nuovo approccio allo studio e all’insegnamento. Proprio a Roma, lo scorso 22 novembre, presso la Sala Aldo Moro del Ministero dell’Istruzione, è stata firmata l’intesa con i due Ministri Patrizio Bianchi (Istruzione) e Dario Franceschini (Cultura).
Dall’altra parte del tavolo, una schiera di artisti e intellettuali come: Piera Detassis (Presidente e Direttrice Artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello), Vittoria Puccini (Presidente di “UNITA – Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo”) e Fabia Bettini con Gianluca Giannelli (Direttori Artistici di “Alice nella Città”). All’incontro anche Favino (socio e fondatore di UNITA).
Uniti per la Scuola: i dettagli dell’innovativo progetto formativo
Inizialmente, la sperimentazione avrà luogo solo in 10 scuole di fortunati allievi e insegnanti, nel periodo che va da questo novembre al prossimo maggio. Il target di riferimento è quello inquadrato fra gli 11 e i 15 anni di età.
Si prevede, per loro, un apprendimento artistico-pedagogico, che ha l’obbiettivo di creare e/o potenziare nuove risorse (immaginative e creative) che possano agevolarli, offrendogli nuovi processi di apprendimento da affiancare alla didattica classica. In sintesi: non più un solo accumulo nozionistico, aiutiamoli con cinema e teatro.
Dense di significato le parole di alcuni degli artefici del progetto, come Piera Detassis che dichiara:
Siamo felici che un progetto sollecitato dagli artisti di UNITA nel corso dell’ultima serata dei David Di Donatello, nonché sviluppo della stretta collaborazione della nostra Fondazione con Alice nella città, diventi una realtà che guarda al futuro delle giovani generazioni.
Non tarda ad arrivare neanche il supporto di Fabia Bettini e Gianluca Giannelli:
Siamo convinti che un approccio diverso che non guardi solo al rendimento, ma anche alla costruzione della personalità grazie all’utilizzo di tecniche teatrali e cinematografiche, inserite in un’adeguata cornice pedagogica, possano aiutare la nostra scuola a individuare nuove prospettive didattiche e inattese risorse, utili sia agli studenti che ai nostri docenti.
Credo di poter parlare a nome di tutti noi di FotoNerd per dire grazie agli artefici di questo progetto e agli artisti di UNITA, che hanno reso possibile questo auspicato cambio di rotta.
Auguriamo ai ragazzi e agli insegnanti chiamati in causa, un anno denso di soddisfazioni, che possa in qualche modo colmare le difficoltà dei precedenti, dovute anche alla pandemia covid. Noi chiudiamo con le parole della brava Vittoria Puccini, che supportano questa riflessione e ne offrono di nuove.
In bocca al lupo a tutti!
Troviamo che oggi, visto il periodo così faticoso e complesso che i ragazzi hanno vissuto e stanno vivendo a causa della pandemia, sia quanto mai importante portare al centro dell’attenzione il dibattito sulla scuola e su nuovi e diversi possibili metodi di insegnamento e apprendimento, che coinvolgano gli studenti in maniera stimolante, partecipe e critica, facendoli sentire parte attiva di un gruppo.