Perché rivolgersi all’usato fotografico se esiste il nuovo? Si, lo sappiamo, tra le passioni sicuramente la fotografia è una delle più costose: macchine fotografiche, obiettivi, treppiedi, filtri, zaini…Ogni volta che rimirate la vostra attrezzatura notate che c’è qualcosa che vi manca, poi fate una ricerca su internet, vedete i prezzi, guardate il contenuto del vostro portafoglio, fate ciao a Gigetto, il ragno che ci vive da un paio di mesi, mettete via il tutto e andate a piangere in un angolo. Un po’ come faccio io quando ho voglia di mangiare qualcosa di buono e apro il frigo, non trovo nulla e lo richiudo delusa. Ecco perché sempre più persone si rivolgono all’usato fotografico: la scelta migliore per approcciarsi a questo mondo ottenendo attrezzatura valida ma senza spendere un patrimonio. Il problema è che comprando un oggetto usato non sappiamo mai chi lo ha utilizzato e come, a cosa dobbiamo stare attenti? Ecco a voi i nostri consigli per evitare di prendere fregature.
Usato fotografico: perché sceglierlo?
Ai giorni d’oggi lo sappiamo: la fotografia è estremamente costosa, o meglio, la qualità lo è. Si possono trovare tante lenti a basso prezzo ma se avete un budget non molto elevato è meglio comprare qualcosa di nuovo ma scadente o qualcosa di usato ma di qualità eccellente? In fondo con il mercato attuale non passa molto tempo tra l’immissione di un modello e l’uscita del successivo che, inevitabilmente, deprezza il precedente senza farlo però diventare inutilizzabile. Il risparmio minimo che comporta acquistare l’usato fotografico è pari al 20% (l’IVA) e sto parlando di minimo sindacale! Certo, detta così la percentuale può sembrare minima, effettivamente su 1 € andare a risparmiare 20 centesimi non è un granché, ma se parliamo di 1000€ la cifra sale, e non credo che nessuno di voi butterebbe via 200 €, no? Beh, se lo fate ditemi dove li buttate, così faccio un salto in zona.
Usato fotografico: perché conviene
Non sono mai stata nelle vostre case e non vi sto spiando dalle webcam (a parte te, smettila di mangiare schifezze a quest’ora! E tu, invece, via le dita dal naso) ma so che siete maniaci nella cura della vostra attrezzatura, state attenti a cadute, polvere, acqua, pulite tutto con attenzione dopo ogni uscita, lo so perché se no vi vengo a cercare con una spranga. Scherzi a parte, con tutti i soldi che si spendono in attrezzatura, trattarla male è un sacrilegio e, per questo motivo, spesso l’usato fotografico è in condizioni veramente buone. C’è anche da considerare che un sacco di fotografi cambiano il loro corredo molto spesso, abbiamo i professionisti, che lo fanno per esigenze lavorative e che in più, possedendo una partita IVA ordinaria, riescono a scaricare l’IVA dell’importo speso (pur avendo il prodotto in ammortamento che necessità, di conseguenza, una “fattura di scarico” nel momento in cui vendono il prodotto). Poi ci sono appassionati con tanti soldi da spendere che adorano farsi vedere con modelli appena usciti e molto costosi (e credetemi, sono più di quanti possiate pensare. Oltretutto li usano quasi sempre in automatico…) e rivendono il loro usato fotografico impiegato pochissimo per 2 spiccioli, perché per loro non vale più nulla.
Infine, abbiamo la mia categoria preferita: i neofiti danarosi. Tutti abbiamo iniziato a fotografare e ci siamo sentiti dei fotografi affermati ammirando i nostri scatti effettuati in automatico. Poi ci siamo resi conto di essere scarsi rispetto alle foto ottenute da altri, quindi abbiamo iniziato a studiare, ma ciò che viene naturale pensare è “lui/lei è migliore di me perché ha un’attrezzatura più valida della mia” e via a comprare cose super dispendiose, salvo poi capire improvvisamente che, si, l’attrezzatura ha il suo ruolo, ma non è la macchina che fa la foto, ma noi, con le nostre competenze, i nostri ragionamenti e i nostri sentimenti. E quindi? Cosa se ne fa questa gente di tutti quegli obiettivi comprati senza sapere bene a cosa servissero? Li rivende. Nuovi. Certo, ci sono tutte le categorie in mezzo, tipo regali di parenti a Natale, che ti regalano un obiettivo Canon quando tu hai Nikon, oppure semplicemente chi desidera fare un upgrade, ma le 3 tipologie che vi ho citato sono le più divertenti e quelle che forniscono un usato fotografico sempre perfetto.
Usato fotografico: ci si può fidare di un prodotto non nuovo?
Senza scendere nei dettagli di cosa controllare nello specifico c’è da premettere che un buon materiale fotografico rimane tale nel tempo, proprio per la qualità delle componenti che lo costituiscono, al massimo diventerà obsoleto. Per quanto riguarda le componenti elettriche e meccaniche, quelle di produttori di fascia alta sono costruite per durare: un buon obiettivo Nikon rimarrà una buona lente anche se dovessero passare 20 anni.
L’involucro esterno è in genere costituito da plastica e, come purtroppo madre natura sa benissimo, per degradare questo materiale ci vogliono da 100 a 1000 anni, al massimo sarà un po’ opaca e segnata, ma quello è solo un difetto estetico. Molti corpi macchina sono inoltre costruiti per essere resistenti a temperature e umidità estreme, la loro aspettativa di vita può superare anche i 10 anni, quindi sotto questo aspetto non ci sono grossi problemi. L’unica cosa che si usura davvero nel tempo è il sensore fotografico, quindi prima di acquistare un corpo usato andremo a guardare il numero di scatti, ma questo lo vedremo dopo.
Usato fotografico: dove acquistare?
Le possibilità di acquisto per l’usato fotografico comprendono un negozio di fotografia, un sito internet di annunci o anche un mercatino. Sicuramente, visionare un prodotto di persona è meglio, perché potete analizzare personalmente ed accuratamente tutte le cose che vi indicherò in seguito, ma non sempre è possibile.
Acquistare dell’usato fotografico ad un mercatino ha come grosso vantaggio il fatto che in genere chi vende non possieda una chiara idea di cosa abbia fra le mani e quindi potrete trovare alcuni obiettivi vintage a prezzi veramente golosi!
La comodità di acquistare su un sito specializzato in usato fotografico (purché sia attendibile) come RCE foto è che si tratta di attrezzatura controllata, pulita e spesso viene fornita una garanzia fino a 3 anni al prodotto venduto che viene emessa dopo aver verificato il buono stato dell’usato fotografico. Il risvolto negativo è che il prezzo è maggiore proprio per queste garanzie e per il costo di gestione del negozio. Se il negozio è online controllate che abbiano una politica di rimborso e che le loro recensioni siano positive (almeno un centinaio) e non false, si vedono lontano miglia!
Per quanto riguarda siti internet di annunci fra privati, rivolgetevi sempre a canali dove sia possibile restituire ciò che avete acquistato nel caso l’oggetto recapitato non corrisponda alle vostre aspettative, come Amazon o Ebay che oltretutto hanno la possibilità di offrire un feedback degli utenti, quindi è molto facile controllare l’affidabilità del venditore. In ogni modo diffidate SEMPRE di un prezzo impossibilmente basso. A tal proposito, parlando di Amazon, esiste il Warehouse, cioè la “zona” del sito dedicata ai prodotti usati, che spesso sono praticamente nuovi in quanto restituiti dagli utenti entro i 30 giorni previsti per il reso. Decidendo di affidare le vostre scelte a noi di FotoNerd, sappiate che per ogni nostra guida all’acquisto su quale fotocamera acquistare, troverete sempre, se disponibili, corpi macchina usati. Questo significa che il nostro plugin è autoaggiornante e, nel momento in cui entrate a visitare la guida (si, nel preciso momento in cui entrate) verrà processato un aggiornamento del prodotto, ergo, se avete deciso di acquistare la “fotocamera X” e quel prodotto è disponibile su Warehouse lo vedrete subito.
Scambio fra privati: come evitare di perdere tempo
Se potete acquistare il vostro usato fotografico solo online il mio consiglio è di farlo solo con scambio a mano (e lo stesso discorso può essere fatto per quando deciderai di vendere) fidarsi è bene, ma non fidarsi è meglio.
Le principali rassicurazioni che vi forniscono sono facilmente aggirabili: i documenti d’identità inviati a garanzia possono essere stati rubati, e nemmeno l’utilizzo di PayPal vi garantisce un risultato: basterà che il truffatore dimostri di avervi inviato un pacco, generico, contenente qualunque cosa, per vedere le vostre domande di rimborso respinte. Sembrerà un consiglio da persona diffidente, ma effettuate lo scambio in un luogo pubblico o potreste veder sparire soldi e usato fotografico. Preferite un annuncio con molte foto che documentano lo stato dell’usato fotografico che avete adocchiato, privilegiate quelli che dichiarano preventivamente gli eventuali difetti. Se possibile fatevi dare anche l’imballaggio originale e lo scontrino: ridurrete così il rischio di acquistare merce rubata, inoltre lo stato della scatola è un buon indizio sulla cura con la quale è stata trattata l’attrezzatura. Prediligete un contatto telefonico, sarete in grado di capire di più se il venditore (o il compratore) è una persona affidabile.
Quando sarete di persona non lanciatevi subito sull’esame dell’usato fotografico, dedicate un paio di minuti a parlare con il venditore, magari osservando il linguaggio del corpo di chi avete di fronte. Fategli un paio di domandine per rompere il ghiaccio: “Come ti sei trovato? Quando lo hai comprato? Perché lo vendi?” E poi quelle fatidiche: “ha subito degli urti? Si è sempre rivelato affidabile? Ha qualche difetto che non mi hai detto?”. In genere le persone tendono ad essere più sincere di persona, o almeno, quelle che non sono abituate a mentire, controllate che vi guardi negli occhi, che abbia un tono di voce abbastanza sicuro e che non sembri eccessivamente a disagio. Il tutto magari senza farlo sentire sotto ad un interrogatorio della polizia con tanto di luce puntata negli occhi, eh? Magari spiegatelo pure con un sorriso: “Sai, non ti offendere, ma di questi tempi non fidarsi è meglio, e vorrei essere sicuro che…” ho imparato che spesso l’onestà paga nel rapporto interpersonale.
Scambio fra privati: il progetto Certy
Esiste un’altra possibilità che forse non conoscevate e che vi garantisce una certa sicurezza nella fase di acquisto del vostro usato fotografico, si chiama Certy.me ed è un progetto lanciato qualche tempo fa da tre ragazzi sardi. Certy è un’idea molto valida che promette di offrirvi sicurezza nella complicata fase d’acquisto di un prodotto usato. Nel paragrafo precedente vi abbiamo infatti parlato di uno scambio “vis-a-vis”, tuttavia, potrebbe capitare una particolare offerta molto distante da casa vostra (o dal luogo in cui vi trovate) che risulterebbe come “imperdibile”. Se non volete passare la vostra vita a mangiarvi le mani perché non avete potuto approfittare di quell’offerta per colpa della distanza, potete rivolgervi a Certy.
Certy ha infatti copertura su tutto il territorio italiano e si affida a dei collaboratori certificati dislocati in tutta Italia che si recheranno a casa di chi vende quel particolare oggetto per conto vostro. I “Certy-ficatori” sono persone preparate su quello specifico argomento e certificate ovviamente dall’azienda stessa, pertanto saranno in grado di capire eventuali problemi o difetti di quel prodotto e farvi sapere se risulta essere un buon affare oppure no. Potete poi decidere di far gestire l’acquisto e la spedizione verso il vostro indirizzo direttamente a Certy oppure “fermarvi” alla sola consulenza effettiva. Grazie a questa idea geniale, vi sarà quindi possibile acquistare prodotti usati anche a distanza. Per tutte le informazioni potete visitare il sito ufficiale.
Usato fotografico: cosa controllare
Bene, ora vediamo nel dettaglio cosa controllare quando ci accingiamo a comprare attrezzatura usata. Ovviamente se stiamo parlando di borse, filtri fotografici, miglior treppiede per foto e altro, una rapida occhiata andrà benissimo: controllate l’estetica, la presenza di graffi, segni, parti mancanti…Insomma, non credo che per controllare uno zaino fotografico abbiate bisogno di una guida. Se invece avete di fronte una macchina fotografica o un obiettivo ovviamente dovrete fare attenzione a dettagli differenti, eccoli.
Fotocamera usata
Sono davvero tante le cose da controllare quando l’usato fotografico che intendete acquistare è un corpo macchina. È composta da tantissime parti elettriche, tutte indispensabili per il corretto funzionamento della fotocamera, vediamo come verificare che le funzioni principali non siano stare danneggiate.
- L’estetica del corpo macchina: controlla che non ci siano graffi esterni che non solo potrebbero pregiudicare il valore della fotocamera dal punto di vista estetico, potrebbero anche essere la spia di una caduta o di un colpo ricevuto dalla fotocamera. In linea generale comunque graffi, abrasioni, gomme che si staccano o macchie sono un ottimo modo per “tirare” sul prezzo proposto dal venditore se non precedentemente dichiarati e documentati. Le ammaccature invece indicano la possibilità di aver ricevuto un colpo con una potenza tale da danneggiare le componenti elettriche interne.
- Il mirino: rapidamente controlla che non sia troppo sporco: sarebbe indice di una macchina fotografica pulita poco spesso e non molto approfonditamente. Ovviamente non deve essere opaco.
- Lo specchio: (nel caso stiate acquistando una fotocamera reflex) anch’esso non deve presentare opacità, se vedete dello sporco non è un problema insuperabile, ma se dovesse essere troppo è una spia di una cattiva cura della macchina, proprio come ho detto a proposito del mirino.
- Aprite lo slot che contiene batterie, memorie o la pellicola, nel caso stiate considerando una fotocamera analogica. Controllate che non presentino danni che rendano il corpo inutilizzabile. Stesso discorso va fatto per le porte USB e la slitta del flash.
- Controllate l’anno di fabbricazione del modello della fotocamera se non lo avete già fatto. Per legge i ricambi sono disponibili per 10 anni dopo l’uscita di produzione del modello in esame. Scaduto questo tempo se si dovesse danneggiare una componente sarebbe più difficile reperirla sul mercato.
- Il display: non deve presentare macchie e, qualora sia orientabile, deve essere in grado di muoversi liberamente e con fluidità.
- Il sensore: si tratta del pezzo più importante della macchina fotografica, è un piccolo chip di silicio di varie dimensioni che è in grado di trasformare l’informazione luminosa che arriva in una elettrica che dà vita alla nostra foto. Si tratta di una componente estremamente costosa e sostituirla può costarvi più del corpo macchina stesso, quindi è fondamentale che sia indenne. Per controllarlo bisogna smontare l’ottica e guardare che non presenti righe o segni macroscopici, poi faremo un controllo più approfondito a macchina accesa. Nel caso ci sia dello sporco sulla superficie sarà un nuovo motivo per tirare il prezzo, perché basteranno 30 o 40 euro per farlo pulire da un professionista oppure potete seguire la nostra guida che vi spiega come pulire il sensore.
Perfetto, ora abbiamo controllato l’esterno e l’interno a macchina spenta, accendiamola e verifichiamo lo stato dell’usato fotografico che presto sarà nostro. Per effettuare questo check dovete avere con voi una memoria compatibile con quella macchina fotografica: una scheda SD, una CompactFlash o una scheda XQD, un’ottica che conosci e il tuo computer.
- Tutti i tasti e le ghiere: controllate che funzioni e che lo faccia fluidamente ogni pulsante, bottoncino, levetta, chiavetta, ciappino e pirulino che vi si pari davanti agli occhi. Magari senza attivare l’autodistruzione (non premete il bottone rosso, mai. Non fatelo. Ok, l’avete premuto, è troppo tardi);
- Il display: non deve avere pixel bruciati o aree di opacità;
- La messa a fuoco: fate un paio di scatti di prova a soggetti posti a distanze differenti per controllare la messa a fuoco, prestate attenzione alla velocità, alla precisione e alla reattività dell’autofocus
- Il sensore: lo sporco sul sensore si visualizza molto semplicemente: fotografate una superficie chiara utilizzando la minima apertura di diaframma consentita (tipo f/22). Per approfondire ecco la nostra guida diaframma fotografia) e ingrandite il risultato, i problemi appariranno come macchie sull’immagine. Se sono pallini nessun problema, se invece fossero righe corrisponderebbero a graffi sul sensore, meglio lasciar perdere. Scattate poi una foto completamente sovraesposta (tutta bianca) ed una totalmente sottoesposta (nera) non dovreste vedere puntini rossi o viola, 2 o 3 ci possono anche stare, di più no. Si tratta di pixel bruciati e in quei punti non avrete informazioni nelle vostre immagini.
- L’otturatore: sinceratevi che funzioni correttamente a tutte le velocità. L’otturatore è un’altra componente importantissima delle fotocamere e molto costosa. Le reflex entry level sono testate per durare dai 50 ai 70.000 scatti, quelle di medio livello arrivano a 100.000, mentre quelle di fascia alta arrivano a 2/300.000. Conoscere il numero di scatti è possibile tramite programmi scaricabili come Photome o online come Camerashutter caricando l’ultimo scatto effettuato dalla macchina. C’è da dire che durante la registrazione non viene segnato il numero di scatti eseguiti, e oltretutto usurano di più il sensore, per questo motivo evitate l’acquisto qualora sia una fotocamera impiegata di frequente per la ripresa di clip video perché l’otturatore rimane sempre aperto e il sensore si scalda notevolmente, facendo in modo che qualche pixel si bruci prima del previsto.
Obiettivo usato moderno
Essendo composti da elementi ottici in vetro, gli obiettivi fotografici sono la componente di usato fotografico che si danneggia più facilmente. In particolare, quelli moderni sono costituiti anche da meccanismi elettrici delicati e quindi bisogna prestare molta attenzione in fase di acquisto. Per controllare lo stato di un obiettivo portatevi dietro la vostra macchina fotografica carica, la scheda di memoria e il portatile.
- Esteticamente controllate l’eventuale presenza di botte, il discorso non è tanto un fatto di bellezza, ma, come vi dicevo prima, potrebbero essere segnale di un colpo ricevuto dall’usato fotografico che potrebbe aver compromesso anche l’interno.
- I graffi sulle lenti: un graffio o due di piccola entità sono trascurabili, sono solo motivo di trattativa sul prezzo, mentre un reticolo di righe portano opacità al vetro e segni più profondi causano alcuni problemi alla resa delle vostre foto. Una rigatura fa riflettere la luce in modo differente dal normale e questo diventerà particolarmente evidente quando l’obiettivo sarà illuminato in maniera diretta. Se la lente apparisse scrostata potrebbe essere colpa dell’impiego di prodotti di pulizia troppo abrasivi che possono danneggiare il rivestimento antiriflesso presente sulla lente frontale. Questo provocherà flare o cambiamenti di colore nelle immagini.
- La presenza di muffe e i funghi sui vetri vi faranno scartare immediatamente quell’obiettivo, a meno che non siate appassionati di pulizia con un’immensa pazienza: l’ottica va completamente smontata, pulita e rimontata, e non stiamo parlando di un puzzle da 100 pezzi belli grossi. Quindi aprite il diaframma (c’è l’apposita levetta) e guardateci attraverso, come se steste usando un cannocchiale.
- La baionetta deve essere integra, qualche piccolo segnetto è fisiologico, pezzi mancanti un po’ meno.
- Le gomme: anche queste hanno valenza estetica, controllate che non siano unte, sporche, secche o che non vi siano crepe.
- Le ghiere di zoom e messa a fuoco devono scorrere senza resistenza e con fluidità.
Perfetto, ora accendente la vostra macchina fotografica con l’obiettivo montato.
- Il diaframma: controllate che si muova fluidamente e non resti bloccato.
- L’autofocus: se si tratta di un modello con motore interno controllate che funzioni in maniera prestante e costante.
- La messa a fuoco: per un colpo ricevuto o per il semplice utilizzo può essersi spostato qualcosa dentro l’obiettivo, cambiando l’assetto delle lenti interne e provocando un’impossibilità a mettere a fuoco, lo noterete ingrandendo la fotografia sul computer.
- La nitidezza: controllate che venga mantenuta ugualmente in entrambi i lati del fotogramma.
Obiettivo vintage usato (beh, se è vintage è usato per forza)
Stiamo parlando di lenti con una scarsa presenza di componenti elettroniche e composte principalmente da vetro e metallo, pertanto un obiettivo vintage è praticamente eterno, a patto che…. Vediamolo insieme.
- Esteticamente qualche graffio sul barilotto della lente lo troverete sempre, stiamo parlando di obiettivi che potrebbero essere più vecchi di voi, e, per quanta cura possa essere stata impiegata nel loro utilizzo, la vernice stesa sul metallo si rovina più facilmente rispetto alla plastica.
- Le lenti: si tratta di obiettivi che in genere non erano tropicalizzati, pertanto la presenza di polvere interna è un tipico riscontro, ciò che differenza una lente utilizzabile senza grossi problemi da un’altra è la quantità di sporco presente. Per quanto riguarda la superficie può presentare rigature esattamente come un obiettivo moderno, attenetevi alle stesse regole che vi ho elencato prima: graffietti si, opacità no.
- Muffe e funghi: trattandosi di oggetti con una lunga vita (no, non ho intenzione di definire vecchia una lente di 30 anni, io ne ho 28!!!!) la presenza di questi ospiti indesiderati è purtroppo un inconveniente comune. Se sono stati conservati in luoghi umidi avranno una loro coltura interna molto interessante da osservare al microscopio ma poco utile per la riuscita delle vostre foto. Purtroppo, muffe e funghi sono estremamente invasivi e vanno rimossi con una pulizia approfondita, potete affidarvi ad un esperto ma non so quanto economicamente vi possa convenire, oppure potete pensarci voi, smontando completamente l’obiettivo e immergendo le componenti in una soluzione di ammoniaca e di acqua ossigenata. Il problema è che dopo dovete asciugare e rimontare perfettamente ogni cosa, quindi se non siete maniaci della perfezione lasciate stare, perché richiudere un obiettivo e trovare sul tavolo un paio di viti che sicuramente servivano a qualcosa ma che ora sono lì a guardarvi un po’ perplesse, non è la sensazione più divertente da provare.
- Le ghiere di messa a fuoco e diaframma devono essere fluide e i movimenti non devono essere bloccati.
- Il diaframma va analizzato attentamente, uno dei motivi principali per acquistare una lente vintage è il suo bokeh e se questa componente fosse danneggiata anche minimamente rovinerebbe irrimediabilmente l’effetto. Non devono esserci tracce di olio su di esso, altrimenti potrebbe seccarsi e lasciarvi con un obiettivo con il diaframma bloccato, in aggiunta le lamelle devono chiudersi ed aprirsi correttamente e senza resistenze.
Usato fotografico: conclusioni
Perfetto, ora sapete l’importanza di comprare del materiale di seconda mano e conoscete tutti i trucchi del mestiere per acquistare un usato fotografico senza prendere fregature. La prima parte ora sta a voi, fate acquisti solo con persone che ispirano la vostra fiducia e tutelatevi sempre, magari investite qualche ora del vostro tempo per girellare nei mercatini locali di usato, forse ci andrete 20 volte e in 19 non troverete nulla di interessante, ma, con un po’ di fortuna, alla ventesima volta farete l’affare dell’anno. In ogni modo non abbiate fretta nel concludere la trattativa, prendetevi tutto il tempo che vi serve per ponderare la vostra scelta (senza esagerare ovviamente) e diffidate dai privati che vi offrono usato fotografico senza averne la minima conoscenza, potrebbe trattarsi di materiale rubato. Un discorso simile va fatto anche per l’usato fotografico a prezzi vantaggiosissimi: potrebbe essere una truffa, materiale contraffatto oppure rubato.
Usato fotografico: potrebbe interessarti anche…
Ora, non correrete subito a fare affari, anche perché come vi ho detto non dovete avere fretta! Magari, mentre aspettate la risposta del venditore che avete contattato potete continuare il percorso per imparare come fotografare o approfondire la vostra conoscenza su alcuni di questi argomenti.
- Diaframma fotografia: Cos’è e a cosa serve il diaframma;
- Obiettivi fotografici: cosa sono e come funzionano le lenti in fotografia;
- Fotocamere reflex: cosa sono e come funzionano;
- Fotocamere mirrorless: cosa sono e come funzionano;
- Bokeh: come funziona l’effetto più ricercato;
- Come pulire il sensore: cosa fare e cosa evitare per non avere macchie sulle vostre foto;
- Scheda SD: come memorizza le informazioni la macchina fotografica?;
- CompactFlash: cosa sono e come funzionano le memorie fotografiche;
- Scheda XQD: come funziona la memoria del futuro.