Laowa 12-24mm f/5.6 in offerta
Lanciato all’inizio di luglio, il nuovissimo Laowa 12-24mm f/5.6 C-Dreamer protagonista di questa recensione è il secondo zoom ultra grandangolare di Venus Optics dopo il 10-18mm f/4.5-5.6, e si presenta come un grandangolo compatto con un rapporto qualità prezzo veramente degno di nota. Mi avrà convinta? Il peso contenuto lo farà diventare l’aggiunta ideale per i fotografi paesaggistici oppure il desiderio di mantenere basso il prezzo avrà compromesso la qualità ottica? Scopriamolo insieme nella recensione dell’ultimo obiettivo Venus Optics!
Eccoci arrivati finalmente nel periodo delle vacanze. Venus Optics sa benissimo che una delle cose che non deve mai mancare nella borsa di un fotografo che va in ferie, sia che parta per il mare (qui trovate la nostra guida all’acquisto dedicata agli accessori fotografici da portare in vacanza al mare) sia che opti per la montagna (qui quella dedicata a chi parte per la montagna) è un grandangolo, ed ecco arrivare il nuovissimo Laowa 12-24mm f/5.6, lo zoom compattissimo e leggerissimo che si unisce alla linea dei grandangoli C-Dreamer, la sezione riservata agli obiettivi compatti del produttore cinese.
Compattezza, convenienza e praticità (o meglio dire Comodità, per continuare le 3 C!) sono sicuramente le parole che descrivono al meglio la nuova ottica, lasciate che ve la presenti al meglio.
Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: le caratteristiche tecniche
L’escursione focale che spazia da 12 a 24 mm con zoom interno rende senza dubbio Laowa 12-24mm f/5.6 un obiettivo interessante agli occhi di tanti appassionati di fotografia paesaggistica, di architettura e di interni.
Progettato nativamente per le fotocamere mirrorless full frame, e quindi disponibile negli innesti Nikon Z (quello utilizzato in questa recensione), Canon RF, Leica M e Sony FE, il nuovo grandangolo offre in una struttura compatta un angolo di campo estremamente ampio, da 121,9° a 84°, abbinato ad un’apertura massima di f/5.6 fissa su tutta l’escursione focale. Se le misure sono ridottissime, appena 69,4 x 84 mm per un peso di 497 grammi, lo dobbiamo anche alla totale assenza di elettronica interna. Non solo la messa a fuoco è manuale, ma l’obiettivo non comunica i dati EXIF, quindi in fase di post produzione farete estremamente fatica a ricordarvi che parametri avete utilizzato in quello scatto, ottima cosa se devi scrivere una recensione! Per fortuna tendo a scrivermi tutto, quindi abbiamo un problema in meno.
La messa a fuoco manuale invece sono sicura che intimorirà parecchie persone in più.
In realtà la tecnologia moderna ci viene in aiuto: oggi che la maggior parte delle fotocamere offre il focus peaking, la messa a fuoco manuale non è più un problema. In live view o nel mirino, le porzioni di aree correttamente a fuoco verranno evidenziate di rosso, giallo, bianco o blu a seconda delle impostazioni selezionate. In aggiunta dovete tenere conto che la profondità di campo di un obiettivo grandangolare è piuttosto ampia, permettendovi di aver agevolmente a fuoco la porzione di fotogramma che vi interessa.
La distanza minima di messa a fuoco è di 15 cm, una delle distanze più brevi fra i 12-24 presenti sul mercato, ed è perfetta per esplorare scatti più creativi o persino per sperimentare un po’ di macrofotografia. In effetti, se ci pensate, quando parliamo di una distanza di messa a fuoco minima ci riferiamo alla distanza dal sensore, quindi tenendo conto che si tratta di un obiettivo che misura 7 cm potrete mettere a fuoco correttamente un oggetto che si trova ad appena 8 cm dalla lente frontale del grandangolo, davvero pochissimo!
All’interno del barilotto metallico troviamo uno schema ottico composto da 15 elementi in 11 gruppi, inclusi 2 elementi asferici e 3 vetri ED.
Una cosa che secondo me fa veramente la differenza rispetto a tanti altri grandangoli così spinti presenti sul mercato è la possibilità di montare filtri fotografici circolari. Infatti nella confezione è incluso un anello adattatore che si monta sul paraluce integrato, permettendovi di utilizzare filtri fotografici come il polarizzatore o i filtri ND, di diametro 77mm. Si tratta di un anello di dimensioni tali da poter rimanere sempre montato sull’obiettivo, senza ostacolarvi in nessun modo, anche se non potrete montare il copri obiettivo con l’anello innestato.
La possibilità di utilizzare i filtri fotografici circolari è una caratteristica che va sottolineata perché in genere le lenti frontali dei grandangoli spinti sono estremamente bombate, rendendo impossibile di fatto l’utilizzo dei più economici e popolari filtri circolari e spingendo gli utenti verso la scelta ben più costosa rappresentata da quelli a lastra o verso sistemi creati su misura per quello specifico obiettivo.
Inoltre, non si tratta di un obiettivo resistente ad umidità o polvere, quindi prestate attenzione durante gli utilizzi più estremi. La lente frontale però è trattata con un rivestimento interessante e dal nome particolare, sto parlando del coating Frog Eye (FEC) repellente per acqua e polvere, che offre un livello di protezione extra rispetto ai coating tradizionali. A quanto pare in Venus Optics hanno un’immensa passione per gli anfibi: Laowa, il marchio con il quale il produttore commercializza le proprie ottiche, significa infatti “vecchia rana”! Il coating Frog Eye o FEC, letteralmente a occhio di rana, è un rivestimento idrofobo applicato sulla lente anteriore dell’obiettivo che rende praticamente impossibile la permanenza di gocce d’acqua sul vetro, impedendo così la creazione di quei piccoli aloni accidentali che possono compromettere uno scatto, magari in un giorno di pioggia.
Ma vediamo brevemente tutte le caratteristiche di Venus Optics Laowa 12-24mm f/5.6 in modo da averle tutte insieme a colpo d’occhio:
- Lunghezza focale: 12-24mm
- Apertura max: f/5.6 fisso
- Angolo di campo: 84° – 121.9°
- Compatibilità Formato: Full Frame
- Struttura ottica: 15 elementi in 11 gruppi (2 elementi asferici + 3 elementi ED)
- Lamelle diaframma: 5 dritte
- Minima distanza di messa a fuoco: 15cm
- Dimensioni: 69,4mm x 84mm (le misure differiscono leggermente in base al mount scelto)
- Dimensione filtro: 77mm (con adattatore)
- Messa a fuoco: manuale
- Peso: 497g
- Attacchi: Canon RF, Nikon Z, Sony FE, Leica M.
Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: design e materiali
Sulla carta si tratta indubbiamente di un obiettivo interessante, passiamo quindi ad estrarlo dalla scatola.
Il barilotto di Venus Optics Laowa 12-24mm f/5.6 è in metallo nero, con le scritte incise e riempite in vernice, per garantire un look professionale e una qualità durevole. In mano risulta essere un obiettivo solido che trasmette una sensazione di affidabilità, incluso il tappo dell’obiettivo, interamente in metallo e a vite, con lo scatto finale che vi segnala un corretto montaggio, per impedire che si apra per sbaglio nella borsa.
I numeri che possiamo leggere sulle ghiere ci indicano la funzione degli anelli. Il più esterno è la ghiera di messa a fuoco, con le distanze riportate in metri (in bianco) e in piedi (in rosso). L’anello ruota di 100° in maniera piuttosto uniforme, non presenta un’eccessiva resistenza, permettendovi una messa a fuoco fluida ed agevole.
Priva di scatti è anche la seconda ghiera, che controlla le lunghezze focali. Saranno sufficienti 90°, quindi un quarto di giro, per passare da 12 mm a 24mm, probabilmente vi sembrerà una corsa un po’ corta, ma parliamo di un’escursione focale di solo 12 mm, quindi in realtà l’escursione è perfetta e vi consente una selezione accurata. Sul barilotto sono riportate esclusivamente le lunghezze focali pari per rendere l’estetica più comprensibile ed accattivante.
Infine la ghiera più vicina alla fotocamera è quella che controlla i diaframmi. Si tratta di un anello dotato di click e che in 30° di viaggio vi permetterà di cambiare il diaframma dal valore massimo di f/5.6 a quello minimo di f/22. Forse in questo caso l’escursione di 30 gradi non rende l’utilizzo comodissimo, soprattutto per chi ha le mani grandi, ma è perfettamente in linea con un barilotto compatto che vuole fare della sua essenzialità uno dei suoi punti di forza.
Bene, ora che con la teoria ci siamo a sufficienza, passiamo alla pratica. Montiamolo sulle mie Nikon Z6 e Nikon Z7II e vediamo i risultati.
Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: le prestazioni
Eccoci arrivati finalmente nel cuore della nostra recensione del nuovissimo Laowa 12-24mm f/5.6. Quello che si cerca in un grandangolo è un’elevata nitidezza e un peso ridotto. Per quanto riguarda la leggerezza e la compattezza abbiamo già evidenziato il fatto che la sfida sia stata superata a pieni voti, ma i risultati come sono?
La qualità d’immagine
Vi serviranno un paio di giorni per padroneggiare Laowa 12-24mm f/5.6, quello che mi sento assolutamente di consigliarvi è di acquistarlo e di provarlo per un po’ a casa, prima di partire per un viaggio, o il rischio è quello di tornare a casa totalmente insoddisfatti, pensando di aver comprato un’ottica non soddisfacente. Non è affatto così, come tutte le cose belle necessita di essere capito, per poter dare il meglio di sé.


Lo sfondo sfocato offerto da questo obiettivo è estremamente particolare, le 5 lamelle del diaframma offrono infatti bokeh rotondo a tutta apertura, che diventa incredibilmente pentagonale chiudendo il diaframma. Indubbiamente dona un look molto particolare ai vostri scatti, e si tratta di una caratteristica che mi aspetto di trovare quasi più in un obiettivo per ritrattistica che in uno dedicato alla paesaggistica, ma sta proprio qui il problema: non stiamo parlando di un’ottica progettata per fare solo paesaggi, ma anche street, interni, ritratti, e provare un po’ di macrofotografia.
Una cosa che sicuramente è degna di nota in questo obiettivo Venus Optics è la minima distanza di messa a fuoco, essendo così ridotta a valori di diaframma non necessariamente chiusissimi vi permetterà di avere una profondità di campo impensabile, regalandovi dei paesaggi che sembrano quasi realizzati con la tecnica del focus stacking.
La mancanza di elettronica interna però può essere un problema in alcuni casi. La mancanza di trasmissione dei dati EXIF vi priverà di strumenti comodissimi quali le correzioni automatiche sul vostro programma di post produzione, come Lightroom o Photoshop.
Ma scendiamo meglio nei dettagli.
La resa del colore
La resa del colore è fedele, con un ottimo contrasto offerto in condizioni di luce più intensa. Se invece la luce è scarsa il contrasto si attenua un po’ e il colore offerto è davvero incredibile, toni pastello delicati che renderanno davvero personalizzabili le vostre foto. Ho riscontrato, in situazioni di scarsa luce ambientale, la presenza di una leggerissima dominante verde, tranquillamente risolvibile in fase di post produzione. Presente in alcuni casi una leggera aberrazione cromatica, come potete notare in questo crop estremo.
La nitidezza
La nitidezza offerta da Laowa 12-24mm f/5.6 è complessivamente buona su tutta l’escursione focale, specialmente chiudendo il diaframma a valori come f/8 o f/11, mentre a tutta apertura i dettagli sono leggermente morbidi, come quasi sempre accade aprendo al massimo il diaframma. La qualità offerta a 12 mm è davvero elevata, mentre sfuma leggermente a 24 mm.
Ecco una galleria esemplificativa alla minima lunghezza focale,12mm e a f/5.6 , f/11 e f/22.
Qui potete vedere alcuni risultati offerti a metà escursione focale, 18mm a f/5.6 , f/11 e f/22.
Per concludere, ecco come si comporta a 24mm e f/5.6 , f/11 e f/22.
Come indicato dalla sigla “C-Dreamer”, Laowa 12-24mm f/5.6 fa parte della gamma di obiettivi compatti del produttore. Probabilmente è la compattezza la missione primaria, non la nitidezza, cercando di ottenere un obiettivo piccolo, leggero e compatto, perfetto per essere il vostro compagno di viaggio.
In realtà, come vi segnalavo poche righe fa, si tratta di un obiettivo che necessita di tempo di apprendimento, spesso si rischia di scambiare per scarsa nitidezza una non corretta messa a fuoco.
La distorsione e la vignettatura
Eccoci nel paragrafo che è la croce di tutti gli ultra grandangolari. Distorsione e vignettatura sono sempre presenti in questa fascia di lunghezze focali, indubbiamente la mancanza di dati EXIF vi impedirà di correggerle con pochi rapidi click, ma devo dire che nel complesso non stiamo parlando di difetti così elevati.
La vignettatura è presente, ma in realtà concentra lo sguardo al centro del frame e infatti, osservando gli scatti realizzati dallo schermo della fotocamera o dal cellulare, ammetto che a colpo d’occhio non si nota nemmeno tanto.
Lato distorsione troviamo una distorsione a barilotto abbastanza evidente a 12mm. La distorsione a barilotto, tipica del grandangolo spinto, si verifica quando notiamo un piegamento delle linee trasversali verso l’esterno della scena. Questo genere di deformazione è più evidente osservando le linee verticali, come bordi di palazzi, porte o finestre, che sembrano tirate verso i bordi dell’inquadratura.
Aumentando lo zoom, la distorsione a barilotto sparisce, lasciando una qualità davvero ottima a focali come 18mm o 20mm, salvo poi ripresentarsi intorno a 24 mm sotto forma di leggerissima distorsione a cuscinetto, ossia il contrario, dove le linee trasversali esterne tendono a piegarsi verso l’interno, realizzando un effetto bombato.
Il lens flare
Le luci e Laowa 12-24mm f/5.6 non vanno sempre d’accordo. Se abbiamo visto che nelle aree fuori fuoco possono diventare splendidi pentagoni, le fonti luminose più forti presenti nella scena forniscono un contrasto eccellente e diventano meravigliose stelle a 10 punte.
Se invece abbiamo il sole fuori dall’inquadratura il risultato sono flare decisamente evidenti, con perdita di contrasto nei casi di luce più intensa. In realtà negli ultimi anni stiamo assistendo ad una progressiva ricerca di look sempre più particolari ed unici per le nostre foto, con un ritorno ad ottiche vintage che, ben lungi dall’essere perfette, spesso presentano lo stesso look dreamy, a riprova che spesso quello che appare come un difetto può trasformarsi in un pregio, in grado di offrire un sapore unico alle vostre foto.
Naturalmente si ritorna al solito punto della premessa: il Laowa 12-24mm f/5.6 può essere un alleato eccellente, ma vi serviranno un paio di uscite per riuscire a padroneggiarlo al meglio.
Le prestazioni video
Nelle riprese non saremo ostacolati in nessun modo dalla messa a fuoco manuale, che invece ci avvantaggerà, offrendoci un focus più preciso. A riprova dell’ottimo lavoro svolto da Venus Optics su questo obiettivo, vi segnalo che il focus breathing, ossia l’apparente spostamento dell’angolo di campo o della lunghezza focale di un obiettivo quando si cambia la messa a fuoco, è veramente insistente, regalandovi una messa a fuoco davvero eccellente.
La regolazione continua e silenziosa degli anelli è ottimizzata anche per i videomaker, permettendo di non inquinare il girato con movimenti a scatto e senza introdurre rumori indesiderati. Infine, il bokeh e l’insolito angolo di campo renderanno indubbiamente incredibili le vostre riprese.
Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: a chi è adatto
Venus Optics Laowa 12-24mm f/5.6 è un’ottica per principianti e per esperti. Si, è una definizione molto contraddittoria, ma sostanzialmente corretta.
Il prezzo, la leggerezza e la portabilità spingeranno i principianti verso l’acquisto di questo grandangolo, perfetto per capire se si tratta di focali interessanti e meritevoli di approfondimento o come aggiunta in uno zaino da portare sempre con voi in viaggio. Cercate un grandangolo spinto compatto, leggero e in grado di darvi buoni risultati, ma non volete investire quasi 3 mila euro per ottiche autofocus come Nikon Z 14-24mm f/2.8 S o Sony FE 12-24 mm f/2.8 GM oppure i quasi 2mila euro che servono per acquistare Canon RF 14-35mm f/4 L IS USM? Ecco il giusto compromesso.
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Con estrema probabilità, un principiante difficilmente si renderà conto dei piccoli difetti che ho elencato poco sopra.
I fotografi di livello intermedio potrebbero già avere le capacità necessarie per vederli, e potrebbero essere impauriti dalla messa a fuoco manuale, abituati ad ottiche con autofocus. Gli esperti invece non avranno nessun tipo di problema, sapranno destreggiarsi agevolmente con la messa a fuoco manuale e riusciranno a trasformare le caratteristiche più particolari di questo obiettivo in pregi, perfetti per enfatizzare lavori più artistici.
Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: galleria di immagini
Ecco la galleria che comprende le immagini che ho realizzato durante la stesura di questa recensione, montando Venus Optics Laowa 12-24mm f/5.6 nella sua versione per Nikon Z su Nikon Z6 e su Nikon Z7II.
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Laowa 12-24mm f/5.6 recensione: conclusioni
Il nuovo grandangolo di Venus Optics offre una perfetta combinazioni di caratteristiche estremamente interessanti. Piccolo, prestante, intuitivo ed economico, è un buon obiettivo full frame grandangolare ad un prezzo davvero competitivo. Serve un po’ di allenamento per padroneggiarlo al meglio ed è possibile che non otterrete mai i risultati eccezionali di altri obiettivi più blasonati, ma stiamo parlando di costi raddoppiati, triplicati e addirittura quadruplicati rispetto agli appena 600 euro richiesti per quest’ottica.
Come in ogni cosa però la pratica rende perfetti, serviranno un paio di uscite per capire il modo corretto di utilizzarlo e quali scatti potranno trovare giovamento da una prospettiva così insolita. Se le prime volte preparando lo zaino fotografico aggiungerete anche Laowa 12-24mm f/5.6 pensando “tanto non pesa molto, non si sa mai..”, se sarete perseveranti e curiosi di sicuro dopo breve tempo il vostro pensiero si trasformerà in un “lo voglio”. Consigliatissimo a creativi e ad appassionati alla ricerca di un punto di vista differente dal solito.
Per maggiori informazioni e per l’acquisto del grandangolo, vi invito a visitare il sito del produttore a questo indirizzo.
Recensione in breve
Laowa 12-24mm f/5.6
Laowa 12-24mm f/5.6 è il nuovo grandangolo Venus Optics perfetto per offrire compattezza e nitidezza ai principianti che cercano un obiettivo senza spendere molto e che allo stesso tempo garantisce ai più esperti risultati unici e sorprendenti, una volta capito come padroneggiarlo. I piccoli difetti generano un obiettivo con un carattere deciso e in grado di risvegliare la vena creativa in tutti voi.
PRO
- Buona nitidezza e contrasto
- Minima distanza di messa a fuoco perfetta per i più creativi
- Compatto e leggero è davvero maneggevole
- Filtri fotografici circolari compatibili
- Buon rapporto qualità prezzo
CONTRO
- Manual focus
- Mancanza di trasmissione dati EXIF
- Distorsione e leggera aberrazione cromatica