Una notizia inaspettata (ma non troppo) quella che sta facendo il giro d’Italia in queste ore. Mancano pochi giorni all’inizio di Lucca Comics & Games 2023 e a far parlare di sé, oggi, è il noto fumettista Zerocalcare, che ha preso la sofferta e importante decisione di non presenziare all’edizione di quest’anno. Scopriamo insieme tutti i dettagli.
Zerocalcare Lucca Comics: tra arte e attivismo
Michele Rech, in arte Zerocalcare, si è fatto conoscere nel corso della sua lunga carriera per le sue opere fumettistiche in grado di lasciare il segno nel cuore dei lettori. Negli ultimi anni, poi, ha raggiunto ancora più pubblico con la realizzazione di due serie animate prodotte in collaborazione con Netflix: “Strappare lungo i bordi” e “Questo mondo non mi renderà cattivo”.
La sua arte l’ha portato in giro per il mondo, dandogli la possibilità di raccontare e testimoniare situazioni di vita difficili e apparentemente lontane dal nostro quotidiano, come si può vedere per esempio in No sleep till Shengal, ambientato in Iraq.
A fronte del suo attivismo, quindi, non dovrebbe meravigliare la decisione presa in queste ultime ore di non presenziare all’edizione di quest’anno di Lucca Comics & Games.
Zerocalcare Lucca Comics: il comunicato ufficiale
Ecco di seguito una parte del comunicato rilasciato da Zerocalcare sui suoi social per spiegare il motivo dietro alla decisione di non partecipare a Lucca Comics & Games 2023. Per leggerlo integralmente, vi basterà cliccare qui per essere reindirizzati al post originale.
Purtroppo il patrocinio dell’ambasciata israeliana su Lucca Comics per me rappresenta un problema.
In questo momento in cui a Gaza sono incastrate due milioni di persone che non sanno nemmeno se saranno vive il giorno dopo, dopo oltre 6000 morti civili, uomini donne e bambini affamati e ridotti allo stremo in attesa del prossimo bombardamento o di un’invasione di terra, mentre politici sbraitano in TV che a Gaza non esistono civili e che Gaza dev’essere distrutta, mentre anche le Nazioni Unite chiedono un cessate il fuoco -il minimo davvero- che viene sprezzantemente rifiutato, per me venire a festeggiare lì dentro rappresenta un corto circuito che non riesco a gestire.
Mi dispiace nei confronti della casa editrice, dei lettori e delle lettrici che hanno speso denaro per treni e alloggi magari per venire apposta, e anche per me stesso, perché Lucca per me è sempre stato un gigantesco accollo ma anche un momento di calore e di incontro.
Ad avvalorare le sue parole interviene la casa editrice Bao Publishing:
Tutta BAO gli è solidale, comprende perfettamente le sue ragioni, le accetta e se ne sobbarca serenamente le conseguenze, confidando nella comprensione anche dei lettori e dei visitatori della fiera.
Spiace che, se qualche giorno fa l’organizzazione si fosse espressa pubblicamente per chiarire i dubbi e le perplessità che hanno portato parte dell’opinione pubblica addirittura a invocare il boicottaggio di Lucca, forse i toni della polemica sarebbero stati più gestibili, e non si sarebbe dovuti arrivare a tanto.
Anche la redazione di FotoNerd sostiene la decisione di Zerocalcare, coerente con i suoi principi e d’esempio per tutta la comunità del settore e non.